<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Non ho l'auto elettrica, perché ❓️ | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Non ho l'auto elettrica, perché ❓️

Non ho l'elettrica perché...

  • Costa troppo

  • Ho problemi con l'autonomia

  • Ho problemi con la ricarica

  • Non esistono V8

  • Tutte queste cose insieme

  • L'ho ordinata


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Sentivo in un meeting di esperti che l' Europa e' colpevole per il 9% di tutte le emissioni....
( Dove....La controparte non ha detto nulla a smentire )
Di cui le auto per l' 1%....
Fosse vero
( cosa che credo )
si conferma, in versione moderna il mito di Sisifo.
Abbiamo sempre scritto su queste pagine che il contributo delle auto private europee alle emissioni globali si colloca su quella cifra. Io più che al mito di Sisifo penserei piuttosto a quello di Tafazzi.....
 
Sentivo in un meeting di esperti che l' Europa e' colpevole per il 9% di tutte le emissioni....
( Dove....La controparte non ha detto nulla a smentire )
Di cui le auto per l' 1%....
Fosse vero
( cosa che credo )
si conferma, in versione moderna il mito di Sisifo.
Confermo, sono gli stessi dati ricavati da molte fonti diverse e ne avevamo già scritto anche qui dentro, a voler essere precisi precisi mi pare nemmeno si arrivasse all'1% ma fosse lo 0,9%.

Cambiare con uno schiocco di dita il 10% del totale circolante in EU domattina equivale a togliere lo 0,09% "di qua", e ovviamente sappiamo che per arrivare a un 10% del circolante elettrico (non delle vendite, è ben diverso) serve un sacco di tempo e un sacco di strada.

Per questo, già dall'inizio, i miei dubbi sono sempre stati l'orizzonte temporale fissato al 2035 che è davvero troppo troppo vicino e vincolante e il fatto che si stesse investendo (e costringendo a investire, per le case auto EU) una quantità incredibile di risorse economiche a fronte di una miglioria, se va bene, estremamente limitata.

Vista così non pare efficiente (né efficace), ma penso che questi stessi numeri su cui ragioniamo siano i medesimi su cui hanno ragionato anche loro, evidentemente vedendoci qualcosa di diverso.
 
Abbiamo sempre scritto su queste pagine che il contributo delle auto private europee alle emissioni globali si colloca su quella cifra. Io più che al mito di Sisifo penserei piuttosto a quello di Tafazzi.....


Troppo facile,
anche perche' non credo a Bruxelles siano assolutamente cretini:
situazione invece su misura per Tafazzi
MENTRE
Sisifo e' l' emblema dell' agire in piena inutilita'
 
già dall'inizio, i miei dubbi sono sempre stati l'orizzonte temporale fissato al 2035
Non è (solo) questione di orizzonte temporale, anzi probabilmente quello è il meno. Il problema è l'azione in sè, non doveva nemmeno lontanamente essere avviata, con questi presupposti che peraltro nessuno ha mai smentito.
 
Mi pare ovvio, dato che in molti casi questo cambiamento tecnologico implica maggiori costi e sbattimenti per avere di meno.
Credo che siano valutazioni preconcette e non reali, appena potrò, come fa già @Zeno7 , posterò i numeri effettivi, come già faccio per benzina, gasolio e GPL. Ed anche qui di scettici vs gasolio o vs benzina o vs GPL o vs hybrido, etcetcetc ne ho visti tanti in questi anni, tutti smentiti dai fatti.
 
Speriamo perchè altrimenti sarà un bagno di sangue molto peggiore rispetto all'auto elettrica.
Non ci sarà il bagno di sangue, non sicuramente nei modi e tempi velleitari ipotizzati dai benestanti ideologi della UE, che credono evidentemente che tutto il mondo reale coincida con il loro orticello di dorati privilegi.
L'adeguamento delle nuove costruzioni ai criteri di risparmio energetico è una cosa, l'adeguamento forzato e costosissimo delle vecchie costruzioni - e Dio sa quanti vecchi immobili abbiamo da noi - è invece impossibile se non in tempi lunghi.
La situazione appare simile a quella che si prospetta per le automobili, con tutti i dubbi e le critiche del caso : nella UE dovrebbero rendersi conto che, anche qui, il loro approccio utopistico / ideologico / elitario crea scontento e disaffezione verso un simile concetto di UE, così poco rispettoso dei problemi e del sentire della gente comune.
 
Io la leggo più come resistenza "pratica" al necessario corollario e condizioni per poterla prendere e gestire, un'elettrica più che a una resistenza "al cambiamento".
La resistenza al cambiamento consiste ne concepirlo solo come sommatoria di problemi e non come sviluppo di nuove opportunità, già visto e rivisto in qs forum in decenni, dalla moda diesel alla demonizzazione, all'ibrido ai gassosi, adesso crociata contro l'elettrico...
 
La resistenza al cambiamento è in realtà il paravento (o la scusa) per un qualcosa di "nuovo" che comporta aspetti negativi e passi indietro rispetto al "vecchio", tutto lì!
E dove sta scritto che siano passi indietro? Lo dice chi non lo vuole neanche provare.
 
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