<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri

Cerco di tenere a mente il titolo e appena si ripartirà con una vita normale se lo trovo in giro lo compro,una volta letto magari te lo spedisco.

Non so se sia la stessa edizioni che cerchi tu però sulla baia ce n'è uno a 9 euro (prima edizione),un altro a 9,90,poi 13 etc etc.

Il problema è che è tutto in dialetto triestino, per un piemontese mi sa che non è molto facile da comprendere, ma se le capisci sono da capottarsi dal ridere.
Ti metto uno dei pochi audio che si trovano, così capisci di cosa si tratta


In pratica, sono tutti racconti di Bortolo, un anziano marinaio della marina austro-ungarica che, ormai ottantenne, ha un banco del pesce al mercato e racconta le sue avventure alla Siora Nina, una sua cliente....
 
E' ovvio che sono scritte da un professionista, una specie di ghost writer. Però sono il risultato di una stretta collaborazione, fatta di tanti incontri e interviste, tra il personaggio famoso e lo scrittore.

Si è logico.
Però,sempre imho,a volte il "manovale"si fa prendere la mano.
Mi è capitato di leggere autobiografie credibili,magari erano credibili perchè erano state effettivamente scritte dal protagonista ma io penso che ci fosse la mano almeno di un bravo editor che è riuscito a rendere fruibile il contenuto senza snaturare il linguaggio del personaggio in questione.
E altre invece in cui secondo me scrittore e autore non si sono nemmeno parlati e probabilmente il protagonista non ha nemmeno riletto il libro prima che andasse in stampa.
Ovviamente è meglio così piuttosto che far pubblicare un intero libro senza un congiuntivo corretto però in quei casi io penso che invece di far passare il libro per un'autobiografia dovrebbero pubblicarlo per quello che è,cioè una biografia autorizzata ad opera di uno scrittore vero che ha fatto tutto il lavoro da solo.
 
per un piemontese mi sa che non è molto facile da comprendere

Ma io non sono piemontese infatti.
Sono mezzo pugliese e mezzo piemontese ma nato in romagna,non parlo nessun dialetto (giusto qualche frase) e li capisco poco.
Però devo dire che se il dialetto parlato mi ha sempre infastidito un po',almeno quando a parlarlo sono persone giovani che non conoscono l'italiano e usano il dialetto anche a scuola,il dialetto scritto mi piace.
E' bello esercitarsi per tradurre un testo in una lingua sconosciuta.
Ho letto diversi libri di Camilleri e di altri autori siciliani e alla fine ci ho fatto l'orecchio.
Se mi capita di trovarlo ci voglio provare,poi se risultasse troppo ostico cercherò online la traduzione delle parole più difficili.

L'audio del video che hai postato non è tanto difficile da capire.
Almeno i primi minuti.
 
Mia moglie si sta divertendo un mondo con sto libro qui... :emoji_astonished::emoji_grin:

15267365.jpg
 
io invece dopo un poco di saggi ora sono tornato su di un 'classico' per me ,Cussler . In pratica dopo qualche lettura impegnativa mi serve un romanzo d'evasione e con Cussler non sbaglio mai, certo ci sono sue produzioni ottime ed altre un tantino meno però per i miei gusti resta sempre una piacevole lettura.
 
Io avevo preso due libri di Cussler dopo che ne aveva parlato bene a_gricolo mi pare proprio in questo topic.
Ma non li ho ancora letti.
Ho preso da una scatola di libri che mi hanno regalato L'estate fredda di Gianrico Carofiglio e mi sta piacendo.

io invece dopo un poco di saggi ora sono tornato su di un 'classico' per me ,Cussler .

Probabilmente io sono un lettore un po' pigro nel senso che preferisco leggere per svago un libro di 300 pagine (imparando anche da quello pur essendo un testo di narrativa e non avendo uno scopo divulgativo o didattico) piuttosto che impelagarmi su un tomo di 700 come se dovessi prepararci un esame sopra.
Imparo sicuramente di meno però vedo nel libro un amico con cui passare qualche ora piacevole e non un nemico che potrebbe avere la meglio su di me.
 
