In gara ci rendiamo però subito conto che invece nel traffico la macchina cammina, per lo meno sino a quando le gomme reggono; poi il decadimento come al solito è più rapido di quello della concorrenza soprattutto negli ultimi giri della vita del treno. Qui ci sono 84 giri e sono previste dalle tre alle quattro soste. Partiamo benissimo ed è proprio nei primi giri che mi rendo conto che la macchina nel traffico va. Sul dritto andiamo in scia e sorpassiamo mentre in curva in mezzo al traffico non perdiamo, anzi riusciamo a fare anche qualche sorpasso, ben inteso fino a quando le gomme tengono. Recupero bene sino alla 11ma posizione dove al 10 giro ho uno scambio di idee con Truex Jr. Ci tocchiamo e va contro il muro. Bandiera gialla e riparto 14mo.
Dieci giri dopo stesso copione, questa volta con Stenhouse. A muro stavolta ci andiamo tutti e due. Bandiera gialla rientro ai box e le riparazioni prendono tempo. Esco 40mo. Tutto da rifare. A metà gara nuova bandiera gialla per detriti in pista. Nei 20 giri precedenti avevo recuperato sino alla 18ma posizione. Da questa bandiera gialla esco 11mo grazie ala gran lavoro dei meccanici ma subito alla partenza c’è Larson che fuma e rallenta. Altre macchine rallentano dietro a lui. Io ne approfitto ed alla ripartenza mi accaparro la 6ta posizione dietro a Kurt Bush. Al 45mo giro problema al radiatore e relative bestemmie sotto al casco. Devo fermarmi di nuovo. Esco 38mo ed incazzato nero. Recupero abbastanza velocemente, dato che ho cambiato anche le gomme nella sosta fuori programma. Al 50mo giro va a muro tutto da solo Kyle Bush e nuova bandiera gialla. Riparto 15mo e pieno di speranze ma la gara è ancora lunga e la macchina da (sic) segni di stanchezza. A 20 giri dalla fine sono ancora in lotta con Stenhouse per la 19ma posizione, ed è un osso duro.
Al 66mo giro ultima sosta ai box, rientro 32mo e di nuovo incazzato nero, Hanno dovuto di nuovo fissare il radiatore che minacciava di sbucciarsi come un carciofo. A 14 giri dalla fine Danica Patrick e Daniel Suarez vengono alle vie di fatto e vanno a muro tutti e due. Provvidenziale bandiera gialla per me perché io non mi devo fermare più ma molti altri si. Così vado di nuovo a pieni giri, 22mo, con il gruppo compatto e gomme ancora buone. Non potevo sperare in una situazione migliore per il finale di gara; tutti gli astri si sono allineati bene. Orta dipende solo da me e dai controcoglioni che riuscirò ad applicare a questi ultimi giri, al contempo risparmiando l’equipaggiamento per le ultimissime tornate.
Parto come un indemoniato e a sei giri dalla fine sono 11mo in lotta con Bowyer. La macchina cammina e se tutto va bene faccio un altro risultato insperato. Ciliegina sulla torta a 3 giri dalla fine proprio Bowyer cercando di tenermi dietro va di traverso e disintegra la macchina contro il muro esterno. Bandiera gialla dalla quale riparto nella stessa posizione per cui lottavo; 11mo. Gomme quasi alla fine, gruppo compatto, pieni giri e gran speranza che anche le gomme degli altri siano al mal partito.
Si riparte; pare che riesca a tenere botta. Davanti Jones, Blaney, Menard, McMurray, Almirola, Harvick, Johnson, Byron e io. Subito dietro di me Suarez e Kaselowsky. Tutti gli altri leader in classifica generale sono indietro per vicissitudini varie. Alla ripartenza la macchina non tiene il passo dei primi come temevo. Mi tocca dunque adesso concentrarmi sulla difesa della massima posizione che sono riuscito ad acquisire: la quarta. Dietro di me McMurray è imbestialito e non mi riesce di tenerlo dietro. In curva 3 nel penultimo giro, mi passa, manca poco che ci ammazziamo tutti e due. Avrò due paroline da dirgli a dine gara. Riesco però a tenere dietro Almirola e Byron ma solo grazie al fatto che la gara è finita. Un altro giro ed avrei perso un bel po’ di posizioni.
