<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I diari di Su Maskinganna | Page 24 | Il Forum di Quattroruote

I diari di Su Maskinganna

La cilindrata è da citycar o poco più (1.600cc), v6 con singolo turbo, limite rotazione 15.000rpm e limite flusso benzina a 100 kg/h.

Chiaramente aiutato da parte ibrida, capaci di picchi max, in assetto qualifica, tra 1.020 cv e 1.040 cv (anche se i cv di per sé stessi contano "meno" del numero su carta ma conta la curva di erogazione e la capacità di ottimizzare l'ibrido).
Impressionante!
Per produrre qualcosa di comparabile in campo meccanico, gli Americani dovrebbero disinvestire pesantemente dai loro budget militari e riconvertire all'industria leggera civile. E comunque mi sa che a recuperare il gap ci metterebbero decenni.
 
Sulla Shadow Road all’inizio di questa meravigliosa estate mi cimento con la mia Alfa 8C personalmente per vedeer se si può difendere l’onore della casa un po’ meglio di come ha fatto il collaudatore ufficiale di Cars and Track. La macchina è molto potente e maneggevole. Cambio fantastico sequenziale veloce e preciso; ma in effetti la macchina sovrasterza nelle curve medie e medio veloci penalizzando la prestazione assoluta in un tracciato come questo. Sono certo che affinando la guida si potrebbe migliorare ancora ma intanto stabilisco un 2’56”67 che è pur sempre un secondo e mezzo più veloce del tempo del collaudatore e porrebbe, se fosse omologabile, la 8C in 8va posizione su dieci dietro alla Cadillac. Come ho detto secondo me il tempo si può migliorare ancora.

Comunque con grande scorno ed indignazione della casa madre (mamma FIAT) la 8C, in ragione dei suoi 240.000 dollari di costo e delle sue non eccellenti prestazioni sulla Shadow Road è stata definita dai media americani “Overrated”; sopravvalutata. Un’onta che la FIAT ha deciso di lavare col sangue nelle competizioni NASCAR. Nuovi sostanziosi fondi sono in arrivo per il factory team Alfa Romeo e nuovi ingegneri e nuovo tutto. Il nuovo obiettivo della FIAT negli Stati Uniti è vincere. Tutto grasso che cola per me se riescono a darmi una macchina che va forte su ogni circuito. Soprattutto sono a conoscenza in anteprima del fatto che l’Alfa Romeo ha allo studio una nuova berlina di antico nome (la Giulia) la cui versione sportiva dovrebbe azzittire tutta la concorrenza planetaria. Ho visto i disegni di questa macchina ed è davvero molto molto bella. Ci andrà ancora qualche annetto per averla, ma una volta sul mercato dovrebbe rilanciare definitivamente il marchio sui mercati internazionali.


Mentre provavo la 8C sulla Shadow Road la Ford si è presentata con una Mustang Boss 302 con un Kit della Roush; questo si assolutamente di serie e catalogato nel listino della casa madre. La macchina, che un comportamento molto simile a quello della Concept ma con una meccanica decisamente meno esasperata, ha fatto registrare un perentorio 2’53”44 che la pone al 5to posto della classifica generale. Inoltre si attende l’arrivo sulla scena della Honda che sorniona nulla dice e non fa alcun comunicato stampa, ma si attende che arrivi come uno Tzunami da oriente più o meno come ha fatto Nissan, a confermare lo strapotere attuale dei costruttori asiatici nel panorama automobilistico americano. Atteso anche prima o poi l’arrivo di Toyota, unico costruttore giapponese che partecipa attivamente alle competizioni NASCAR con vetture e camioncini e che è protagonista con i team di Truex Jr, Danny Hamlin, Kyle Bush, ed Eric Jones per citare solo i più significativi. Ancora silenti sono Porche e Daimler, ma i "rumors" dicono che quando arriveranno lo faranno in maniera totalitaria. Alcuni concessionari Porche ed addirittura alcuni privati avrebbero già voluto affidare una delle lori vetture ai collaudatori di Cars and Tracks ma alla fine ha prevalso la politica di attendere le decisioni del costruttore.