Io avevo preso due libri di Cussler dopo che ne aveva parlato bene a_gricolo mi pare proprio in questo topic.
Ma non li ho ancora letti.
Ho preso da una scatola di libri che mi hanno regalato L'estate fredda di Gianrico Carofiglio e mi sta piacendo.



Probabilmente io sono un lettore un po' pigro nel senso che preferisco leggere per svago un libro di 300 pagine (imparando anche da quello pur essendo un testo di narrativa e non avendo uno scopo divulgativo o didattico) piuttosto che impelagarmi su un tomo di 700 come se dovessi prepararci un esame sopra.
Imparo sicuramente di meno però vedo nel libro un amico con cui passare qualche ora piacevole e non un nemico che potrebbe avere la meglio su di me.


Io di Carofiglio ho letto un paio di romanzi e mi sono piaciuti, però è da tempo che non lo leggo.
Non credo sia un discorso di pigrizia, a me i saggi sono sempre piaciuti e li vivo un poco come romanzi, ma è un mio gusto, ad esempio invece non mi piace molto i fantasy tipo 'Il trono di spade', ho preso in Ebook i primi 2 romanzi ma arrivato alla fine del primo ero annoiato e non ho iniziato il secondo, ma a tanti invece piace .
Sono d'accordo con te che però a prescindere dai gusti una lettura deve essere un momento piacevole, se diventa una fatica a portare avanti meglio rinunciarci, anche se io poi ho scoperto che dopo anni si deve provare e leggere un libro abbandonato nel passato, probabilmente si cambia con il tempo e una cosa che prima non era piaciuta poi piace.
 
Di Carofiglio anch'io ho letto qualche romanzo, però il fatto che non mi ricordo di che parlassero significa che non mi hanno particolarmente impressionato.
 
Di Carofiglio anch'io ho letto qualche romanzo, però il fatto che non mi ricordo di che parlassero significa che non mi hanno particolarmente impressionato.

Quello che sto leggendo io somiglia vagamente ai romanzi del Maresciallo Rocca.
Per ora mi ha colpito la caratterizzazione del protagonista,il fatto che già nelle prime pagine vengano svelati fatti personali dietro alla figura classica dell'investigatore più acuto della media che deve gestire i rapporti coi superiori e coi sottoposti.
 
Onestamente mi aspettavo meglio.
La prima parte del libro mi è piaciuta,poi la storia ha preso una piega inaspettata ma a preoccuparmi non era tanto questo ma il fatto che arrivato a metà libro restava ancora molto in sospeso.
Mi sono reso conto che l'autore ha dedicato molte pagine all'introduzione della storia e poche alla sua conclusione.
Avrei preferito che il libro fosse un po' più lungo sinceramente.
Però ho visto che fa parte di una trilogia dedicata allo sesso personaggio quindi forse dipende da questo,magari gli altri libri non dovendo introdurre il personaggio e l'ambiente saranno più incentrati sulla storia.
 
Onestamente mi aspettavo meglio.
La prima parte del libro mi è piaciuta,poi la storia ha preso una piega inaspettata ma a preoccuparmi non era tanto questo ma il fatto che arrivato a metà libro restava ancora molto in sospeso.
Mi sono reso conto che l'autore ha dedicato molte pagine all'introduzione della storia e poche alla sua conclusione.
Avrei preferito che il libro fosse un po' più lungo sinceramente.
Però ho visto che fa parte di una trilogia dedicata allo sesso personaggio quindi forse dipende da questo,magari gli altri libri non dovendo introdurre il personaggio e l'ambiente saranno più incentrati sulla storia.

purtroppo a me capita spesso con i romanzi, grandi inizi che ti tengono incollati alle pagine ma poi con lo scorrere delle pagine il pathos cala ed il finale lascia sempre un poco in sospeso.
 
