Il punto e' sempre quello: secondo te se uno non capisce a se' che un bambino "brado" sui sedili posteriori e' a rischio, improvvisamente compra il seggiolino solo perche' glie lo dicono?
Se uno non capisce che non si va a 170 all'ora su una statale a doppio senso di marcia di notte dopo aver bevuto, glie lo fa capire il limite di velocita'?
La risposta, ovvia, e' NO.
Servono controlli.
Anche questo fa parte del concetto che "la sicurezza passiva non esiste": le leggi non servono a NIENTE se non le fai rispettare.
Quanta gente mette la freccia per svoltare? Eppure la legge dice che si deve farlo.
Quanta gente tiene la corsia libera piu' a destra? Eppure la legge dice che bisogna tenerla.
Quanta gente passa col rosso? Eppure la legge dice che e' vietato.
Quanta gente, col motorino o in bici, va sistematicamente contromano? Eppure la legge lo proibisce.
Anche qui, la sicurezza deve essere ATTIVA, ossia verificata da PERSONE preparate e con l'intelligenza delle PERSONE, che devono intervenire SUBITO.
Se uno va a 170 in statale, non serve a un bel niente il velox che fa arrivare a casa della madre una multa di 300 euro un mese dopo il funerale suo e di qualche altro sfigato la cui unica colpa e' stata di incontrare un demente.
Serve qualcuno che lo fermi, li' e subito.
Non ci sono altri modi di garantire sicurezza. Ci sono (molti) altri modi di guadagnarsi introiti, o appoggio politico, o di tranquillizzare le masse.
La sicurezza e' sempre e solo uno sforzo attivo, cosciente, attento e costante.