<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Incentivi 2024 definitivi | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Incentivi 2024 definitivi

Dubito che i concessionari vogliano riempirsi di auto elettriche che poi gli rimangono sul groppone. Loro non possono sfruttare la rottamazione, quindi l'incentivo di 6000€ non porta poi alla possibilita' di rivendere l'auto a prezzi particolarmente interessanti.
Nella maggior parte dei casi le elettriche sono acquistate cone seconda o terza auto da chi non ha problemi, chi gira con la Punto ventennale manco ci pensa all’auto nuova, figuriamoci poi se elettrica. In ogni caso si tratta di uno stock pari a circa tre giorni lavorativi medi di targhe, non basta nemmeno a targare lo stock nei piazzali per rivenderlo a kmzero.

Per altro, sembrerebbe che la parte del leone l’abbiano fatta le compagnie NLT
 
Nella maggior parte dei casi le elettriche sono acquistate cone seconda o terza auto da chi non ha problemi, chi gira con la Punto ventennale manco ci pensa all’auto nuova, figuriamoci poi se elettrica. In ogni caso si tratta di uno stock pari a circa tre giorni lavorativi medi di targhe, non basta nemmeno a targare lo stock nei piazzali per rivenderlo a kmzero.

Per altro, sembrerebbe che la parte del leone l’abbiano fatta le compagnie NLT
Anche io ho letto di NLT...

Ieri si cercava di capire come un concessionario potesse prenderne "molte" e immatricolarle km.0 per beneficiare di incentivi.

Un NLT fatico ancora di più a capire come possa fare, evidentemente avranno predisposto il testo della norma perché consentisse ciò.

Sapete che trovo gli incentivi una misura che non apprezzo, fatti così e se davvero vanno anche a NLT sono semplicemente assurdi: soldi da tasse di tutti che vanno a imprese private in maniera massiccia o preponderante.
 
Guarda che in certi casi l'incentivo arriva fino a 13.750 euro e Fiat con quella cifra forse si paga il leasing sociale. Solo con la 500E a leasing sociale, se ne sono andati quasi 14.000.000 di euro.
Io parlavo di concessionari che non possono beneficiare della rottamazione e pertanto l'incentivo max e' di 6000 euro.
Tu invece parli di privati che con euro 2 da rottamare possono arrivare a 12k, che salgono a 13,75k con ISEE inferiore a 30k.
 
Ecco l'ultimo articolo di QR, con i dati snocciolati dal Ministero dei trasporti.

Incentivi auto elettriche 2024: il Ministero risponde ai dubbi sul rapido esaurimento dei fondi | Quattroruote.it

<A seguito dei numerosi dubbi sollevati all'indomani del rapidissimo esaurimento dei fondi per le auto elettriche, evaporati in meno di nove ore dal via (fissato alle 10 di lunedì 3 giugno), il ministero delle imprese e del Made in Italy ha diramato una nota stampa in cui sostiene che non ci siano state "anomalie significative" nelle prenotazioni dei bonus.>

<Il 62% delle prenotazioni da persone fisiche. All'indomani della corsa alle agevolazioni, il dicastero di via Veneto ha diffuso anche alcune cifre preliminari sulla struttura della domanda: "Il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario, mentre il restante 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. Valori pienamente in linea", si osserva, "con le dinamiche del mercato.>

<ll 40% delle prenotazioni legate a rottamazioni. Il Mimit aggiunge un dato ulteriore, relativo alla percentuale di veicoli che saranno rottamati dai richiedenti, "che si attesta a circa il 40% delle prenotazioni. I casi potenzialmente anomali" conclude il ministero, "si attestano intorno al 5%, dato fisiologico e in linea rispetto al passato.>

<Le reazioni pomeridiane. Nel coro di voci che si sono fatte sentire su questo tema molto caldo, spiccano quelle delle associazioni di categoria, con l'Unrae che ha parlato di "situazione imbarazzante" e Federauto che ha espresso "forti perplessità" sul rapido esaurimento delle risorse. Una posizione simile a quella espressa da Carlos Tavares, ceo di Stellantis, che parlando dallo stabilimento di Melfi ha descritto lo scenario che si è delineato nei termini di un "fenomeno anomalo". Proprio poco prima dell'arrivo delle precisazioni dal governo.>
 
Vediamo quando finiscono prima di tirare le somme e cosa hanno generato, sopratutto. Una volta nel bene e nel male erano un volano perchè n primis ne beneficiava l'industria nazionale e poi l'indotto automotive nazionale, ora i beneficiari chi sono? Concessionari, qualche stabilimento Italiano qualche azienda che ha un pò di lavoro.
 
