<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I diari di Su Maskinganna | Page 31 | Il Forum di Quattroruote

I diari di Su Maskinganna

Per tutto il resto della terza tornata è un passa e ripassa un incrocia e contro incrocia tra i due, nessuno dei quali vuole mollare. Non vi è dubbio che Garron sia un osso duro. Anderson e gli altri sono sempre li (sic) dietro ma si staccano un po’. Davanti sempre Hajek e Caren. Va come un fulmine oggi la bambina! Durante la stagione è maturata molto.

Curva che immette sul traguardo del quarto giro. Garron ripassa avanti con un sorpasso davvero notevole ai danni di Michael e fa capire che qua non si regala nulla. L’inizio della quarta tornata è davvero al fulmicotone. Si spinge come se la pioggia non ci fosse, in un turbine di acqua sollevata dalle rotelle delle minimoto. Curva a sinistra, Michael si avvicina, successiva veloce a destra, Michael si fuma sia Garron che Caren, Il pubblico guarda i monitor e si infiamma. Caren non si scompone e continua a fare le sue linee, belle compassate e pennellate, che sull’acqua è ideale. Stupefacente questa bambinetta di cinque anni che probabilmente a casa gioca ancora con gli orsacchiotti, ma in pista è lei stessa un Grizzly.

Secondo colpo di scena. Hajek fa un errore su una sinistra da raccordare alla successiva destra e Michael lo svernicia su detta destra. Nel frattempo però ha smesso di piovere. Male per noi. Nell’ultima destra prima della lunga immissione sul rettilineo dei box, Hajek ripassa di motore. Visto che ne ha, lo usa.

Quinto giro. Lotta al coltello tra Hajek e Michael, che però dopo un certo numero di tentativi di sorpasso rimane dietro. Solo alla fine del giro, su una veloce curva a destra, Michael riesce a passare dopo un ennesimo contatto. Non c’è dubbio che questi due sono spesso venuti alle vie di fatto in pista. Hanno preso anche un po’ di vantaggio su Garron che è terzo e se le cose rimangono così, Michael è campione! Non domo Hajek sulla tripla sinistra da raccordare entra come un indemoniato e passa di nuovo sorprendendo Michael che ripassa di misura veramente risicata dopo un ennesima spallata in uscita dalla terza curva. Questa gara sta diventando mitica, perché ancora nella destra successiva Hajek ripassa come un tornado, non si capisce come. Incrocio di traettorie (sic) nell’immissione del traguardo dell’inizio del penultimo giro ma Hajek rimane davanti. Due giri alla fine.

Sesto giro; nella sua amata prima sinistra dopo il traguardo, Michael passa di nuovo. Con la forza della disperazione Hajiek tenterà nei successivi due giri di ripassare davanti a mio figlio, ma nella penultima curva della gara è costretto ad esagerare e deve mollare definitivamente per non andare per terra.

Mentre Michael sfila nell’allungo che da (sic) sull’ultima curva, Garron arriva di soppiatto per attaccare Hajek che ha dovuto rallentare per non sdraiarsi. Ma quest’ultimo resiste da gladiatore sino alla linea del traguardo e conquista la seconda posizione al fotofinish.

E qui per concludere con una nota nobile questa entry del diario devo riconoscere tutta la mia stima e tutto il mio rispetto per Jack Hajek. Certamente era al corrente del fatto che se avesse mollato la posizione a Garron, quest’ultimo avrebbe vinto il titolo con un punto di vantaggio su Michael. Hajek ha avuto duri confronti con Michael per tutta la stagione. Poi c’è la storia della squalifica alla prima gara che aveva tagliato le gambe a Jack in questo campionato. Ma Hajek si è dimostrato un campione vero e degno di questo nome. Ha fatto la sua gara fino in fondo, fino all’ultimo metro di pista, difendendo la sua seconda posizione e relegando Garron in terza, anche se solo di qualche millesimo. Con ciò ha consentito la vittoria finale nella Minicup classe 50 a Michael, che si laurea dunque campione 2016 all’esordio !! Un esempio di sportività e fair play che grazie a Dio almeno i bambini ancora hanno.

Adesso ci diamo alla pazza gioia fino a fine anno e la prima cosa che devo fare a gennaio è tornare in Sardegna per programmare con il consiglio direttivo l’annata Passilèstru 2017. L’anno prossimo a marzo c’è il giro di Sardegna. Devo mettere in piedi un programma di allenamento con la MC-12, devo preparare la stagione 2017 di Michael. Devo preparargli una moto competitiva, in maniera che non debba fare sforzi sovrumani per stare davanti e devo fare tante altre cose tra cui mettere a punto la relazione con Rania e vedere se può subire un’evoluzione.
 