E infatti è importante tenere sempre alta l'attenzione del lettore, ogni capitolo deve mantenere un certo livello di pathos.
Alla fine di ogni capitolo il lettore si deve domandare: e ora che succederà? tanto da fargli venire voglia di proseguire subito con il successivo.
Questa è una cosa a cui ho prestato molta attenzione al mio romanzo (giunto quasi alla conclusione): devo scrivere qualcosa che mi piacerebbe leggere, e che mi tiene costantemente "attaccato" al libro. Ed evitare il più possibile sviluppi scontati e prevedibili. Per il lettore deve essere una continua scoperta, una continua sorpresa; restando però sui binari della credibilità e della veridicità.
 
E infatti è importante tenere sempre alta l'attenzione del lettore, ogni capitolo deve mantenere un certo livello di pathos.
Alla fine di ogni capitolo il lettore si deve domandare: e ora che succederà? tanto da fargli venire voglia di proseguire subito con il successivo.
Questa è una cosa a cui ho prestato molta attenzione al mio romanzo (giunto quasi alla conclusione): devo scrivere qualcosa che mi piacerebbe leggere, e che mi tiene costantemente "attaccato" al libro. Ed evitare il più possibile sviluppi scontati e prevedibili. Per il lettore deve essere una continua scoperta, una continua sorpresa; restando però sui binari della credibilità e della veridicità.

sei al lavoro con la stesura di un tuo romanzo? non lo sapevo ,ma si può conoscere il genere ?
 
sei al lavoro con la stesura di un tuo romanzo? non lo sapevo ,ma si può conoscere il genere ?

Sì, ma per me è solo un hobby (uno degli hobby più belli che ci possono essere!)
È il mio primo romanzo, prima avevo scritto solo racconti lunghi.
Per fortuna è quasi ultimato (ho cominciato a lavorarci ad agosto 2018!) e, dopo una revisione generale dall'inizio alla fine (sono 40 capitoli belli lunghetti e mi avvicino alle 800 cartelle redazionali) il mio obiettivo è dichiararlo definitivamente concluso per Natale, e "regalarlo" a mia moglie (da accanita lettrice, sarà la mia prima "beta reader" e ne darà un giudizio severo e obiettivo... almeno, è quanto mi ha promesso!)
Devo dire che il lockdown mi ha dato una grossissima mano per portarlo avanti... all'inizio dell'anno ero ancora molto indietro!

Genere? Non ho pensato a un genere quando ho iniziato a scriverlo, però ora direi che quello a cui più si avvicina è il genere psicologico (è raccontato in prima persona), ma anche con qualche risvolto "thriller"...
 
Sì, ma per me è solo un hobby (uno degli hobby più belli che ci possono essere!)
È il mio primo romanzo, prima avevo scritto solo racconti lunghi.
Per fortuna è quasi ultimato (ho cominciato a lavorarci ad agosto 2018!) e, dopo una revisione generale dall'inizio alla fine (sono 40 capitoli belli lunghetti e mi avvicino alle 800 cartelle redazionali) il mio obiettivo è dichiararlo definitivamente concluso per Natale, e "regalarlo" a mia moglie (da accanita lettrice, sarà la mia prima "beta reader" e ne darà un giudizio severo e obiettivo... almeno, è quanto mi ha promesso!)
Devo dire che il lockdown mi ha dato una grossissima mano per portarlo avanti... all'inizio dell'anno ero ancora molto indietro!

Genere? Non ho pensato a un genere quando ho iniziato a scriverlo, però ora direi che quello a cui più si avvicina è il genere psicologico (è raccontato in prima persona), ma anche con qualche risvolto "thriller"...

complimenti, deve essere una soddisfazione arrivare a concludere un opera come questa. Dai speriamo che prima o poi lo potremo acquistare e leggerlo :)
 

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