Quando la Honda finalmente si presenta sulla Shadow Road lo fa con un marcato tono di understatement. Si presenta con una NSX-R GT, il modello di serie di punta della gamma che è decisamente sottopotenziato rispetto alla concorrenza. Con soli 377 cavalli la Honda è la vettura meno potente delle 12 provate sino a questo momento. Quando nelle mani del collaudatore di Cars and Track la macchina gira a 2 centesimi dalla Cadillac che di cavalli ne ha quasi 600 si grida al miracolo. Come posizione assoluta la NSX finisce nona su dodici, ma il tempo è ripeto a due centesimi dalla Cadillac ottava e a 87 centesimi dalla Aston Martin DBS con 510 cavalli. Come peso potenza la Honda è la penultima delle macchine provate sinora e l’ultima della classe da 3 a 3 e mezzo con un peso potenza che anzi la mette per poco nella categoria inferiore dai 3 e mezzo ai 4 chili per cavallo con un valore di 3,521 e ha girato in un secondo e trentuno più veloce della 8C pilotata da me. Insomma un vero fenomeno questa Honda. Ma la NSX non è una sorpresa per nessuno, anche se è una vettura considerevolmente più vecchia della concorrenza.

S vocifera che la casa giapponese abbia allo studio un modello completamente nuovo di NSX che dovrebbe uscire nel 2016 e dovrebbe castigare tutti. Sarebbe ora perché è da tempo che la casa di Minato dovrebbe ripresentarsi sul mercato con una top sport.

Per la fine del mese, per tornare alle cose serie, appuntamento sul circuito stradale di Sonoma. Guidare questi cassoni NASCAR su un circuito non ovale non è il massimo. Tecnicamente le macchine non sono strutturate per girare su questo tipo di circuito ma il problema si presenta per tutti. Quindi qui la differenza la fa veramente il pilota. Vedremo a cominciare dalle libere, e mi prudono le mani.


Sonoma è qualcosa di abbastanza tecnico. Buono per le monoposto americane a ruote scoperte ma non per le Nascar che sono pesanti non a loro agio nelle staccate violente e con molta inerzia. Inoltre il cambio non è all'altezza di un circuito del genere. Le cambiate sono frequenti e le Cup Cars non sono progettate per cambi di marcia soventi. Conosco un certo numero di macchine stradali che potrebbero fare un tempo migliore di una NASCAR cup car qui a Sonoma. Se mai faccio trasportare qua la Fata Turchina, voglio proprio vedere che tempo riseco a fare

continua nel prossimo post...
 
Intanto con la Alfa Nascar ci qualifichiamo sesti in una delle migliori prestazioni nostre in qualifica dell’intera stagione. La macchina è nei limiti della decenza ma su questo circuito guidato la differenza modestamente la faccio io. Di gente che va fortissimo comunque ce n’è. Harvick fa la Pole in 1’11 e otto Bowyer è secondo, Darrell Wallace Jr è terzo, Almirola quarto, Truex Jr. quinto e poi arrivo io a 7 decimi dalla pole. La Prove NASCAR qua a Sonoma si svolgono su un circuito accorciato proprio per evitare i problemi che queste vetture hanno sui tracciati cosiddetti stradali.

Secondo me in questa gara se non avvengono disgrazie ce la possiamo cavare bene. Qui nel traffico occorre fare particolare attenzione. La bella cosa è che mi sono messo dietro tutti i rivali per il campionato, a parte ovviamente Harvick e la sua pole.

In gara però, ce lo possiamo dire chiaro, sono stato mediamente il più veloce, coadiuvato anche da alcuni innegabili vantaggi che l’Alfa ha su questo circuito dove l’accelerazione fuori dalla curve lente conta tantissimo. Sonoma infatti, specialmente nella versione corta altro non è che una successione di curve lente dove la velocità massima raggiunta non è superiore ai 235 orari con le Target Cup.

Ad inizio gara già al primo giro tra una staccata e l’altra mi porto in seconda posizione, superando Kyle Bush. Davanti si è installato il sorprendente Suarez con la sua Toyota numero 19 e cammina fortissimo, mentre Harvick per mia fortuna è partito male ed è indietro. Suarez comunque lo passo al secondo giro con le cattive in curva 4 ma quello mi ripassa perentorio in curva 10 subito prima del rampino di ritorno sul traguardo, tanto per farmi capire che aria tira. Subito dietro c’è sempre Kyle Bush che non molla. La lotta acerrima con Suarez dura sino al nono giro sorpassi e contro sorpassi in staccata tra me e lui e prendiamo pure vantaggio sul terzo che nel frattempo è diventato Elliot che ha superato Bush.