Nota finale degli autori.

Alberto, il nostro amato Maskinganna, non ebbe mai la possibilità di fare tutte le cose che ha scritto con tanto entusiasmo nell’ultimo paragrafo del suo diario. Come i lettori già sanno dal primo post di questa pubblicazione.
Alberto Maneddu morirà due mesi dopo aver scritto la sua ultima entry del diario; quella del post precedente. In una S veloce durante una gara commemorativa del Passiléstru tra Arzachena e Palau, perderà il controllo della sua MC-12 e uscirà di strada cappottando più volte la sua Fata Turchina che ne uscirà distrutta, e perdendo la vita nell’incidente. Si trattava di una gara a cronometro.

Al suo funerale c’erano oltre ai suoi cari, tutti i membri del Passiléstru, dai candidati alla presidenza fino all’ultimo ischente e molti, moltissimi membri di club stranieri tra cui il Team No Hesi Statunitense, lo Speed Shadow Club, sempre Statunitense, ed il Midnight club Nipponico, ma anche molti altri club, tra cui uno dall’Argentina ed un altro dalla Germania con cui Alberto era entrato in contatto durante i suoi "anni tedeschi".
Dagli Stati Uniti arrivò seduta stante il proprietario del team NASCAR Jim Roush, che lasciò la squadra in mano al suo vice in un momento delicato come la Daytona 500 pur di non mancare al funerale del suo “gladiatore”. Presente anche Mr. John Apperbale, venuto in Italia insieme a Michael e sua madre per la celebrazione.
Per la Mercedes Benz, c’erano il direttore del reparto corse Ingegner Franz Wilheim, l’Ingegner Klaus Rottermayer, ex specialista di pista di Maneddu sia nel WESC che nel WEC ed i compagni di squadra del 2015 Ralf Shumacher e Heintz-Herald Frenzen.
Per la Fiat era presente il titolare e socio di maggioranza della concessionaria centrale di Cagliari Dottor Alfredo Falzone, più in qualità di ex suocero e sincero amico che di rappresentante della Fiat, e sua figlia nonché ex moglie di Alberto, Tabatha Falzone.

La carica di presidente rimarrà vacante nel Passiléstru per tutto l’anno 2017 e verrà assunta solo nel 2018 dal primo straniero della storia del club a ricoprire tale carica: un Americano di nome Walter che se i lettori si ricordano, guidò in un paio di occasioni una Corvette gialla contro il nostro Maneddu. Nel novembre del 2017 Walter porterà una Saleen S-7 Biturbo alla vittoria nel giro di Sardegna, posticipato da marzo a novembre proprio a causa della morte di Maneddu, diventando di fatto l’ultimo presidente del Passiléstru.

I Diari di Su Maskinganna qui pubblicati, furono trovati dalla madre di Alberto e consegnati ad un’altra madre; quella di suo nipote Michael l’anno stesso della morte di Alberto. Elisabeth fu così toccata dalla morte dell’ex compagno e padre del suo unico figlio, che dopo aver tentato invano di far desistere Michael dall’intraprendere la stessa carriera pericolosa del padre, si assunse con diligenza il compito di continuare la stesura di quei diari, iniziandone una seconda parte intitolata “A Fast Child Racing Tales” Albero aveva chiesto nelle sue volontà che l'attività agonistica di suo figlio fosse documentata privatamente, e la madre così fece.

Al momento della sua morte, Alberto lasciò un immobile in Sardegna del valore stimato di 200.000 euro, 140.000 liquidi euro su un conto bancario, 105.000 euro in titoli di stato Italiani ed una polizza vita a favore di Michael con un capitale netto di cinque milioni di dollari per la quale il Maskinganna si era svenato a pagare il salatissimo premio a partire da quando apprese la notizia dell’esistenza di suo figlio.
Il Maskinganna era stato onestissimo con l’assicurazione è l’aveva informata esattamente del tipo di attività che conduceva (anche quelle del Passiléstru) e dei rischi che correva. In cambio della sua onestà la Vittoria Assicurazioni s,p.a aveva acconsentito a firmare una clausola di salvaguardia che copriva qualunque circostanza in cui si fosse verificata la sua morte anche nel corso di una corsa illegale. Naturalmente ciò aveva provocato una consistente impennata del premio.

