Penso lui si riferisca al momento della dismissione, che per i noleggi è tipicamente tra due e tre anni di vita dell'auto un caso di breve/medio termine e tra tre e cinque anni per le formule a lungo termine.
È una ruota che gira, se le pagano poco all'inizio gli "serve" per non perdere troppo in fase di rivendita/dismissione, il canone resta cmq alto, gli incentivi li "aiutano" nel poter fare margine anche sulla rivendita (di sicuro non viene scontato il canone agli utenti, ad eccezione delle consuete promo per auto da "pacchetto").
I grandi noleggiatori (Arval, ALD che si è fuso con Leaseplan, ma anche Hertz, AVIS, ecc...) non sono delle onlus e non fanno nulla "per niente", capita anche a loro di sbagliare scelte o strategia, ragion per cui dove possono massimizzano in ogni maniera possibile risparmi e ricavi pro domo loro (mica per il cliente).
Infattamente. Le flotte elettrificate, anche se solo sulla carta, consentono di ridurre al minimo le sanzioni stile carbon tax. Poco conta, per il bilancio, che le phev poi marcino 100% ice con consumi effettivi abnormemente superiori ai nominali. Non c'è un conta litri o conta kWh.
Poscia rinoleggiano daccapo, con sentimento.
Un incentivo evidentemente non ottimale per consumatori finali. Ma per grandi operatori. E così sia.
Daccapo con sentimento è una notazione musicale per la ripresa del tema principale... per un AD conta il bilancio da presentare a fine anno, al massimo del mandato. Impossibile programmare a lunga scadenza, rischiando la brutta figura o in caso contrario, fare un guadagno a favore del successore.
Nessuno lo aveva previsto, tranne quelli che lo hanno previsto e ci hanno lucrato, a spese delle nostre tasche (statali).
E, presumo, qui si arresteranno.
Il che ci lascia immaginare come potrà andare il secondo semestre...
