Mondiale F.1 2023 - GP del Giappone

[pi_greco]

Il fuoriclasse, il campionissimo, fa la differenza anche oggi, altro che.

Senza dubbio, la differenza è che prima il pilota aveva tre pedali, una leva ed un volante, al massimo sceglieva rapporti e taratura ammortizzatori. Adesso è come pilotare un caccia in perenne battaglia.

 

[pi_greco]

una pista "da grandi piloti"

La pista che preferivo sui simulatori, uscire forte dallo snake era davvero un'opera certosina, ma... subito dopo staccatona prima del rampino, anche in moto aveva un fascino tutto suo. Purtroppo troppo pericolosa per le 2 ruote, come la tragedia del povero Daijiro Katoh ha dimostrato.

 

[Vittorio]

Il GP del Giappone più noioso degli ultimi anni.

In ogni caso Perez se togliamo Max sarebbe ancora primo nel mondiale e senza Max lo vincerebbe IMHO lui.

Questo la dice lunga.

 

[ALGEPA]

io mi pongo come al solito diplomaticamente in una via di mezzo tra chi da tutti i meriti alla RedBull e chi li da a Verstappen, secondo me Verstappen ora è in una forma stratosferica , soprattutto mentale che era il suo punto debole, ma al tempo stesso la RedBull è la migliore vettura e questo lo si evidenzia dal fatto che è l'unico team che va forse su qualsiasi tipologia di pista (a parte Singapore), tutti gli altri team non riescono ad avere una vettura che dove corre va forte e questo è l'elemento a mio avviso che fa paura anche per il 2024.

 

[momonedusad]

VFatevelo dire da un pilota se sono "facili", ......... un ingegnere che ti parla nelle orecchie almeno 2 volte a ogni tornata (talvolta anche il TP), e al quale devi rispondere, magari mentre controlli il contagiri e chi ti sta dietro....

 

[momonedusad]

Comunque Jos non un supercampione, ma A MEMORIA, non mi sembrava male, ha fatto ottime gare, ma non ha avuto mai una macchina competitiva.
Forse all'esordio la Benetton, ma il paragone era col compagno Schumacher, e appunto era all'esordio assoluto. E corse solo parzialmente, era il collaudatore e pilota di riserva.

 

[ALGEPA]

Comunque Jos non un supercampione, ma A MEMORIA, non mi sembrava male, ha fatto ottime gare, ma non ha avuto mai una macchina competitiva.
Forse all'esordio la Benetton, ma il paragone era col compagno Schumacher, e appunto era all'esordio assoluto. E corse solo parzialmente, era il collaudatore e pilota di riserva.

sicuramente come dici tu non ha mai avuto una vettura di livello, se non il primo anno in cui è vero che è era esordiente e si misurava co Schumarcher, però la differenza era troppo evidente. Per il resto fece una carriera su vetture non performanti ma non si mise mai molto in evidenza neanche con i compagni.
Ma questo giusto per dire che se non avevo compreso male l'intervento iniziale su padre e figlio, secondo il figlio dal padre ha preso proprio poco, anzi come dice Gbortolo forse ha preso molto di più dalla madre

 

[pilota54]

Comunque Jos non un supercampione, ma A MEMORIA, non mi sembrava male, ha fatto ottime gare, ma non ha avuto mai una macchina competitiva.
Forse all'esordio la Benetton, ma il paragone era col compagno Schumacher, e appunto era all'esordio assoluto. E corse solo parzialmente, era il collaudatore e pilota di riserva.

Per arrivare in F.1 certamente era bravo, un buon pilota, ma nulla da paragonare a suo figlio.
Di solito i "figli d'arte", in tutte le professioni, sportive e non, sono dei fenomeni quando il genitore che passa il gene è o era uno "discreto", e sono discreti quando il genitore era un fuoriclasse.

Padre e figlio/figlia, o madre e figlio/figlia entrambi fuoriclasse è successo, ma è più raro.

Anch'io nel mio piccolo mi sento una sorta di "figlio d'arte", non come pilota perchè mio padre era appassionato di auto ma non correva, bensì come bancario. Mio padre (ma anche mio nonno) erano bancari, però mio padre raggiunse vette di carriera un po' più alte delle mie, che comunque sono state superiori alla media.
Mio nonno meno di entrambi, però lui era un ex assicuratore, passato alla banca per forza di cose dopo la guerra. Mio padre entrò in banca quando ancora c'era dentro mio nonno, un caso rarissimo.

