agricolo
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opinabile in quanto opinione, ma controvertibile faccio molta fatica a concordare.....opinione opinabile e controvertibile.
opinabile in quanto opinione, ma controvertibile faccio molta fatica a concordare.....opinione opinabile e controvertibile.
Ma, ognuno la vede a modo suo...La resistenza al cambiamento consiste ne concepirlo solo come sommatoria di problemi e non come sviluppo di nuove opportunità, già visto e rivisto in qs forum in decenni, dalla moda diesel alla demonizzazione, all'ibrido ai gassosi, adesso crociata contro l'elettrico...
E beh... Ari l'ha servita sul piatto d'argento.però qui mi taccio.
coi numeri veri, degli utilizzatori, c'è poco da sconcordare...ma controvertibile faccio molta fatica a concordare...
più che di crociate, lascerei questo sanguinoso capitolo alla storia,parlerei di indirizzo programmatico... piacente o non piacente (anche io amo ancora la bella meccanica o l'elettronica analogica), il mondo si evolve. Adattarsi è sopravvivere cercando le nuove opportunità, invece che tricerarsi in una nostalgia del pio passato...parlerei di crociata verso il termico
Questa è la tua visione.Da cosa? Dai fatti no. Trattasi più che di resistenza, di renitenza.
coi numeri veri, degli utilizzatori, c'è poco da sconcordare...
L'elettronica è digitale per definizione, se non ricordo male....l'elettronica analogica
Diciamo che il mondo cambia. Mi sembra più aderente alla realtà.il mondo si evolve.
Sintesi perfetta, chapeau!Questa è la tua visione.
Io dico invece, e mi pare d'essere in ottima compagnia, che è giustificata proprio ed esattamente dai fatti, da una bella serie di fatti già ampiamente sviscerata su queste pagine, visto che i difetti e problemi delle auto elettriche sono molti, non certo uno solo, e potrebbero bastarne anche meno di quanti in effetti ce ne siano per giustificare una scarsa propensione all'acquisto.
Tu invece tendi a ragionare, mi pare, come alcuni politici della UE (per i quali ho la sensazione che il vento stia iniziando a cambiare, di più non dico per non andar contro il regolamento) che esigono che sia la gente a farsi carico di problemi generati e/o ingigantiti dalla loro visione fanatica.
Ok, lasciamo perdere le crociate, ma tu per primo le hai evocate...più che di crociate, lascerei questo sanguinoso capitolo alla storia,parlerei di indirizzo programmatico... piacente o non piacente (anche io amo ancora la bella meccanica o l'elettronica analogica), il mondo si evolve. Adattarsi è sopravvivere cercando le nuove opportunità, invece che tricerarsi in una nostalgia del pio passato...
Se la Francia ha davvero una tale abbondanza di energia elettrica (so che hanno produzione nucleare, ma non conosco dati) potrebbe avviare un processo - senza fissare ovviamente date limite di tipo ricattatorio, ma con un approccio pratico ed amichevole - di conversione (anche) del parco auto all'elettrico, ma quello che usa l'idrogeno e non le batterie, che io vedo come molto migliore in una prospettiva più a lungo termine.Sintesi perfetta, chapeau!
Da non sottovalutare anche, quando si sbandierano percentuali di penetrazione su certi mercati, che Olanda e Belgio ad esempio, hanno popolazioni risibili. Tanto per dire la Lombardia ha gli stessi abitanti del Belgio... quindi, di cosa parliamo? Della Francia che non sa dove buttare la corrente e ha infrastrutture di distribuzione (anche last mile) che noi ci sognamo di notte?
No, è la radice semantica dei termini.Questa è la tua visione.
Lo erano anche quelli che gridavano "Crucifige" o quelli che inneggiavano alle varie guerre sante o ideologiche. Io non faccio alcuna guerra ad alcunchè. Analizzo la situazione e le prospettive e cerco la soluzione che ritengo più consona.Io dico invece, e mi pare d'essere in ottima compagnia
amicable - 1 mese fa
GuidoPippi - 1 mese fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 9 mesi fa