Tra il 12mo ed il 14mo giro prima girandola di soste io esco sesto. Avendo perso le mie canoniche cinque posizioni ai box, ma non molto lontano da chi mi precede. Mi fumo prima Kennington nel corso del 15mo giro, poi la Ford di McDowell, ed al 19mo giro già ho ripreso Bush e Suarez che sono di nuovo secondo e primo rispettivamente. Nella lotta spietata 2.0 con Suarez per la testa della gara, finiamo per esagerare: cerca di infilarsi dove non può e si gira in curva 7 perdendo una secchiata di posizioni. Nuovo secondo è quindi Elliot che mi bracca da vicino. Io comincio ad avere le gomme alla fine e al rampino di ritorno faccio un errore e raschio contro il muro, il che favorisce ovviamente Elliot. Non mi perdo certo d’animo perché so di essere più veloce e mi metto all’inseguimento. Per fortuna interviene la bandiera gialla così posso sfruttare l’accelerazione del Ferrari nella ripartenza. Al giro 31 Elliot è stato superato da Harvick che ha rimontato e che mi viene dritto alle costole senza però mai riuscire ad impensierirmi fino alla fine della gara che vinco aggiudicandomi la terza vittoria stagionale ed una consistente leadership in classifica.

Non dico che vinceremo il campionato; ci sono ancora molti ovali di quelli a noi sfavorevoli e non siamo nemmeno ancora a metà stagione. Comunque per essere un team di ischenti abbiamo fino adesso più che lasciato il segno. Nella gara di Sonoma Harvick arriva dunque secondo, Elliot terzo, Hamlin 4to. Male Bush 24mo e Suarez che alla fine finisce 25mo.


In graduatoria la mia leadership si consolida a quota 311 punti contro i 291 di Harvick. Kyle Larson a 259 e Jimmy Johnson a 252 si staccano. Siamo moderatamente ottimisti, ma come ho detto la stagione è ancora lunga. Prossima gara Quacker State 400 al Kentucky Speedway che è un ovale di un miglio e mezzo, che è talmante facile che ci vanno forte tutti. Sarà dunque l'ennesima battaglia campale.

Oggi per sfizio mi sono provato il circuito di Sonoma con la 8C per gentile concessione dei proprietari della pista. Un po’ per divertirmi ed un po’ a scopo celebrativo della vittoria ed evento pubblicitario per la Fiat. Le tre vittorie in NASCAR stanno già spingendo le vendite dei due modelli Brera, GT e 8C, e l’anno prossimo esce una nuova sportiva Alfa compatta a prezzo decisamente più accessibile. La prova si è svolta sulla versione lunga del circuito.

Abbiamo dato un po’ di spettacolo dunque con una 33 stradale del 1969 (1’38”570), con la mia 8C Competizione (1’35”187) e con la Alfa Target Cup (1’27”809). Poi per ulteriore divertimento del pubblico abbiamo poi messo in pista anche un 500 Abarth che ha girato in 1’44”939. Tutto sommato un weekend molto felice.
 
Cagliari Palazzetto dello sport 4 luglio 2013

Qua in America è tutto fermo. È il giorno dell’indipendenza, uno dei pochi giorni dove davvero tutto il paese è in vacanza. Niente prove niente test in pista, niente lavoro di sviluppo sulla macchina, niente di niente. Alfredo ha piazzato una bella telecamera a bordo ring collegata ad un computer e mi ha mandato le immagini in diretta dell’incontro per il titolo regionale tra Tabby e la campionessa Sarda Tiziana Mereu. Ha una brutta fama di picchiatrice questa Mereu, una che mena forte e se può farti una scorrettezza te la fa. Questo soprattutto per lo stile di Tabby è molto negativo perché Clivio dice che potrebbe pregiudicare l’impostazione della difesa.

Alle presentazioni delle atlete mia moglie sembra tranquilla e rilassata mentre la sua avversaria ha solo uno sguardo di puro odio della serie “come osi tu scarafaggio venire ad insidiare il mio titolo!”