 

[StrangeCat]

Comunque Jos non un supercampione, ma A MEMORIA, non mi sembrava male, ha fatto ottime gare, ma non ha avuto mai una macchina competitiva.
Forse all'esordio la Benetton, ma il paragone era col compagno Schumacher, e appunto era all'esordio assoluto. E corse solo parzialmente, era il collaudatore e pilota di riserva.

Sì, tutto vero. Ma io non mi riferivo ai meriti (o non) specifici di Jos pilota, quanto ai collegamenti psicologici padre-figlio. Lui ha travasato la gigantesca voglia di vincere, purtroppo mai realizzata per motivi/limiti propri suoi, sul figlio. Per carità ... missione perfettamente riuscita! Questo è ass. indubbio.
La risultante è che però Max, e spero tanto di sbagliarmi, non corre "esattamente per la gloria sua sua" ma per portare a casa risultati sempre più grandi e con questi riuscire a saziare gli appetiti del padre.
Occhio: è tutto rigorosamente imho...

 

[pilota54]

La risultante è che però Max, e spero tanto di sbagliarmi, non corre "esattamente per la gloria sua sua" ma per portare a casa risultati sempre più grandi e con questi riuscire a saziare gli appetiti del padre.
Occhio: è tutto rigorosamente imho...

Mah, non credo, penso che passione ne abbia comunque tanta. Non si corre per fare contento il padre. Di riflesso si, certamente.
Il padre forse in passato è stato un po' "ingombrante" per l'ambiente, come all'inizio lo era il padre di Hamilton, ma penso che ciò dipenda dal fatto che i padri di oggi siamo (mi ci metto anch'io) diversi da quelli di ieri, che erano più severi, più distaccati, più "distanti" dai figli.

Io quando mio figlio andava in giro a suonare ero sempre presente (senza essere invadente però), e presi anche un paio di aerei (a sorpresa) per seguirlo anche lontano da casa. Una volta lui mi fece anche suonare un pezzo alla batteria in un locale (da giovane suonavo anch'io...).

Ma queste sono manifestazioni di grande affetto e di gioia, non di oppressione. Io e mio figlio siamo unitissimi, anche perchè sua mamma è morta nel 1999, quando aveva 18 anni.

 

[ALGEPA]

Sempre per quanto si legge e si dice in rete o in TV, Verstappen al contrario di quanto appare è molto quadrato, diciamo che può sembrare strano ma somiglia più ad allo Schumacher metodico che ad esempio ad un Hamilton più poliedrico e attratto dal contesto glamour . Verstappen raccontano che sia uno che tornato a casa sta ore al simulatore ad esempio perchè vuole conoscere centimetro per centimetro la pista che andrà a fare. Jos non me lo ricordo cosi, poi può anche essere che invece abbia proprio trasmesso la voglia di vincere che il figlio ha, ma a me invece sembra più una caratteristica intrinseca del figlio (e sempre in rete si è sempre detto che la madre è molto precisa e determinata , oltre ad essere lei stessa un pilota, forse se deve aver preso potrebbe avere preso più dalla madre) .

 

[pilota54]

Verstappen è un freddo, è il suo carattere. Più freddo di Raikkonen, a volte proprio glaciale.
Sembra che tutto gli scivoli via, ma evidentemente è fatto così. Non si emoziona neanche sul podio. Mai visto commosso.

Non so come sia suo padre, ma credo che sia diverso, un emotivo, uno che si emoziona. La differenza tra i due sembrerebbe questa.

 

[momonedusad]

Si, non intendevo che Jos avesse lo stesso talento del figlio, semplicemente che non era proprio un brocco, magari con la valigia.
Credo fosse uno dei piloti "nel mezzo"

 

[StrangeCat]

Intervistato da Mara Sangiorgio a fine agosto:
con chi formeresti un Dream Team?
"Ah se potessi scegliere e riportare le persone indietro nel tempo, direi mio padre!"
Tu e tuo padre?
"Sì, io e mio padre. Personalmente, è il mio Dream Team"

E con il tuo amico Lando no?
No.... ecc

 

[ALGEPA]

Verstappen è un freddo, è il suo carattere. Più freddo di Raikkonen, a volte proprio glaciale.
Sembra che tutto gli scivoli via, ma evidentemente è fatto così. Non si emoziona neanche sul podio. Mai visto commosso.

Non so come sia suo padre, ma credo che sia diverso, un emotivo, uno che si emoziona. La differenza tra i due sembrerebbe questa.

Io per quanto me lo ricordo lo ricordo fumantino e soprannominato 'Versbatten'. Però parliamo di tanti anni fa e poi non è che fosse un pilota di primo piano che si seguiva, però l'impressione è quella che dici tu , il padre era emotivo e lo dimostrava anche in pista, il figlio forse un poco all'inizio lo era ora è veramente uno quadrato.