Ma infatti non volevo entrare nei dettagli ma, per esperienza diretta, so bene come funzionano questi rilevatori perché è quanto spesso vedo fare dai colleghi chimici in equipe quando analizziamo lo stato dei manufatti antichi, specie delle pitture, per programmare gli interventi di conservazione al fine di evitarne il deterioramento da componenti inquinanti! Prima si fa l'analisi dei contaminanti e poi si prepara il piano di intervento che eseguirà il restauratore. Dire "è stata riscontrata eccessiva traccia di cloro" è come non aver detto niente. Come giustamente dici tu il cloro in natura, come elemento, è un gas alogeno, ma l'uomo difficilmente ne fa uso diretto allo stato puro perché altamente tossico e corrosivo, quello che l'uomo riesce ad utilizzare nei processi industriali sono i suoi composti: gli ipocloriti, i clorati, le clorammine ecc! A questi composti corrispondono ad esempio l'acido cloridrico, il cloruro di sodio, il cloruro di potassio, il perclorato di sodio per citare alcuni dei più conosciuti, ma ne sono più di 20! Il rilevamento di quasi ognuno di questi composti potrebbe avere regole differenti! Essendo questi composti a base di sostanza di natura alogena sono tutti estremamente impattanti con le superfici con le quali vengono a contatto e questo rende molto difficile proprio individuare la giusta metrologia su solidi, faccio un esempio banale: se io toccassi una penna Bic subito dopo aver lavato le mani con acqua cittadina contaminerei immediatamente l'oggetto rendendone inaffidabile la pesatura del composto di cloro! Per poter ottenere una misurazione corretta su un oggetto solido come una valvola bisognerebbe smontarla con attrezzatura sterile, portarla alla sonda di un rilevatore con taratura certificata (si starano anche con una variazione di temperatura) e mappare in un punto corretto per individuare il tipo di composto e la sua quantità. Quindi che il servizio clienti mi dica, prenda la valvola la faccia analizzare se vuole, dopo averla vista poggiata su un ripiano ai 4 venti da chissà quanti giorni, capisco perfettamente che l'operatrice, se non pensa di prendermi in giro di certo non sa nemmeno di cosa parla. Presentarmi in officina con un banale manuale di metrologia ho ritenuto fosse inutile, non avrei nemmeno la pazienza di cominciare un discorso! Sarebbe stato facilissimo invece prelevare un campione di carburante e analizzarlo, visto che è in stato liquido e il rischio di contaminazione secondaria è più basso, ma la macchina mi è stata consegnata con serbatoio vuoto e loro non hanno fatto l'analisi perché, come diligentemente mi scrive l'operatrice del servizio clienti, potrebbe essere non esaustiva.