Esauriti tutte le routine pre-incontro le due pugili ascoltano le direttive dell’arbitro e si portano a centro ring per iniziare il match. Questo incontro per il titolo regionale è su sei round invece dei normali quattro, ma Clivio assicura che Tabby è più che preparata fisicamente per reggere le sei riprese, anche in caso di combattimento molto duro.

La Mereu, pur essendo una picchiatrice pura, mostra buone doti difensive ad inizio della prima ripresa schivando più di un colpo portato da Tabby, con buona tecnica. Anzi ai 55 secondi parte lei con uno dei suoi temuti uppercut, doppiato da un diretto che apre un piccolo taglio sotto l’occhio destro di Tabby. Cominciamo bene! Poi l’avversaria tenta di infierire con il pollice del guantone proprio su quell’occhio, ma l’arbitro se ne accorge e affibbia alla campionessa un primo richiamo. L’incontro si presenta dunque subito molto difficile e la prima ripresa si conclude nettamente a favore della Mereu che assesta anche un’ulteriore combinazione al corpo ed al volto per concludere il round in bellezza. Non c’è nessun dubbio che questo primo round tutti e tre i giudici lo hanno assegnato alla campionessa. Io sto qua davanti al monitor a mangiarmi le mani.

Non riesco a sentire quello che Clivio dice a Tabby durante il break tra la prima e la seconda ripresa, ma all’inizio della seconda Tabby non ha modificato la sua impostazione; combatte sempre lontana dall’avversaria in atteggiamento tecnico e misurato.

Nel secondo round Tabby parte meglio: una buona combinazione seguita da un gancio destro al volto dell'avversaria, rallentano i bollenti spiriti della baldanzosa campionessa che poi si perde in un disorganizzato scambio dove entrambe incassano qualcosa e che termina con un gran abbraccio che l’arbitro deve intervenire a dirimere. Tabby riparte dunque col jab a pistone tenendo l’avversaria a distanza e l’avversaria molto innervosita assesta un colpo alla nuca a Tabby. Secondo richiamo dell’arbitro. Clivio urla a Tabby di non lasciarsi scomporre dall’atteggiamento scorretto della Mereu e questo lo sento addirittura io con l’audio della telecamera sul posto.
Così finisce il secondo round, secondo me questo a favore totale di Tabby. Ma quando combatti per il titolo non sai mai come i giudici favoriscano il possessore del titolo e quindi il meglio sarebbe metterlo a culo per terra in maniera che i cartellini dei giudici diventino superflui.


Nella terza ripresa la campionessa schizza fuori dall’angolo molto aggressiva e minacciosa e sicuramente molto, molto arrabbiata, ma evidentemente non così tanto da scordarsi la sua tecnica. Ad inizio ripresa la Abreu schiva un gancio destro e risponde con un diretto ben a segno che stoppa l’attacco di Tabby. L’avversaria cerca di portarsi all’interno per aggredire ma Taabby le va incontro con un montante stretto che a sua volta ferma la Abreu. Poi una combinazione di Tabby con un gancio ed un gran destro che incrocia con un altro colpo dell’avversaria. La Abreu va a vuoto ma Tabby va a segno con la sua potenza sommata allo slancio dell’avversaria. L’effetto è devastante e la Abreu va al tappeto. Gran sorpresa a pubblico in visibilio. Il rumore del colpo di incontro l’ho sentito anche io qua in America!

Io sono qua a pregare rimbalzando sul divano ma la Abreu si rialza al 6 e dopo aver assicurato all’arbitro che può continuare prova a ribattere. Ma Tabby le si avventa contro con un’altra combinazione che scaraventa la campionessa alle corde. Segue un altro diretto al volto della Mereu, ma la campana suona prima che possa succedere altro. Non c’è dubbio su chi si sia aggiudicato il terzo round. Siamo a metà dell’incontro e Tabby dovrebbe essere davanti.

All’inizio della quarta ripresa la Mereu protesta con l’arbitro per una presunta testata di Tabby. Fortunatamente il contatto con provoca danni a nessuna delle due pugili e per l’arbitro si è trattato di un contatto fortuito. Poi Tabby va a vuoto con un gancio e incassa una bordata di incontro dalla sua avversaria e campionessa regionale. Non si scompone e ritorna al suo "piston jab" per ammorbidire la campionessa. Buona disciplina mostrata da Tabby in questa ripresa. Segue una fase un po’ confusa. Poi ancora una buona combinazione di Tabby che sul finire della ripresa viene di nuovo colta da un colpo di incontro dell’avversaria. Questa ripresa è incerta e quindi secondo me i giudici l’hanno data alla Mereu.

