PAGELLA della Swift 2024 di Quattroruote
POSTO GUIDA ••••
Le regolazioni manuali (per lo schienale c'è la poco pratica leva) non sono
particolarmente ampie, ma consentono comunque di ritagliarsi senza grosse
difficoltà la postura preferita. Ciò vale per una gran varietà di stature.
PLANCIA E COMANDI ••••
Pur guadagnando punti nello stile, non ne ha persi in funzionalità:
i pulsanti fisici sono presenti in quantità e, generalmente, rimangono
ben raggiungibili. Poco cristallina la logica di quelli al volante.
STRUMENTAZIONE ••••
Non si lascia sedurre dai pannelli digitali e punta ancora sulla semplicità
dei classici quadranti analogici. I quali, peraltro, offrono una chiarezza
immediata. A completare il quadro, il display del computer di bordo.
INFOTAINMENT ••••
Il touch screen a centro plancia è semplice da assimilare, ma soffre
di una certa lentezza di risposta agli input. Ciò detto, vanta comunque
il navigatore e le connettività senza fili per gli smartphone Android e Apple.
CLIMATIZZAZIONE ••••
L'impianto, automatico, non dispone della regolazione separata
della temperatura. In compenso, vi sono le sedute anteriori riscaldabili.
Si gestisce con immediatezza, grazie alla plancetta fisica al centro.
VISIBILITÀ ••••
La vetratura è tutto sommato ampia e il montante, poco inclinato,
non disturba troppo nelle svolte. Nelle manovre si apprezza la telecamera
posteriore, che però non vanta una grafica particolarmente accurata.
FINITURA ••••
I materiali sono piuttosto economici (dentro, non c'è traccia di plastiche
morbide al tatto), però gli assemblaggi sono curati. L'impressione,
per capirci, è quella di una macchina robusta, destinata a durare nel tempo.
ACCESSORI ••••
Allestimento unico: di serie c'è sostanzialmente tutto ciò che ci si aspetta
da una vettura di segmento B, e anche qualcosa in più. A parte la vernice
(volendo, anche bicolore) non si può scegliere quasi nient'altro.
DOTAZIONI SICUREZZA/ADAS •••••
Il regolatore di velocità adattivo e il mantenimento della traiettoria
realizzano la guida di livello 2. Fra l'altro, vi sono la frenata automatica,
l'avviso angoli bui e il monitoraggio dell'attenzione di chi guida.
ABITABILITÀ ••••
Grosso modo, i centimetri sono quelli del modello precedente. Dietro
è piuttosto ariosa, soprattutto a livello delle gambe e in senso verticale.
In buona sostanza, accoglie quattro passeggeri senza difficoltà.
BAGAGLIAIO •••
I 261 litri misurati non fanno gridare al miracolo, ma le forme regolari
del vano consentono di sfruttarli bene. Abbattendo i sedili, si crea
un fastidioso scalino. Scarsa la dotazione per organizzare il carico.
CONFORT •••
L'assetto è sostenuto: le sospensioni posteriori s'irrigidiscono in modo
sensibile sugli ostacoli pronunciati. Dopo i 100 km/h, compaiono fruscii
nella zona del montante. Meno presente il rotolamento.
MOTORE •••••
Un tre cilindri tutto nuovo, ma sempre piuttosto pimpante, capace
di prendere i giri con apprezzabile slancio. Al tempo stesso, grazie
all'ibridizzazione leggera, mette a terra pure una bella efficienza.
ACCELERAZIONE ••••
I riscontri cronometrici non sono male: per raggiungere i 60 km/h
occorrono 4,9 secondi, mentre i 100 si agguantano in 11,6. Ciò appurato,
la sensazione è che ci sia sempre a disposizione la brillantezza necessaria.
RIPRESA ••
Nonostante la presenza dell'aiutino elettrico fornito dal motogeneratore,
la quinta lunga si sente: per coprire il classico 70-120 servono ben 27,6
secondi. Nell'ottica di un sorpasso, scalare marcia è d'obbligo.
CAMBIO ••••
Il cinque rapporti sfodera una corsa piuttosto corta e zero impuntamenti,
anche quando lo si strapazza. Gli innesti, però, sono sempre piuttosto
contrastati. La frizione leggera aiuta a sopportare gli ingorghi.
STERZO •••
Comando leggero, dotato di precisione e prontezza discrete. Meno fornito
in termini di progressività, perché soffre di un evidente effetto due tempi.
E s'indurisce fastidiosamente quando gli si chiedono rotazioni veloci.
FRENI ••
La Swift è andata molto lunga sull'asciutto e lunghissima sulle superfici
non uniformi. In tutto ciò ha sicuramente influito lo scarso grip generato
dai pneumatici. Per fortuna, non c'è traccia di fading.
COMPORTAMENTO DINAMICO ••••
Alle andature di tutti i giorni è agile e godibile. Nelle manovre
d'emergenza, la tendenza sovrasterzante è tenuta prontamente a bada
dall'elettronica, che però interviene in modo abbastanza brusco.
CONSUMO •••••
L'efficienza del motore e la leggerezza della vettura producono risultati
notevolissimi: 20,6 km/litro in città, ben 22,3 in statale. Ottimi pure i 17,3
in autostrada. Autonomia generosa, pur con un serbatoio da soli 37 litri.
Consumi da full hybrid o quasi, ma senza il peso e la complicazione di queste ultime. La MG3 ad es. pesa circa 300 kg in più, la versione full optional.