<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Impianto frenante Duster | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Impianto frenante Duster

PanDemonio ha scritto:
2)per loro stessa natura possono materializzarsi a QUALUNQUE distanza dal nostro veicolo,

Infatti e questo, dal punto di vista probabilistico rende più sicura l'auto che ha un impianto frenante migliore (che si ferma in meno metri).
Siccome la probabilità che l'evento aleatorio "ostacolo improvviso" si verifichi a 10 metri, a 20 metri, a 30 metri, a 40 metri, a 50 metri e così via è equiprobabile, su una serie di frenate di emergenza l'auto con impianto migliore impatta meno volte. Questa modellazione del problema è sostanzialmente indentica a dire: sui Grandi Numeri, molti piloti diversi con capacità simili, l'auto più sicura è quella che si ferma in meno metri (impianto frenante migliore).

PanDemonio ha scritto:
rendendo palesemente inutile qualunque loro influenza sulla progettazione di un sistema frenante.

Questa è una conclusione CONTRARIA alla premessa. La modellazione corretta è quella che ho riportato.
Avere un impianto che consente ad un auto di fermarsi in meno metri mette più al sicuro da eventi aleatori "ostacolo a X metri".

Se poi si vuole vivere in modo fatalista, tirando in ballo a seconda di cosa fa più comodo, il destino, l'esperienza, la propria abilità alla guida, questo non c'entra niente con la sicurezza ATTIVA di un auto.
 
agusmag ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
2)per loro stessa natura possono materializzarsi a QUALUNQUE distanza dal nostro veicolo,

Infatti e questo, dal punto di vista probabilistico rende più sicura l'auto che ha un impianto frenante migliore (che si ferma in meno metri).
Siccome la probabilità che l'evento aleatorio "ostacolo improvviso" si verifichi a 10 metri, a 20 metri, a 30 metri, a 40 metri, a 50 metri e così via è equiprobabile, su una serie di frenate di emergenza l'auto con impianto migliore impatta meno volte. Questa modellazione del problema è sostanzialmente indentica a dire: sui Grandi Numeri, molti piloti diversi con capacità simili, l'auto più sicura è quella che si ferma in meno metri (impianto frenante migliore).

PanDemonio ha scritto:
rendendo palesemente inutile qualunque loro influenza sulla progettazione di un sistema frenante.

Questa è una conclusione CONTRARIA alla premessa. La modellazione corretta è quella che ho riportato.
Avere un impianto che consente ad un auto di fermarsi in meno metri mette più al sicuro da eventi aleatori "ostacolo a X metri".

Se poi si vuole vivere in modo fatalista, tirando in ballo a seconda di cosa fa più comodo, il destino, l'esperienza, la propria abilità alla guida, questo non c'entra niente con la sicurezza ATTIVA di un auto.
Non si tratta di essere fatalisti, ma realisti: in oltre vent'anni di guida non mi è ancora capitato di entrare in una pioggia di asteroidi, mentre spesso mi trovo ad affrontare curve cieche, gallerie, ingorghi autostradali. E sono ancora vivo (oltre ad essere in classe assicurativa 1A) pur avendo avuto solo mezzi con impianto misto dischi/tamburi. Chissà perché?
 
Come al solito continui a scrivere sulla tua esperienza personale.

Il mondo funziona diversamente. Il mondo funziona con la ricerca e la ricerca dice:

- Distanza di sicurezza per altro in linea con il codice della strada e con quanto io ho riportato e non con quanto tu hai provato a mistificare.

Jon Neades, How close is too close?, «Impact, The Journal of the Institute of Traffic Accident Investigators», vol 15, winter 2006, pp. 60-65

Questo suggerisce che la distanza D minima fra i veicoli deve rispettare
la seguente relazione:

D = u t in r con t(r) tempo di reazione

con

velocità (km/h) dist. min. (m) tr min. (s) dist. Max. (m) tr Max (s)
40 11.1 1 22.2 2
60 16.6 1 33.3 2
80 22.2 1 44.4 2
100 27.8 1 55.5 2
120 33.3 1 66.6 2
130 36.11 1 72.2 2
150 41.6 1 83.3 2

Distanza minima per autista esperto,
massima per utente vecchio/stanco.

