cuorern1
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Chiaro, la mia voleva essere contemporaneamente una battuta e una semplificazione.È un po più complesso di così, dopo il primo lockdown le case sono rimaste senza componentistica dai fornitori e siccome la domanda è schizzata subito dopo, i fornitori hanno iniziato a vendere stock di componenti all'asta e non più alle condizioni delle case stesse.
Cosa deve fare la casa? Vendere le auto in perdita perchè tra fornitori e aumento del costo dell'energia il loro margine è sparito? E poi? Falliscono e lasciano tutti a casa?
La parola "cartello" gira un po' troppo spesso nel mondo automotive (vedasi recente indagine in germania che ha ravvisato condotte riconducibili al cartello per la "nobile" triade).
Per cui, che sia perchè i fornitori hanno alzato i prezzi, che sia perchè le case ci vogliono speculare, alla fine pagare un'auto 6-7.000€ in più a pari "necessità" è diventato un fatto acclarato.
Esattamente come è acclarato il fatto che se ne vendano molto meno di prima.
E' un cane che si morde la cosa, sia semplificando, sia andando in dettaglio, però arriverà il punto che l'acquirente non avrà più la possibilità economica di comprarsi l'auto che comprava prima e il castello di carte cadrà (occupazione inclusa).
VAG ha già annunciato corposi tagli, Mercedes idem (e ne ha già fatti parecchi), tutto l'indotto sta soffrendo (Bosch a Bari ha annunciato anche lei di dover pesantemente ridimensionare la forza lavoro).
Posso ritenermi personalmente ed egoisticamente "contento" che l'auto non la devo cambiare, ma chi lo dovrebbe (o vorrebbe) fare sta aspettando il momento in cui ciò diventi davvero non procrastinabile.