Maggio 2015 Le Mans
Sul Circuito de la Sarthe ci sono tre classi di vetture: i prototipo, le GT e le Aston Martin che fanno categoria a parte. Con il motore che si ritrovano, sul circuito di Le Mans si mettono dietro anche la Gibson LMP2 che durante le prove ha qualche problema tecnico. Il miglior giro della Aston ufficiale di 4'12"268 è stratosferico per una GT, considerato che la pole della solita Rebellion è stata fatta in 3"37 e uno. Voci del paddock, non so quanto veritiere, dicono che durante una sessione di test privati il mese scorso, una Aston factory abbia girato in 4, 9 e qualcosa guidata dal campione del mondo Lewis Hamilton, il che a me sembra davvero incredibile per una GT.
E' il caso qui di dire che il prototipo svizzero R-1 della Rebellion Racing sta letteralmente dominando la stagione. Con la sua vittoria a Le Mans, rischia di ammazzare il mondiale con cinque gare di anticipo, facendo un po' quello che Toyota fece l'anno scorso, ma ancora più in grande.
Noi ci comportiamo bene, con Shumacher che pianta un 4’19”941 che è anche un ottimo tempo per una GT. La Porsche di Dempsey, specializzata su questa pista (il team ha lunga consolidata tradizione nel portare le 911 su questo tracciato) non va oltre il 4’24, mentre il team ufficiale ha dei problemi con le gomme e si ferma a 4’29. Tra le due Porsche, la Corvette e la Farrari ufficiale e quella del team Ansaldi. Ultima la Ferrari del team SMP.
Per quanto riguarda la gara, nonostante stiamo parlando di Le Mans, è una di quelle entries che non merita un romanzo nel diario: per riassumere in una parola, è un incubo.
Per noi tutto bene sino al calare della sera. Ci manteniamo tra la 13ma e la 15ma posizione, facendo la staffetta con le Porsche e lottando all'inizio anche con l'Aston privata, unica GT a riuscire a fare ciò. Poi insieme al buio, cala una pioggia tremenda tipica di Le Mans a giugno, figurarsi ad aprile. Ed andiamo in difficoltà.
Solamente intorno alle 2300 quando la pioggia cala di intensità riusciamo a recuperare ed a portarci di nuovo in 13ma posizione assoluta e quarta di categoria, passando la Porsche ufficiale. Le Aston Martin fanno gara separata e solamente ad inizio corsa, come detto, siamo riusciti a stare per un po’ con quella di Reston. Intorno al 36mo giro, improvvisamente quella ha accelerato e l’abbiamo persa. Fino al 36mo riprendendo sul guidato tutto quello che lei guadagnava sul dritto siamo riusciti a starle dietro ed abbiamo rischiato in un paio di occasioni anche di arrivare al sorpasso in pista. Dopo il primo pit stop gli eravamo addirittura davanti. A partire dal 37mo giro la Bianca Aston provata ha cominciato ad andare forte anche sullo storto e addio patria.
Intorno alla mezzanotte Frentzen comincia un suo terzo stint, ma due giri dopo distrugge la macchina alla prima chicane. La pioggia, improvvisamente aumentata di intensità un’altra volta lo ha colto proprio in quel punto critico. Per noi gara finita alle 24:12 ed un bello zero in classifica. Insieme a noi si ritirano la Porsche prototipo e la Gibson LMP2 del team Strakka. La prima per distruzione dell’impianto di lubrificazione e la seconda rimasta a bordo pista con una sospensione distrutta. La Porsche nei prototipi sta ripetendo la deludente stagione dell'anno scorso. Non all'altezza del suo blasone nelle competizioni.
Con questo bello zero in classifica, cadiamo al 5to posto su 9 vetture GT iscritte al mondiale mentre l’Aston ufficiale ammazza il campionato con questa vittoria più pole da 51 punti (a Le Mans si prendono punti doppi). La Porsche ufficiale è seconda a quota 58 contro i 95 dell’Aston ufficiale. A 57 segue la Porsche semiufficiale di Dempsey, a 36 punti l’Aston privata, che finalmente è riuscita a finire una gara e poi arriviamo noi a 35. Certo che se le britanniche continuano così, mi sa che questo campionato è finito con cinque gare di anticipo. Il prossimo appuntamento è al Nurburgring, circuito GP e si spera di poter recuperare questa brutta tegola di Le Mans.