A seconda del tempo di reazione 1s e 2s giustificate da questa tabella:

Intervalli di reazione psicotecnica
(da ?Trasporti pubblici? n° 6/1951)
Intervallo minimo Conducente professionista in condizioni fisiche
ottimali 0.9-1 s
Reazione veloce Conducente normale riposato 1.0 ? 1.2 s
Reazione normale Conducente normale in condizioni medie 1.1 - 1.3 s
Reazione lenta Conducente stanco, inesperto, anziano 1.3 ? 1.7 s

E da questo grafico in cui all'85esimo percentile c'e' un tempo di reazione di 1,3s di fronte all'evento &quot;Sorpresa&quot; -&gt nel nostro caso frenata di emergenza.

tempireazione.gif


Questo significa che la distanza di sicurezza da tenere è vicina a quei 40 metri che ho indicato (in realtà 46 metri che tiene conto dell'85% per cento della popolazione). La distanza che tu riporti è senza fondamento! Sarebbe opportuno che la smettessi di scrivere le tue fantasie personali se vuoi farle passare come verità!
Se vogliamo fare informazione e chiarie questo aspetto del Duster, motiviamo con INFORMAZIONI.

Tutto il resto sono illazioni non dimostrabili.
 
PanDemonio ha scritto:
in oltre vent'anni di guida non mi è ancora capitato di entrare in una pioggia di asteroidi, mentre spesso mi trovo ad affrontare curve cieche, gallerie, ingorghi autostradali. E sono ancora vivo (oltre ad essere in classe assicurativa 1A) pur avendo avuto solo mezzi con impianto misto dischi/tamburi. Chissà perché?

Perchè sei fortunato e non sei stato colpito da un evento aleatorio particolarmente infausto. E' così difficile da capire il concetto? La sicurezza attiva di un auto non dipende dalla tua persona.
 
Altri dati sul concetto di sicurezza attiva sui freni delle auto.

Perchè serve un impianto frenante ben dimensionato e perchè serve il sistema di assistenza alla frenata (quello che viene denominato BAS o HBA nel caso VW).

Raramente i conducenti riescono ad sfruttare pienamente le prestazioni del proprio veicolo.


Koppa, per esempio, svolgendo dei test per NHTSA ha verificato che
il livello di decelerazione massimo ottenuto in frenata è compreso fra l?80 ed il 90% di quello massimo disponibile


36 R.J. Koppa et al., Driver inputs during emergency or extreme vehicle maneuvers, «Human factors» 18(4), 1976, pp. 361-370.

Prynne ha studiato le modalità di pressione del pedale del freno in
situazioni di emergenza lanciando in carreggiata, di fronte a conducenti ignari, dei manichini antropomorfi.
La frenata di emergenza è generalmente composta da due fasi a differente intensità:
- una prima, nella quale il conducente preme il pedale fino ad un livello consueto
- (pari circa 1/3 del massimo), seguita da una pausa e da un?eventuale
maggiore pressione.
Questa modalità di frenata è stata riscontrata in 66 dei 77 soggetti sottoposti
al test. Conclusione dello studio è stata che molti conducenti, anche
di fronte alla semplice indicazione di frenare al massimo non raggiungono il massimo di decelerazione possibile.

K. Prynne et al., Braking behaviour in emergencies, SEA paper 950969; M.A. Dilich et al., Evaluating driver response to a sudden emergengy: issues of expectancy, emotional arousal and uncertainty, SAE paper 2002-01-0089, 2002.

A fronte di decelerazioni massime ottenibili comprese fra 0,7 e 0,9 g, l?85° percentile dei conducenti frenava con decelerazioni comprese fra i 0,47 ed i 0,54 g.
La conclusione che si può trarre da queste indagini è che i conducenti raramente raggiungono i livelli superiori di soglia delle prestazioni fornite dai propri veicoli e, anche in situazioni di emergenza, tendono a riprodurre modalità di guida il più possibile vicine a quelle tipiche dell?esperienza quotidiana.