Quando inizia la quinta ripresa, la campionessa sembra più cauta. Cerca sempre di combattere alla corta distanza, ma senza venire avanti così prepotentemente. Subito però è Tabby che parte con un tonante destro di incontro che fa piegare le gambe alla Abreu la quale però rimane in piedi. Tabby si accorge del momento difficile per l’avversaria e la tempesta di jab e conclude la combinazione con un destro pulito al mento dell’avversaria che la scuote di nuovo di brutto; ancora un montante prima che la Abreu riesca ad indietreggiare ma stonata e non siamo nemmeno ad un minuto trascorso nel 5to round. Poi però è Tabby a regalare un’occasione all’avversaria andando a vuoto sull’entusiasmo del precedente attacco. L’avversaria mostra ancora lucidità nonostante le mazzate prese e ferma Tabby con un preciso sinistro di incontro. Un uppercut di Tabby comincia a far apparire un gonfiore pronunciato sotto l’occhio sinistro della campionessa. Insomma l’incontro si fa duro perché la Mereu non molla ed anzi contrattacca con un poderoso montante sinistro che fa barcollare Tabby. “Non è mai doma questa maledetta!” mi ritrovo a gridare da solo nel soggiorno sempre rimbalzando il sedere sul divano ed agitando i miei pugni. Questa quinta ripresa che DOVEVA essere di Tabby è diventata adesso incerta e quindi ho il terrore che i giudici l’abbiano assegnata alla campionessa.

Nell’ultima ripresa sono morbosamente curioso di vedere che cosa Clivio ha detto di fare a Tabby: se le ha detto di uscire e tentare il KO o di continuare a combattere tecnica e dalla distanza. C’è sempre lo spauracchio della campionessa favorita sui cartellini e quindi auspicherei un’azione decisa da parte di Tabby. Invece non pare che nulla sia cambiato.

All’inizio dell’ultima ripresa la campionessa sembra provata mentre Tabby, come aveva previsto Clivio, è ancora fresca nonostante le dure 5 riprese precedenti. Questo round sarà naturalmente quello decisivo. Qui ci si gioca il titolo!

Tabby parte con un diretto. La Abreu schiva. Ancora Tabby! Combinazinoe tonante. L’avversaria si ferma stordita. Tabby ne approfitta; piazza un altro diretto destro potentissimo e questa volta la Mereu va al tappeto per la seconda volta. Anch’io cado dal divano dalla tensione e dalla gioia. Adesso l’incontro DEVE essere nostro! Quando il contro arriva a sette, mi rendo conto che la campionessa non si rialzerà. Balzano sul ring i medici e si avvicina anche Tabby preoccupata per l’avversaria, ma l’arbitro la spinge via. Dopo qualche attimo di tensione, la ex campionessa si rialza e viene aiutata a raggiungere il suo angolo. Alla fine Tabby riesce a raggiungerla ed assicurarsi che stia bene. La Abreu è troppo provata per essere arrabbiata e complimenta Tabby su ring prima di lasciare la sala del palazzetto dello sport. sono sicuro che domani la penserà diversamente.

Siamo dunque campioni della Sardegna e decisi ad entrare di prepotenza nel circuito nazionale e continentale. L’incontro viene ufficializzato come KO al minuto e quattro secondi della sesta ed ultima ripresa.

Adesso e solo adesso posso pensare a riprendere la preparazione per la corsa in Kentucky.

Per inciso l’incontro ha fruttato a Tabby 9000 euro. Non male davvero.
 
Tanto per mantenere le misure americane, una Nascar Cup Car a Daytona fa circa 2 miglia (3,2 km) con un gallone di benzina (3.7 litri) ed il suo serbatoio per regolamento è di 68 galloni.
Gesummaria.... che bevessero tanto era ovvio, ma non pensavo che facessero 850 mt per litro.... è lo stesso consumo della Bugatti Veyron a 400 km/h : sui 125 lt/100 km, ma appunto a 400 e dando la biada a 1.000 cv, un litro ogni 11" circa !
Devono quindi far benzina ogni 50÷55 km circa, cioè ogni 12 minuti circa sugli ovali da 280 km/h di media.....
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tra il consumo di benzina e quello delle gomme, non so quale faccia più impressione..... la F.1 al confronto è di una sobrietà monastica.
 