Acquisti a quanto pare solo rimandati a questi giorni e le immatricolazioni le vedremo nei prossimi mesi.

Gli oltre 200 milioni di euro stanziati dal ministero sono stati esauriti in 9 ore. Il 38% è andato alle aziende. «Sono stati annunciati sette mesi fa. C’era un portafoglio ordini molto corposo che aspettava solo l’entrata in vigore», spiega a Open Francesco Naso di Motus-E.

Dopo mesi di attesa, sono finite in meno di nove ore le risorse messe a disposizione dal governo per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche. Lunedì 3 giugno, giorno dell’apertura della nuova piattaforma Ecobonus del ministero delle Imprese del Made in Italy, gli oltre 200 milioni di euro stanziati dall’esecutivo sono spariti nel giro di mezza giornata. Un fatto che ha colto di sorpresa un po’ tutti. «È successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi. Chi di dovere sta indagando», ha commentato Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis. Eppure, c’è chi non è rimasto particolarmente sorpreso dalla velocità con cui sono stati esauriti i fondi. «Vedo che ci sono state letture esaltate o, al contrario, quasi complottiste rispetto a quello che è successo», spiega a Open Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, l’associazione che raduna le principali aziende che si occupano di mobilità elettrica in Italia. «Se i fondi sono finiti così in fretta – continua Naso – è perché gli incentivi sono stati annunciati sette mesi fa. C’era un portafoglio ordini molto corposo, sia da parte dei privati sia da parte delle aziende, che aspettava solo l’entrata in vigore».

Il 38% dei fondi va alle aziende
Dopo l’esaurimento in tempo record degli incentivi per le auto elettriche, il Mimit ha diramato una nota ufficiale per assicurare che dalle prime verifiche «non sono emerse anomalie significative». I casi potenzialmente sospetti, ha fatto sapere il ministero guidato da Adolfo Urso, si attestano attorno al 5%, un dato che viene considerato fisiologico e perfettamente in linea con il passato. Per quanto riguarda i richiedenti, invece, il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionari auto. Il restante 38% è andato invece a persone giuridiche, tra cui società di noleggio e car sharing. Secondo Motus-E, si tratta di percentuali tutto sommato in linea con il mercato delle auto elettriche. Anzi, attualmente meno della metà delle immatricolazioni di veicoli elettrici viene fatta da privati, il che significa che gli incentivi messi a disposizione dal governo stanno riequilibrando la domanda.

L’inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi
Il “tutto esaurito” dei nuovi Ecobonus per l’elettrico rappresenta un fatto inedito per l’Italia. Fino all’anno scorso, infatti, gli incentivi all’acquisto di auto a benzina e diesel sono sempre terminati nel giro di pochi giorni. I fondi destinati all’acquisto di auto elettriche, invece, sono spesso avanzati. Nel 2023, per esempio, la domanda è rimasta ben al di sotto della somma stanziata dal governo, con 312 milioni di euro che sono rimasti inutilizzati. La differenza rispetto a quest’anno sta proprio nella generosità dei contributi messi a disposizione dal ministero. Con i nuovi Ecobonus, chi acquista un’auto elettrica rottamando un vecchio veicolo può arrivare a ottenere oltre 13mila euro, una cifra ben superiore rispetto a quanto si poteva richiedere fino a pochi mesi fa.

«Non ci sarà un boom delle immatricolazioni»
Secondo il segretario generale di Motus-E, la velocità con cui sono finiti i fondi del Mimit dimostra che «c’è interesse per la tecnologia» e rimane una grossa fetta di italiani che è disposta ad acquistare un’auto elettrica con i giusti incentivi. Eppure, avverte Naso, è meglio non aspettarsi dati record dalle immatricolazioni dei prossimi mesi: «Partendo dai numeri del ministero stimiamo che i veicoli prenotati con i nuovi Ecobonus sono circa 25-30mila, un numero perfettamente in linea con il mercato». Gli effetti del click day si spalmeranno con ogni probabilità sui prossimi mesi, a mano a mano che le auto elettriche ordinate saranno effettivamente immatricolate. «Questi sei mesi di attesa dei nuovi incentivi sono stati un bel problema. Abbiamo avuto percentuali peggiori degli ultimi anni e anche dopo questo click day non faremo numeri più interessanti», commenta ancora Naso. Nei primi cinque mesi del 2024, le auto elettriche immatricolate in Italia sono state 21.424, in calo del 19,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

