Allucinato dalla situazione Ferrari torno a scrivere dopo lungo tempo, per poche considerazioni, per poi eclissarmi come ha deciso di fare quest'anno la mia beneamata scuderia:
1. il ruolo di piangersi addosso perchè tutti le remano contro non può e non deve essere l'atteggiamento della più importante casa automobilistica di auto sportive. Il discorso motore bandito dalla FIA, nasconde la dura realtà che il progetto della vettura 2020 in toto è da metà classifica (sono buono), perchè una vettura che genera drag senza generare downforce per far lavorare i pneumatici è qualcosa di inaccettabile per chi ha i mezzi tecnologici ed economici della Ferrari.
2. Non credo vogliano ritirarsi dalla F1, e se la loro strategia è fare schifo per giustificarlo, penso che abbiano seri problemi, molto maggiori di quelli della pochezza dei risultati. Il danno di immagine per l'abbandono della competizione per manifesta incapacità, non può essere lo slogan di chi vende il top delle auto sportive
3. Penso che qualcuno debba iniziare a prendersi le responsabilità del proprio ruolo, perchè questa situazione sportiva sta diventando un potenziale danno di immagine commerciale, e questo è l'aspetto più negativo e pericoloso. Se ci credono e sanno di avere dalla loro la forza del seguito di pubblico senza il quale la F1 cadrebbe i profonda crisi, è il momento di sfruttare questa posizione per ricevere qualche aiuto/concessione per rimettersi in carreggiata, quantomeno per la prossima stagione, perchè con le limitazioni attuali sugli sviluppi, il calvario per arrivare al 2022 sarà insopportabile e inaccettabile.
4. La cosa più disarmante attualmente non è la pochezza della squadra da Binotto in giù, ma l'inesistenza del management da Binotto in su.
E scritte queste osservazioni scontate, amare e forse inutili, vi chiedo solo di perdonare lo sfogo ma l'amarezza è talmente grande che a qualcuno dovevo dirlo.