Certo che è pazzesco leggere questi dati rispetto a, per dire, una F1 che con un centinaio di litri percorre circa 300 km, quindi parlimo di oltre il triplo della percorrenza con prestazioni motoristiche ancora superiori (e di molto).
Per quanto l'ibrido aiuti, non sapevo che le F.1 facessero ben 3 km/l, è un consumo incredibilmente sobrio, se penso che una volta ho visto, con la M6, un consumo urbano (anche se caso un po' limite) di 28 l/100 km, cioè 3,5 km/l.
Ai tempi dei turbo pioneristici (1980....) cilindrata e potenza erano paragonabili ad oggi, il 4 cilindri turbo Bmw di 1500 cc aveva 1.000÷1.200 cv, ma beveva circa 80 l/100 km.
 
Impressionante!
Per produrre qualcosa di comparabile in campo meccanico, gli Americani dovrebbero disinvestire pesantemente dai loro budget militari e riconvertire all'industria leggera civile. E comunque mi sa che a recuperare il gap ci metterebbero decenni.
E' soprattutto una questione di regolamenti..... le Nascar sono derivate, magari un po' alla lontana, dalla serie, no ? e spingere i grossi corpi auto, su circuiti poi in cui non si molla mai il gas, produce certi consumi, non paragonabili a quelli delle auto di formula che sono prototipi costosissimi ed altamente tecnologici, la F.1 più che mai.

Se negli Usa avessero interesse a fare vetture come le F.1 le farebbero e come, ne hanno i mezzi e la tecnologia, ma non gli interessa perché il sistema più che alla tecnica bada allo spettacolo, mi pare evidente : le Nascar hanno successo popolare perché possono correre attaccate tra loro, cosa impossibile con le formula a ruote scoperte, fanno incidenti in continuazione e soste continue, ciò che stravolge costantemente posizioni e gerarchie di gara.... si vede che alla gente piace così.
 
le Nascar sono derivate, magari un po' alla lontana, dalla serie, no ?
neanche per idea; sono prototipi da corsa totali che di simile ai modelli di serie hanno solo la forma degli adesivi che simulano i fari. Se mai i regolamenti fanno di tutto per livellare il più possibile le prestazioni tra i diversi team, come hai detto tu in ossequio allo spettacolo.

In quanto al fatto che potrebbero costruire formula 1 come le nostre se volessero ho parecchi dubbi, pur non essendo un esperto ingegnere. Mi baso su quello che ho sentito da mio cognato Raymond che invece è un ingegnere esperto e lavora nello stabilimento Subaru di Lafayette Indiana. Lui dice che tecnologia autoctona per fare mezzi da formula 1 le case americane non ne hanno, anzi anche le IndyCar se le fanno costruire da costruttori di macchine da corsa italiani.
L'unica casa che potrebbe tentare di venire a correre in F1 sarebbe Ford che dovrebbe remare in salita molti anni prima di arrivare al livello dei top team.

Voglio anche puntualizzare che gli Americani sono in grado di dare spettacolo non solo a ruote coperte ma pure a ruote scoperte. Si tratta di una mia modesta opinione, ma alla fine degli anni 80 inizio 90, se non ci fosse stata la scissione tra Cart e IRL le ruote scoperte americane avrebbero sopravanzato la F1 in popolarità pur avendo macchine più rudimentali. C'è battaglia continua nella Indy Series, Le Indy sono ovviamente ferri vecchi comparate con le F1 però si danno mazzate da orbi con un magico misto di ovali e circuiti cittadini che rendono la serie veramente spettacolare.
Molti piloti da Formula 1 in Indy non ci correrebbero mai. I rischi sono molto più elevati, in particolar modo sugli ovali. Non ricordo quale pilota (più di uno) ha espresso questo concetto in video youtube. Certo d'altra parte gli assi della F1 non hanno bisogno di andare a correre in America e solo alcuni, magari a fine carriera lo hanno fatto. Mi viene in mente ad esempio Mansell, per non parlare di Zanardi che dominò la serie.
 
