luglio 2011 torrida estate
a luglio le cose si scaldano parecchio nel Passiléstru ed io avendo quasi finito le prove di classe B ed avendo bisogno di soldi ed in fretta, cerco di entrare in negoziazioni per disputare le cosiddette "Pariglie de marca", vale a dire prove che sono accessibili solo a macchine di un determinato costruttore. Si va dalle più plebee dedicate alle Fiat, fino alle più esclusive dedicate alle Pagani.
Qui le cose sono un po (sic) complicate e ci sono una serie di regole speciali:
una macchina può correre anche guidata da una persona diversa dal suo proprietario, cosa che nelle gare normali è concessa solo in particolari casi. Tanto in queste gare nell’albo d’oro ci va la vettura che ha partecipato e non il pilota.
In queste gare non ci sono quote di partecipazione. E’ il club che mette generosamente sul piatto i premi gara che sono scalati a seconda della classe della macchina partecipante e non solo della posizione di classifica a fine prova. E’ quindi teoricamente possibile che una macchina arrivi dietro ad un altra e prenda più soldi di premio gara di quella che gli è stata davanti se quella dietro era sufficientemente inferiore di classe. Come detto queste gare sono disputate con soldi in palio generalmente elargiti dal club, ovviamente come carota da inseguire e tengono molta gente nel club a fare anche le altre gare, il che nel lungo periodo è come al casinò; il banco vince sempre. A seconda degli anni, i costruttori di cui si disputano prove “monomarca” cambiano in base delle decisioni della dirigenza; normalmente dopo un analisi delle statistiche delle marche in possesso dei membri.
Per venire ad un esempio pratico che riguarda me, mi sono messo d’accordo con il fiero proprietario di una Mustang SVT Cobra; Maurizio per cominciare luglio con due delle prove dedicate alle Ford, Questo ragazzo che milita nella classe D con la sua Macchina, è appena stato promosso dalla classe E dove correva con un’altra Mustang; una Coupe GT base. Volendo vedere la sua Cobra partecipare con profitto alle due corse a 8 di marca Ford in programma per il 2011, si mette d’accordo con me perché glie la guidi io. Vuole ma al volante perché in queste due corse ci sono due troppo tosti per lui: David con una Mustang GT-R Concept (classe C) e Tony, ancora più tosto, abituato a dominare in lungo e in largo con la sua GT40 del 2005 (classe A). La storia che una volta ho bastonato un dirigente con una Pagani sul misto stretto in salita con la mia Granturismo ha fatto epoca nel Passiléstru e così il pivello mi chiede se gli posso bastonare la GT di Tony; ci dividiamo i premi 30 a lui e 70 a me ed in più vede la sua Cobra negli annali del club che gli interessa di più dei soldi.
Date le macchine iscritte se vinciamo i premi per le due gare saranno rispettivamente 70000 e 20000 euro per la prima posizione e poi decrescono brutalmente col calare delle posizioni.
Maurizio ed io andiamo qualche giorno prima a dare un’occhiata ai due tracciati; sono alla guida della sua Mustang e lui sul sedile del passeggero. Dopo aver fatto un paio di giri turistici dei due percorsi, gli dico subito che nella prova da 70000 sarà impossibile stare davanti alla GT, a meno che non sbatta. Tony lo conosco. Pilota normale ma macchina eccezionale. In questo tracciato ci sono troppi allunghi, troppe svolte a 90 e troppo spazio dritto tra le svolte. Nella seconda gara invece, che non a caso i volponi dell’organizzazione hanno messo ad un premio ben più basso, le cose potrebbero essere più equilibrate. Il percorso è più omogeneo, pochi allunghi in uscita ed un sacco di curve da raccordare, una in particolare difficilissima, perché si arriva veloci ancora sotto carico dalla precedente curva veloce in appoggio, e occorre staccare ed inserirsi in una lenta a destra da 70-80 orari con la macchina non dritta. Certamente anche sul secondo tracciato la GT è ovviamente e nettamente favorita, ma Tony dovrà essere molto preciso e palluto per stare davanti comodamente. Il Tizio con la Concept lo conosco pure lui. Non mi fa paura e la sua macchina non è nemmeno così nettamente superiore come la GT. Gli altri, a meno di sorprese, non li conosco; quindi non sono nessuno.
Maurizio mi chiede comunque di guidargli la Cobra in tutte e due le gare, anche perché in questo tipo di prova le griglie di partenza sorteggiate sono conosciute con anticipo dai partecipanti.
Il lotto dei partecipanti alle due gare è quantomeno interessante: oltre a noi, la Concept e la GT, c’è una Mustang degli anni 60, una RS 200 Stradale, vero e proprio gioiello e che partecipa anche alle prove per auto storiche, una Escort Consworth, classe F, un aggeggio indescrivibile da Parigi Dakar ma sempre Ford, ed infine una Focus SVT , anche questa di classe F, che se per assurdo vincesse la gara tosta incasserebbe 120000 euro mentre 150000 ne incasserebbe il tizio con la Mustang degli anni 60.