Ora io una corsa del genere non l’avevo mai disputata, né avevo un’idea di cosa davvero significasse correre una prova come questa. Dopo aver corso non 24 ore ma solo nove divise in tre stint da due, posso dire che si tratta davvero di robe da pazzi sia per la meccanica che per la psiche dei piloti. Arriva un certo punto, specie con brutto tempo e col buio che cominci a soffrire di allucinazioni. Davi fare sforzi enormi per ricordarti a che punto sei del circuito, perché Le Mans non è come altri circuiti. I suoi veloci ed interminabili rettilinei hanno un effetto ipnotico, specialmente col buio e se c’è anche l’acqua rischi davvero di perderti nei meandri del tracciato. Tutto ciò senza contare che fai un solo errore e addio gara, come è capitato a Frentzen. Ringrazio dio che non sia capitato a me, perché non so se avrei sopportato la responsabilità di aver terminato la gara per il mio team. Non resta che mettersi dietro le spalle questo brutto weekend e prepararsi per la prossima gara. Le Aston le abbiamo battute a SPA possiamo farlo di nuovo al Nurburgirng, che è un circuito molto guidato. Incrociamo le dita e prepariamo la macchina, ne va dell'onore delle tre punte.
Nello scambio di e-mail con Alfredo per raccontargli la brutta avventura in terra francese, ricevo anche la notizia che il mese scorso Tabby ha battuto la campionessa piemontese Alessandra Barbero per KO alla sesta ripresa. Prosegue per lei la corsa al titolo italiano.
In quanto a me devo volare in fretta negli Stati Uniti; il 28 Michael compie 2 anni e non posso perdermelo per nessuna ragione al mondo.
Sul Circuito de la Sarthe ci sono tre classi di vetture: i prototipo, le GT e le Aston Martin che fanno categoria a parte. Con il motore che si ritrovano, sul circuito di Le Mans si mettono dietro anche la Gibson LMP2 che durante le prove ha qualche problema tecnico. Il miglior giro della Aston ufficiale di 4'12"268 è stratosferico per una GT, considerato che la pole della solita Rebellion è stata fatta in 3"37 e uno. Voci del paddock, non so quanto veritiere, dicono che durante una sessione di test privati il mese scorso, una Aston factory abbia girato in 4, 9 e qualcosa guidata dal campione del mondo Lewis Hamilton, il che a me sembra davvero incredibile per una GT.
E' il caso qui di dire che il prototipo svizzero R-1 della Rebellion Racing sta letteralmente dominando la stagione. Con la sua vittoria a Le Mans, rischia di ammazzare il mondiale con cinque gare di anticipo, facendo un po' quello che Toyota fece l'anno scorso, ma ancora più in grande.
Noi ci comportiamo bene, con Shumacher che pianta un 4’19”941 che è anche un ottimo tempo per una GT. La Porsche di Dempsey, specializzata su questa pista (il team ha lunga consolidata tradizione nel portare le 911 su questo tracciato) non va oltre il 4’24, mentre il team ufficiale ha dei problemi con le gomme e si ferma a 4’29. Tra le due Porsche, la Corvette e la Farrari ufficiale e quella del team Ansaldi. Ultima la Ferrari del team SMP.
Per quanto riguarda la gara, nonostante stiamo parlando di Le Mans, è una di quelle entries che non merita un romanzo nel diario: per riassumere in una parola, è un incubo.
Per noi tutto bene sino al calare della sera. Ci manteniamo tra la 13ma e la 15ma posizione, facendo la staffetta con le Porsche e lottando all'inizio anche con l'Aston privata, unica GT a riuscire a fare ciò. Poi insieme al buio, cala una pioggia tremenda tipica di Le Mans a giugno, figurarsi ad aprile. Ed andiamo in difficoltà.
