agusmag ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
A 130 Km/h la distanza di sicurezza prevista sono OLTRE 100 METRI.
La Duster si ferma in 71, per cui ad entrare nella macchina di fronte mancano ancora 29 metri.
Se poi accade lo stesso la colpa non è né di Dacia né dei tamburi al posteriore, ma solo TUA.
Gli ostacoli improvvisi e le frenate di emergenza non seguono le regole e i consigli dell'autoscuola. E quindi l'efficienza dell'impianto frenante montato sull'auto conta per la sicurezza attiva. Un ostacolo può attraversare in modo improvviso.
Caro mio bisogna decidersi.
Se stiamo parlando di una frenata di emergenza dai 130 all'ora si presuppone che ci troviamo in autostrada (unico posto in cui quella velocità è consentita, e notoriamente sprovvista di attraversamenti pedonali o incroci) ergo possiamo prendere realisticamente in esame solo l'eventualità di trovarci a dover evitare lo scontro col veicolo che ci precede, causa arresto improvviso ed imprevedibile del medesimo.
L'attraversamento di un bambino o l'impatto di un meteorite non possono essere presi in considerazione, poiché 1)sono eventi troppo improbabili (parlando di autostrada) per meritare attenzione, e 2)per loro stessa natura possono materializzarsi a QUALUNQUE distanza dal nostro veicolo, rendendo palesemente inutile qualunque loro influenza sulla progettazione di un sistema frenante.
Inoltre per il codice della strada la distanza di sicurezza è:
(...)
Il che a 130 km/h vuol dire circa 36 metri con il tempo di reazione (1s) , e non oltre 100 metri come hai scritto.
E qui casca l'asino.
L'art. 149 comma 1 è molto chiaro:
1. Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
Viene cioè richiesto di essere SEMPRE in grado di
arrestare il veicolo senza collidere con quello che lo precede, analogamente a quanto avviene percorrendo, ad esempio, una curva con visibilità limitata.
L'articolo del regolamento di attuazione ad esso relativo, e cioè il
n° 348, dopo aver elencato al comma 1 i parametri da tenere presenti nel calcolo della distanza di sicurezza, al comma 2 specifica:
2. La distanza di sicurezza deve essere almeno uguale allo spazio percorso durante il tempo che passa tra la prima percezione di un pericolo e l'inizio della frenata.
A casa mia "almeno uguale" vuol dire "sicuramente non inferiore", ma non necessariamente "esattamente identica", soprattutto se stiamo parlando della tanto desiderata "sicurezza". Proprio perché i fattori in gioco sono molteplici, ha un senso considerare "di sicurezza" la distanza che ci permette di:
- percepire il pericolo e reagire manovrando per l'arresto;
- permettere al nostro mezzo di rallentare fino a fermarsi;
- non impattare col veicolo che ci precede.
Ossia qualcosa di molto simile alla distanza di arresto (reazione + frenata) che nel caso dei 130 Km/h corrispondono grossomodo a 100/120 metri (su asciutto e con il mezzo in ordine).
Tenuto conto che è altamente improbabile che il mezzo davanti a noi si blocchi istantaneamente lì dove si trova ma che comunque anch'esso subirà una decelerazione graduale, tenerci a 50/60 metri dietro di esso ci metterà
ragionevolmente al sicuro da qualsiasi evenienza. Quali che siano i freni montati al nostro retrotreno.
E questa è l'unica "sicurezza attiva" che conosco.
Visto che associ la sicurezza della frenata di un'auto alla abilità di guida e alla preparazione di chi la guida, forse dovresti andare a fare un ripasso in autoscuola.
Come già detto in precedenza, non sono qui per evangelizzare nessuno. Ho le mie "idee confuse" e me le tengo strette, visto che finora mi hanno salvato la vita e il fegato, ma ritengo comunque ognuno padrone di andarsi ad ammazzare come vuole (sempre che nel farlo non coinvolga attori incolpevoli): non sei d'accordo con me? Amen. Spero solo di essere il più lontano possibile quando dovessi trovarti a testare sul campo le mirabolanti performances dei tuoi freni.
Purtroppo però non riesco a stare a sentire in silenzio chi dice che un'auto non è abbastanza sicura perché il suo impianto frenante, moderno e regolarmente omologato, non è "l'ultimo grido" tecnologico. Quelle (imho) sono baggianate, per cui
"Medice, cura te ipsum".