Anche il sorteggio delle griglie per noi è interessante. Nella gara dura noi e Tony siamo appaiati in quarta fila, mentre nella seconda gara la GT ci è direttamente davanti in seconda fila e noi sullo stesso lato in terza.
Nalla prima gara c’è poca storia: mi gioco tutto alla prima staccata per mettermi davanti e poi bloccare, ma non riesco a stare davanti alla GT alla prima curva perché Tony si divincola bene tra i concorrenti che ci precedono in partenza e si presenta per primo alla frenata per la prima sinistra a 90. Sul primo rettilineo dopo tale curva allunga e come avevo previsto anche quando riesco a recuperare qualcosa in frenata, lui esce a cannone e mi riprende tutto con gli interessi a ogni curva. Come mi ero accordato prima con Maurizio, bado adesso quindo solo a non sfasciare la macchina ed a tenere a bada gli altri. Finisco secondo a 15 secondi dalla GT e con la RS 200 terza che si è fumata la vantata Concept di David che ha fatto una figura pietosa.
Nella seconda gara invece le cose vanno diversamente. Di nuovo Tony parte meglio, anche perché è una fila davanti a me; però qui non riesce ad allungare per via della natura del percorso e perché in seconda posizione ci sono io e non la qualunque. Devo dire che allunghiamo entrambi sul gruppo ma lui non riesce ad allungare su di me. Qui c’è davvero da guidare. Semplicemente mettere giù il piede sconsideratamente tra una curva e l’altra qui non è possibile; come ho detto bisogna raccordare ed interpretare. Apro un inciso per dire che la Mustang Cobra di Maurizio è una buona classe D ma non certo un castigo di Dio. E’ gommosa, in curva rolla, ed il cambio se maltrattato è uno schifo; per arrivare negli inserimenti con la marcia giusta bisogna scalare con un mese di anticipo, se no si arriva lunghi o imballati. Insomma, così com’è di serie non è certo la tipica macchina da pista. Anche la mia Granturismo, della stessa classe, gli è di gran lunga superiore o almeno questa è la mia impressione, anche se la Mustang è più veloce sul dritto mi pare.
Aggiunta post data:
Vedremo più tardi quanto questa mia impressione fosse sbagliata e la mia sensibilità di pilota non certo alla Niki Lauda.
All’inizio del secondo dei quattro giri faccio capire al signor Tony che qua la legge non la detta, e gli busso a 160 orari sulla curva da quarta piena in appoggio a destra prima dell’inserimento difficile ancora a destra. Quello si scompone e si fa passare in staccata proprio all’inserimento. La Cobra scricchiola, si inarca e sbacchetta, ma riesco ad inserirla davanti alla famigerata GT. Quando dopo la destra lenta mi sparo un rettilineo che piega leggermente a sinistra in preparazione di una destra medio veloce che apre in uscita, mi passa per la testa che il Tony si sia intimorito e naturalmente mi sbaglio di brutto, perché quello sul detto rettilineo che piega a sinistra, mi affianca, mi da (sic) una signora sportellata come risposta alla bussata, e si riporta davanti con tanto di rombo del V8 da 560 cavalli che fa davvero paura. E ci sta pure, davanti per un po (sic): alla suddetta destra che apre, ed anche alla successiva staccata che da (sic) sul traguardo.
Il limite Tony però lo dimostra di nuovo nelle due curve veloci in appoggio a destra dove ci vanno veramente palle alla Walter Rohlr per tenere il piede giù specialmente con sta cassa da morto di Mustang senza offesa per Maurizio o per il costruttore americano. Di conseguenza riesco a stare attaccato, ed all’imbuto dove lo (sic) passato la prima volta, lo passo anche una seconda; e questa volta sto ben attento che non mi fotta di nuovo sul rampone veloce a sinistra ricorrendo anche a qualche sporco trucco da NASCAR. Sul traguardo del terzo giro sono ancora davanti ma di meno di un secondo e probabilmente non ce l’avrei fatta a vincere se non fosse arrivato provvidenziale il gioco dei doppiaggi che su un percorso così corto arrivano presto. Alla fine prevalgo di 3 secondi è 85 come pistolettato dal commissario al traguardo. Presumo che Tony abbia all’ultimo momento tirato i remi in barca per evitare eccessivi rischi, e dimostra poi poca classe nel protestare con la direzione gara per la bussata che gli ho dato nel secondo giro. Mi spartisco i 20000 con Maurizio e gli propongo anche parte della mia quota per aggiustare le ammaccature sulla portiera destra e sul frontale. Quello dopo avermi abbracciato e baciato dice che va bene così al settimo cielo perché la sua Mustang è la prima a stare davanti ad una GT in una gara a 8 Ford.