Alla fine dei conti si tratta di un altro risultato eccezionale per noi; quinti e la prossima settimana c’è subito Bristol, un circuito corto da coltello tra i denti. Credo che anche li potremo dire la nostra.
La gara la vince dunque Eric Jones, secondo Blaney, 3zo Menard, 4to McMurray 5to io. Kaselowsky è solo 13, Kyle Bush 31mo per incidente, Jimmy Johnson 9no e Hamlin 20mo. Questo è un gran colpo di culo per la mia classifica generale visto che mio ritrovo primo a 162 punti grazie al fatto che quelli che mi stavano davanti in questa gara hanno fatto tutti cilecca. La NASCAR alza le orecchie per l’affermazione del pilota italiano (ma io sono Sardo) su macchina italiana. Non c’è ancora timore, dato che la classifica è frutto di episodi ma si sente una certa apprensione nell’ambiente.
Kyle Bush fa il giro più veloce e vince anche la palma per il più alto numero di giri condotti in testa prima di finire contro il muro. In verità ha grippato il motore e ha perso il controllo della macchina. Non è nemmeno dunque stata colpa sua.
A noi non resta che goderci il momento di gloria sin tanto che dura.
I primi dieci in classifica adesso sono i seguenti: io con 162 punti, Harvick 159, Johnson e Jones 158, Bowyer 152, Truex Jr. 149, Logano 140. Poi c’è un bel gap fino ad Almirola che ha 128 punti, Larson 125 ed infine Byron a 124 in decima posizione. Hamlin è 14mo a 113 punti, Kaselowsky 16mo a 106 ed i fratelli Bush sono rispettivamente 19mo Kyle con 99 punti e 29 Kurt con 86. Se non cominciano a fare risultati presto, le loro "competitivissime" macchine non gli serviranno a nulla e loro faranno la figura dei gonzi. La NASCAR è questione di costanza di risultati. La velocità della macchina è solo uno degli aspetti che determinano il risultato di ogni gara.
Dieci giri dopo stesso copione, questa volta con Stenhouse. A muro stavolta ci andiamo tutti e due. Bandiera gialla rientro ai box e le riparazioni prendono tempo. Esco 40mo. Tutto da rifare. A metà gara nuova bandiera gialla per detriti in pista. Nei 20 giri precedenti avevo recuperato sino alla 18ma posizione. Da questa bandiera gialla esco 11mo grazie ala gran lavoro dei meccanici ma subito alla partenza c’è Larson che fuma e rallenta. Altre macchine rallentano dietro a lui. Io ne approfitto ed alla ripartenza mi accaparro la 6ta posizione dietro a Kurt Bush. Al 45mo giro problema al radiatore e relative bestemmie sotto al casco. Devo fermarmi di nuovo. Esco 38mo ed incazzato nero. Recupero abbastanza velocemente, dato che ho cambiato anche le gomme nella sosta fuori programma. Al 50mo giro va a muro tutto da solo Kyle Bush e nuova bandiera gialla. Riparto 15mo e pieno di speranze ma la gara è ancora lunga e la macchina da (sic) segni di stanchezza. A 20 giri dalla fine sono ancora in lotta con Stenhouse per la 19ma posizione, ed è un osso duro.