Della Maserati MC-12 non si poté recuperare nulla, il rottame venne sequestrato dalla polizia stradale e successivamente definitivamente demolito come sospetto corpo di reato penale. Diciamo sospetto perché non fu mai legalmente provato che il sinistro avvenne in circostanze illegali, cosa che facilitò la Vittoria s.p.a nell’assolvimento delle sue obbligazioni.
Gli altri veicoli del Maneddu, vale a dire una Honda Civic R EK9, una Chrysler Gran Cherokee, una Mercedes Benz AMG SLK 55 ed una motocicletta Kawasaki Z-1000 Naked, verranno venduti ad un asta privata tra i dirigenti del Passilèstru con il consenso di Elisabeth Watson sola guardiana legale dell’erede di Alberto Maneddu. il denaro ricavato venne interamente versato sul conto intestato a Michael Watson già usato per depositare la liquidazione dell’assicurazione sulla vita di Alberto.
Nel 2029 Michael, quando era già un atleta affermato ma ancora minorenne, chiese ed ottenne che la madre ricomprasse la Civic EK9 e la Kawasaki appartenute al padre per diventare proprietario ed utilizzatore di entrambi i veicoli. Negli Stati Uniti è possibile guidare un’auto a 16 anni.

Il Passiléstru non sopravviverà molto alla morte del suo penultimo presidente. Nel 2018 verrà, almeno ufficialmente, sciolto. Nella pratica nessuno sa se il club esista ancora oppure no. Certo è che dopo l’ennesima morte e per di più del suo esponente più elevato l’azione delle forze dell’ordine per reprimere le attività dell’organizzazione subì un’accelerazione decisiva che contribuì non poco alla destituzione del club come entità centralmente organizzata.

Esattamente undici anni dopo la morte del padre, dopo aver disputato qualche gara come wilcard nel Team di Kevin Schwantz nel 2027, Michael Watson, alla strabiliante età di 15 anni, debutterà stabilmente nel 2028 nel campionato mondiale di motociclismo classe 250 con una Suzuki ufficiale dello stesso team, così come a partire dal 2026 il moto mondiale era stato riorganizzato eliminando le categorie Moto 3 e Moto 2 e ripristinando a pieno titolo le diverse classi con pari dignità tra di loro, pur riconoscendo la specialità di classe regina alla nuova classe 1000 che sostituì nel 2026 appunto la cosiddetta Moto GP.
Le tre classi del moto mondiale ai tempi di Michael Watson furono la classe 250, la classe 600 e la classe regina 1000 o come alcuni preferirono chiamarla, Super Moto. Tutte a quattro tempi, rappresentarono il passo decisivo per riportare il moto mondiale ai fasti "pre digitali" rispetto a moto che prima delle modifiche al regolamento nel 2026, andavano oramai da sole elettronicamente gestite, e non davano più spettacolo. Nella generazione di piloti di Michael Watson lo spettacolo tornò e di brutto.

Ma questa è un’altra storia, raccontata nelle “Racing Tales” compilate prima dalla Signora Watson e poi da Michael stesso a partire da quando esordì nel mondiale della 250 sostituendo di un pilota di Schwantz infortunato.

Se qualche lettore fosse interessato a queste, noi non abbiamo tutto, ma abbiamo la parte compilata da Michael, che lui stesso ci ha dato, nel caso, il permesso di pubblicare. Quindi l’eventuale apertura di un thread su questo forum dedicata a tale pubblicazione rimane a discrezione dei lettori.

Per noi intanto è stato un immenso piacere intrattenere la platea in questi otto mesi con i diari di Alberto Maneddu; un uomo semplice che non divenne mai un astro nell’automobilismo, ma che coltivò sincera e smisurata passione per le automobili e per tutto quanto ad esse è collegato. Ebbe anche il dono di essere...un eccellente pilota.

Un gran saluto a tutti gli iscritti ed ai moderatori di questo magnifico forum di Quattroruote

luigidelta17
 
Ultima modifica:
Bravo Michael e bravo anche al papà che ci ha visto lungo!
Alex
grazie infinite per il tuo supporto durante questi mesi.
Per quanto riguarda il tuo ultimo commento:
un vero peccato che Alberto non abbia potuto godere a lungo degli exploit del figlio che avrebbe visto continuare, se avesse vissuto di più, ancora per molti e molti anni.
 
E così finì, come in un romanzo.
Grazie di tutte le pagine scritte, non mi sono perso un capitolo.
Ormai era un rito quotidiano
 
Anche da parte mia grazie per averci intrattenuto con un bel racconto (diventato spesso un mio compagno di colazione).

E complimenti per dedizione, fantasia e generosità nel condividerlo con noi!
 
Mi associo ai complimenti!
Mai persa una nuova pubblicazione, l'ideale da leggere sorseggiando il caffè del mattino.
Debbo dire che mi mancherà.
Un sentito grazie a luigidelta17.
 
Non posso che associarmi agli altri nel rinnovare i complimenti per quello che di fatto è diventato un vero e proprio romanzo.
Grazie anche da parte mia.
 

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