L’ipotesi nuovi fondi (e nuove regole)
Dopo l’esaurimento-lampo degli incentivi per le auto elettriche, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha aperto alla possibilità di stanziare nuovi fondi. «Potranno arrivare altri soldi, ma bisogna sempre scegliere dove metterli», ha affermato il titolare del Mef a margine di una visita al Polo di innovazione tecnologica di Dalmine, vicino a Bergamo. «I soldi – ha aggiunto Giorgetti – non sono infiniti, sono limitati e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivi». Ma a quanto ammontano le risorse che il governo potrebbe stanziare per un nuovo round di incentivi all’acquisto di auto elettriche? «Secondo i nostri calcoli, avanzano più di 200 milioni di euro, provenienti dagli incentivi non utilizzati negli anni scorsi e dal fondo automotive per il 2024», risponde Francesco Naso. Le aziende produttrici, in ogni caso, chiedono di superare una volta per tutte il modello del click day. «Il vero problema è che manca un quadro certo degli incentivi, che dovrebbero durare più anni e non essere aggiornati continuamente», spiega il segretario generale di Motus-E. Il rischio, continua Naso, è che il mercato continui a procedere in modo altalenante: «Se il governo annuncia l’arrivo di incentivi ma non spiega né come né quando arriveranno, la gente aspetterà ancora a comprare una nuova auto. E al prossimo click day ci ritroveremo nella stessa situazione».

(Open.Online)
 
Ricordo i primi incentivi de 1997....si fecero anche (così dissero) per "levare" da torno l'alto numero percentuale di non catalizzati e finiti questi dissero che "drogavano" il mercato. Ma perchè anzichè fare campagne anche troppo generose non si fa un tot fisso per tutti sempre in caso di rottamazioni "sensate"?
 
Il lato " divertente "

Un televisoraio come me

continua a sorbirsi le decine di spot di auto
azzeccati in questo momento di scialacquo generale....
....Che come richiamo top, a fine spot
ESALTANO
-----------------------il fino a " xxxxx " di sconto-------------------------

Quando ....
" Bamboli non c'e' piu' 'na lira "

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Il lato " divertente "

Un televisoraio come me

continua a sorbirsi le decine di spot di auto
azzeccati in questo momento di scialacquo generale....
....Che come richiamo top, a fine spot
ESALTANO
-----------------------il fino a " xxxxx " di scont
o-------------------------
Quando ....
" Bamboli non c'e' piu' 'na lira "

:emoji_wink::emoji_wink:

Dimentichi il finanziamento in comodissime rate.....

Ironia a parte, quando c'è poco da ridere meglio usare l'ironia....

Osservando le cifre oggi leggo un bell'articolo e....l'incentivo funziona al contrario?

Ossia favorisce i "più abbienti" che possono elettrizzarsi in tutti i sensi e "scarta" i diversamente capienti per cui comunque l'esclusiva elettrica sarebbe stata esclusiva per altri ma la possibilità di un robino nuovo magari dopo venti anni di "se si rompe la butto"...ancora disponibili tantissimi incentivi "normali" che magari....verranno girati?
 
Dimentichi il finanziamento in comodissime rate.....

Ironia a parte, quando c'è poco da ridere meglio usare l'ironia....

Osservando le cifre oggi leggo un bell'articolo e....l'incentivo funziona al contrario?

Ossia favorisce i "più abbienti" che possono elettrizzarsi in tutti i sensi e "scarta" i diversamente capienti per cui comunque l'esclusiva elettrica sarebbe stata esclusiva per altri ma la possibilità di un robino nuovo magari dopo venti anni di "se si rompe la butto"...ancora disponibili tantissimi incentivi "normali" che magari....verranno girati?


Come per le case, anche li' per la maggiore,
da persone abbienti....
Almeno a sentire
 
gli incentivi sono una sorta di patrimoniale inversa: paghiamo tutti per regalare soldi a chi compra un'elettrica come seconda, terza o quarta macchina in famiglia.
 

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