Ultima modifica:
Dalle prove libere in Kentucky avevo ricavato un’impressione di gran lunga migliore della posizione ricavata in griglia di partenza. Pur avendo girato solo un decimo più lento che nelle libere, la posizione è solo 23mo. E’ Truex Jr. che fa la pole un secondo ed un decimo più veloci di noi ma Harvick è solo ottavo, mezzo secondo più veloce di noi. Quindi in gara vedremo di difenderci, anche perché qua tutti i leader della classifica sono andati maluccio.

Su questa gara c’è davvero poco da segnalare. Concludiamo 19mi con un’andatura regolare. La gara ha avuto solo una bandiera gialla e noi avremmo potuto fare anche meglio se non fosse stato per una penalità che mi sono preso ai box per velocità eccessiva nella pit lane. Senza di questa avremmo forse potuto concludere 15mi o 14mi. Comunque sarebbe stata lo stesso una gara che ci riporta con i piedi per terra. Su questo ovale di un miglio e mezzo tutti vanno forte, tanto e vero che ad un certo momento mi sono trovato a lottare con gente che normalmente mi metto dietro facilmente. Purtroppo la gara la vince proprio Harvick con secondo Truex Jr. e terzo Logano. Male Kaselowsky che finisce 17mo e Jimmy Johnson si è addirittura ritirato.

Adesso la classifica vede Harvick di nuovo al comando con 331 punti ma io seguo da vicino a 329. Il Terzo, Truex Jr. è staccato a 285. Obiettivo di questa stagione per noi diventa adesso quello di difendere le posizioni alte della classifica concludendo da rookie fortissimi e di battere il record di Danny Hamlin del 2006 che finì terzo in classifica generale alla fine della sua Rookie Season.

A luglio sulla Shadow Road arriva la cosiddetta ondata dei barbari come l’ho definita io. Ho preso l’abitudine quando posso di andare a vedere i test e questo mese arrivano in forze i Tedeschi e pure i Britanni, tutti coordinati e coadiuvati dalle loro case madri. Quando dico Tedeschi non intendo dire quelli arrivati fino adesso con le timide Audi V8 e le BMW ma quelli cattivi cattivi, vale a dire Audi V10 Fsi, Daimler SLS e Porsche GT3. Questi costruttori riescono tutti quanti a trovare nel loro listino una macchina con 3.0-3.5 rapporto di peso potenza che sulla Shadow questo mese fanno sfracelli e fanno scendere ancora di più in classifica la nostra deludente 8C e anche la Maranello.

I primi ad arrivare con stuolo di tecnici ed ingegneri è una Jaguar XKR-S che stampa un perentorio 2’50”03 con cui si installa in 4ta posizione assoluta tra le supercar del peso potenza da 3 a 3.5, stupendo tutti gli addetti ai lavori che mai e poi mai si aspettavano di vedere una Jaguar fare tempi simili. Accuratissime le ispezioni degli tecnici di Cars and Tracks, ma la macchina risulta assolutamente di serie fino all’ultimo bullone. Poi arriva Mercedes. Si presenta nuova di pacca una SLS rossa piccola compatta e cattivissima che fa dimenticare che tradizionalmente la casa di Stoccarda si occupa principalmente di berline di lusso. La vettura trattata AMG ma assolutamente in listino fa pure meglio della bulldog britannica stabilendo uno stellare 2’49”79 unica vettura insieme alla Nissan ad abbattere il muro dei 2 e cinquanta ed insidiando il super bolide nipponico, nonostante 174 grammi in più per cavallo da trascinare. Da ultimo arrivano Audi con la coupé V10 FSI e Porsche con una classica GT3. L’Audi pianta un 2’50”88 che la mette in quinta posizione dietro alla soprendentissima Chevrolet Corvette C6 Gransport, ma il colpo gobbo lo fa manco a dirlo la Porsche che ammutolendo tutti gira 77 centesimi più forte della Nissan e stabilisce il nuovo record della Shadow Road: 2’45”56 con una vettura dal peso potenza pari a 3,049 chili per cavallo, che è per inciso il miglior peso potenza della classe sino adesso. Un vero abisso prestazionale, almeno in questa classe tra la casa tedesca e la concorrenza, inclusa ovviamente quella nazionale. Il collaudatore che ha provato la macchina del cavallino ha detto che durante la prova gli sembrava che la macchina non andasse, che il motore fosse moscio e la stabilità non eccezionale. Alla faccia del c...!!