Al 66mo giro ultima sosta ai box, rientro 32mo e di nuovo incazzato nero, Hanno dovuto di nuovo fissare il radiatore che minacciava di sbucciarsi come un carciofo. A 14 giri dalla fine Danica Patrick e Daniel Suarez vengono alle vie di fatto e vanno a muro tutti e due. Provvidenziale bandiera gialla per me perché io non mi devo fermare più ma molti altri si. Così vado di nuovo a pieni giri, 22mo, con il gruppo compatto e gomme ancora buone. Non potevo sperare in una situazione migliore per il finale di gara; tutti gli astri si sono allineati bene. Orta dipende solo da me e dai controcoglioni che riuscirò ad applicare a questi ultimi giri, al contempo risparmiando l’equipaggiamento per le ultimissime tornate.
Parto come un indemoniato e a sei giri dalla fine sono 11mo in lotta con Bowyer. La macchina cammina e se tutto va bene faccio un altro risultato insperato. Ciliegina sulla torta a 3 giri dalla fine proprio Bowyer cercando di tenermi dietro va di traverso e disintegra la macchina contro il muro esterno. Bandiera gialla dalla quale riparto nella stessa posizione per cui lottavo; 11mo. Gomme quasi alla fine, gruppo compatto, pieni giri e gran speranza che anche le gomme degli altri siano al mal partito.
Si riparte; pare che riesca a tenere botta. Davanti Jones, Blaney, Menard, McMurray, Almirola, Harvick, Johnson, Byron e io. Subito dietro di me Suarez e Kaselowsky. Tutti gli altri leader in classifica generale sono indietro per vicissitudini varie. Alla ripartenza la macchina non tiene il passo dei primi come temevo. Mi tocca dunque adesso concentrarmi sulla difesa della massima posizione che sono riuscito ad acquisire: la quarta. Dietro di me McMurray è imbestialito e non mi riesce di tenerlo dietro. In curva 3 nel penultimo giro, mi passa, manca poco che ci ammazziamo tutti e due. Avrò due paroline da dirgli a dine gara. Riesco però a tenere dietro Almirola e Byron ma solo grazie al fatto che la gara è finita. Un altro giro ed avrei perso un bel po’ di posizioni.
Alla fine dei conti si tratta di un altro risultato eccezionale per noi; quinti e la prossima settimana c’è subito Bristol, un circuito corto da coltello tra i denti. Credo che anche li potremo dire la nostra.
La gara la vince dunque Eric Jones, secondo Blaney, 3zo Menard, 4to McMurray 5to io. Kaselowsky è solo 13, Kyle Bush 31mo per incidente, Jimmy Johnson 9no e Hamlin 20mo. Questo è un gran colpo di culo per la mia classifica generale visto che mio ritrovo primo a 162 punti grazie al fatto che quelli che mi stavano davanti in questa gara hanno fatto tutti cilecca. La NASCAR alza le orecchie per l’affermazione del pilota italiano (ma io sono Sardo) su macchina italiana. Non c’è ancora timore, dato che la classifica è frutto di episodi ma si sente una certa apprensione nell’ambiente.
Kyle Bush fa il giro più veloce e vince anche la palma per il più alto numero di giri condotti in testa prima di finire contro il muro. In verità ha grippato il motore e ha perso il controllo della macchina. Non è nemmeno dunque stata colpa sua.
A noi non resta che goderci il momento di gloria sin tanto che dura.
I primi dieci in classifica adesso sono i seguenti: io con 162 punti, Harvick 159, Johnson e Jones 158, Bowyer 152, Truex Jr. 149, Logano 140. Poi c’è un bel gap fino ad Almirola che ha 128 punti, Larson 125 ed infine Byron a 124 in decima posizione. Hamlin è 14mo a 113 punti, Kaselowsky 16mo a 106 ed i fratelli Bush sono rispettivamente 19mo Kyle con 99 punti e 29 Kurt con 86. Se non cominciano a fare risultati presto, le loro "competitivissime" macchine non gli serviranno a nulla e loro faranno la figura dei gonzi. La NASCAR è questione di costanza di risultati. La velocità della macchina è solo uno degli aspetti che determinano il risultato di ogni gara.