Solamente intorno alle 2300 quando la pioggia cala di intensità riusciamo a recuperare ed a portarci di nuovo in 13ma posizione assoluta e quarta di categoria, passando la Porsche ufficiale. Le Aston Martin fanno gara separata e solamente ad inizio corsa, come detto, siamo riusciti a stare per un po’ con quella di Reston. Intorno al 36mo giro, improvvisamente quella ha accelerato e l’abbiamo persa. Fino al 36mo riprendendo sul guidato tutto quello che lei guadagnava sul dritto siamo riusciti a starle dietro ed abbiamo rischiato in un paio di occasioni anche di arrivare al sorpasso in pista. Dopo il primo pit stop gli eravamo addirittura davanti. A partire dal 37mo giro la Bianca Aston provata ha cominciato ad andare forte anche sullo storto e addio patria.
Intorno alla mezzanotte Frentzen comincia un suo terzo stint, ma due giri dopo distrugge la macchina alla prima chicane. La pioggia, improvvisamente aumentata di intensità un’altra volta lo ha colto proprio in quel punto critico. Per noi gara finita alle 24:12 ed un bello zero in classifica. Insieme a noi si ritirano la Porsche prototipo e la Gibson LMP2 del team Strakka. La prima per distruzione dell’impianto di lubrificazione e la seconda rimasta a bordo pista con una sospensione distrutta. La Porsche nei prototipi sta ripetendo la deludente stagione dell'anno scorso. Non all'altezza del suo blasone nelle competizioni.
Con questo bello zero in classifica, cadiamo al 5to posto su 9 vetture GT iscritte al mondiale mentre l’Aston ufficiale ammazza il campionato con questa vittoria più pole da 51 punti (a Le Mans si prendono punti doppi). La Porsche ufficiale è seconda a quota 58 contro i 95 dell’Aston ufficiale. A 57 segue la Porsche semiufficiale di Dempsey, a 36 punti l’Aston privata, che finalmente è riuscita a finire una gara e poi arriviamo noi a 35. Certo che se le britanniche continuano così, mi sa che questo campionato è finito con cinque gare di anticipo. Il prossimo appuntamento è al Nurburgring, circuito GP e si spera di poter recuperare questa brutta tegola di Le Mans.
Ora io una corsa del genere non l’avevo mai disputata, né avevo un’idea di cosa davvero significasse correre una prova come questa. Dopo aver corso non 24 ore ma solo nove divise in tre stint da due, posso dire che si tratta davvero di robe da pazzi sia per la meccanica che per la psiche dei piloti. Arriva un certo punto, specie con brutto tempo e col buio che cominci a soffrire di allucinazioni. Davi fare sforzi enormi per ricordarti a che punto sei del circuito, perché Le Mans non è come altri circuiti. I suoi veloci ed interminabili rettilinei hanno un effetto ipnotico, specialmente col buio e se c’è anche l’acqua rischi davvero di perderti nei meandri del tracciato. Tutto ciò senza contare che fai un solo errore e addio gara, come è capitato a Frentzen. Ringrazio dio che non sia capitato a me, perché non so se avrei sopportato la responsabilità di aver terminato la gara per il mio team. Non resta che mettersi dietro le spalle questo brutto weekend e prepararsi per la prossima gara. Le Aston le abbiamo battute a SPA possiamo farlo di nuovo al Nurburgirng, che è un circuito molto guidato. Incrociamo le dita e prepariamo la macchina, ne va dell'onore delle tre punte.
Nello scambio di e-mail con Alfredo per raccontargli la brutta avventura in terra francese, ricevo anche la notizia che il mese scorso Tabby ha battuto la campionessa piemontese Alessandra Barbero per KO alla sesta ripresa. Prosegue per lei la corsa al titolo italiano.
In quanto a me devo volare in fretta negli Stati Uniti; il 28 Michael compie 2 anni e non posso perdermelo per nessuna ragione al mondo.