Nei miei quotidiani scambi di e-mail con la dirigenza del Passiléstru vengo a sapere che di tutte le macchine che hanno fatto la loro comparsa sulla Shadow Road questo mese, l’unica classificata come classe C è la Jaguar, ed anche un’Audi R6 Performance che ha stabilito un tempo decente in 2’52”70, subito dietro alla Maranello che ha fatto 2’52”06. La Jaguar girando circa due secondi sotto a questi tempi diventerà probabilmente il nuovo mezzo “monomarca” della dirigenza del club. Tutti vorranno correre con una XKR che si è rivelata a sorpresa; una vera macchina da formula.

Le Ferrari con peso potenza dai 3 ai tre e cinque sono modelli vecchi, vale a dire la 575 Maranello e la 360 Modena. Secondo me però con la Maranello in Sardegna si può ancora battagliere con successo contro la nuova rivelazione britannica. Quando torno in Italia staremo a vedere. Credo che farò una visita in costa Smeralda il mes
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e prossimo.
 
neanche per idea; sono prototipi da corsa totali che di simile ai modelli di serie hanno solo la forma degli adesivi che simulano i fari. Se mai i regolamenti fanno di tutto per livellare il più possibile le prestazioni tra i diversi team, come hai detto tu in ossequio allo spettacolo.

In quanto al fatto che potrebbero costruire formula 1 come le nostre se volessero ho parecchi dubbi, pur non essendo un esperto ingegnere. Mi baso su quello che ho sentito da mio cognato Raymond che invece è un ingegnere esperto e lavora nello stabilimento Subaru di Lafayette Indiana. Lui dice che tecnologia autoctona per fare mezzi da formula 1 le case americane non ne hanno, anzi anche le IndyCar se le fanno costruire da costruttori di macchine da corsa italiani.
L'unica casa che potrebbe tentare di venire a correre in F1 sarebbe Ford che dovrebbe remare in salita molti anni prima di arrivare al livello dei top team.

Voglio anche puntualizzare che gli Americani sono in grado di dare spettacolo non solo a ruote coperte ma pure a ruote scoperte. Si tratta di una mia modesta opinione, ma alla fine degli anni 80 inizio 90, se non ci fosse stata la scissione tra Cart e IRL le ruote scoperte americane avrebbero sopravanzato la F1 in popolarità pur avendo macchine più rudimentali. C'è battaglia continua nella Indy Series, Le Indy sono ovviamente ferri vecchi comparate con le F1 però si danno mazzate da orbi con un magico misto di ovali e circuiti cittadini che rendono la serie veramente spettacolare.
Molti piloti da Formula 1 in Indy non ci correrebbero mai. I rischi sono molto più elevati, in particolar modo sugli ovali. Non ricordo quale pilota (più di uno) ha espresso questo concetto in video youtube. Certo d'altra parte gli assi della F1 non hanno bisogno di andare a correre in America e solo alcuni, magari a fine carriera lo hanno fatto. Mi viene in mente ad esempio Mansell, per non parlare di Zanardi che dominò la serie.
Negli Usa quello che cambia è il contesto culturale : direi che ci sia meno raffinatezza ed invece un estremo pragmatismo (basti vedere come le automobili, da loro, siano sempre state più semplici, a cominciare dalle sportive basate sulla cubatura, e molto meno costose che da noi) e questo ovviamente vale anche per le vetture da gara, oltretutto meno agili e versatili se sono state sviluppate pensando alle piste ovali.
Inoltre, la maggior disponibilità storica di petrolio ha limitato gli sforzi finalizzati a ridurre i consumi, e le stock cars da 1 km/l sono figlie anche loro di questa mentalità.

E' per questo sistema, questa mentalità ormai sedimentata, che non hanno interesse a sviluppare auto da corsa molto raffinate ; è così da sempre, e certamente hanno un gap tecnologico notevole, che comunque a loro non interessa.

Ma se un domani, puta caso, dovessero aver interesse a farlo, non credo ci metterebbero tantissimo a recuperare il terreno perduto, non mancano loro né la cultura tecnica né tanto meno i mezzi.
Chiaro che al momento è solo teoria.
 

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