La mobilità a Milano è questione complessa, ovviamente non c'è solo l'intenso traffico interno, per chi si sposta per varie ragioni da un punto all'altro, ma anche dell'incredibile afflusso dall'esterno, senza contare la viabilità concentrica ad anello delle varie circonvallazioni, di una città metropolitana, cresciuta a dismisura non solo su suolo libero (la dove c'era l'erba ora c'è una città) ma inglobando sobborghi prima rurali, poi divenuti suburbani, ora pienamente nel tessuto cittadino. Chiaramente non è una situazione omogenea e facilmente organizzabile. Frequento Milano da quasi 1/2 secolo e l'ho vista cambiare, e quelle poche volte che ho provato ad accedervi con mezzo proprio, me ne sono amaramente pentito. Essendo molto ben servita (almeno nella mia esperienza) da una fitta rete di trasporti pubblici, trovo ergonomico e rispettoso per l'ambiente, lasciare l'auto subito sceso dalla tangenziale (peraltro spesso sufficientemente scorrevole anche se molto trafficata) e muovermi subito dopo con metro e mezzi di superficie. Non è poco costoso ma di certo meno impegnativo in tutti i sensi che circolare in un traffico intenso dove i locali sanno muoversi con disinvoltura e discreta celerità, lasciando un po' interdetto chi in quel momento è alle prese con la guida nel traffico e le difficoltà ad orientarsi. Problemi simili anche a Genova o Torino (entrambe città metropolitane), ma, come detto Milano è concentrica, Torino è a scacchiera e Genova bidirezionale lungo l'asse est-ovest, e non hanno la rete di trasporti efficiente ed efficace del capoluogo meneghino. Confrontare Milano con qualunque altra città del Nord è davvero difficile, solo Roma (forse) ha una situazione ancor più multiforme e problematica. Infatti anche a Roma, quando mi sono mosso con mezzi propri per lavoro, me ne sono amaramente pentito.