Scommetto che tu che non hai bisogno di questi dispositivi perchè nella tua vita non ti è mai capitata una frenata di emergenza.
Mi auguro per te che non ti capiti mai.

Anzi sono sicuro che in quel caso, sarai sicuramente fra i top driver come tempi di reazione e capcità psicofisiche. Sicuramente sarai in grado di sfruttare al 100% il tuo impianto misto. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Mi auguro che gli altri che leggono possano capire che la sicurezza PASSIVA sarà anche una questione di marketing, quella ATTIVA invece no.
 
bischerone ha scritto:
dantedr ha scritto:
bischerone ha scritto:
dantedr ha scritto:
Guarda io ho guidato auto con i freni a tamburo al posteriore ( ultima una ford fiesta 1.6 tdci venduta 6 mesi fà) e non frenava! ogni frenata di emergenza era "un terno al lotto"!
Una soluzione potrebbe essere imparare a guidare, in modo da fare meno "frenate d'emergenza"... 8)

che bella risposta intelligente, vorresti intendere che tutte le persone che hanno dovuto affrontare frenate di emergenza non sono in grado di guidare? Quindi se tutti sapessimo guidare non ci sarebbe bisogno di freni performanti in quanto non ci sarebbe mai bisogno di effettuare frenate di emergenza?
Le frenate di emergenza non avvengono solo per distrazioni o mancato rispetto della distanza di sicurezza ma per i più svariati motivi, ad esempio un animale che attraversa la strada o un ostacolo improvviso dietro ad una curva. Che associazione è il saper guidare con la frenata di emergenza?
Intendevo dire che, se ti capita così spesso di dover fare frenate di emergenza, forse più che del tipo di freni al posteriore sarebbe bene che ti preoccupassi un pochino del tuo stile di guida.
A me, ad esempio, ne sono capitate pochissime in più di vent'anni di guida, e ogni volta i tamburi hanno fatto tranquillamente il loro lavoro.

anche a me ne sono capitate poche in 12 anni di guida e ti assicuro quelle poche volte che mi sono capitate ho ringraziato il mio efficiente sistema frenante delle macchine che guido. Quando invece mi è capitato di essere al volante di una macchina con freni a tamburo al posteriore ho sentito sempre la frenata incerta e non con lo stesso mordente dei freni a disco.

Non eri stato chiaro nel tuo precedente messaggio, da come avevi scritto si capiva tutt'altro, sei stato solo in grado di attaccare senza motivo consigliandomi di "imparare a guidare" diciamo che la tua uscita è alquanto infelice non conoscendo come guido e il mio stile di guida. Io non mi sono minimanente permesso di giudicare te e i tuoi modi di guida ho solo semplicemente commentato che ritengo non opportuna la scelta economica dei freni a tamburo persteriori sulla duster, avrei preferito un prezzo di listino maggiorato anche di 300 euro ma avere fremi più efficenti come credo la maggior parte degli acquirenti o futuri acquirenti della duster. Io non ho mai detto che mi capita spesso ho solo detto che nella "carriera" automobilistica le frenate di emergenza capitano a tutti.
 
PanDemonio ha scritto:
dantedr ha scritto:
3 metri sono 1 macchina vuol dire che dove un'altra macchina frena la DUSTER è finita DENTRO alla macchina che la precede.........
A 130 Km/h la distanza di sicurezza prevista sono OLTRE 100 METRI.

La Duster si ferma in 71, per cui ad entrare nella macchina di fronte mancano ancora 29 metri.

Se poi accade lo stesso la colpa non è né di Dacia né dei tamburi al posteriore, ma solo TUA.

ma che discorsi sono!??!?! io non sto parlando di sutuazioni normali ma di CASI DI FRENATA DI EMERGENZA!!!!!
 
agusmag ha scritto:
Come al solito continui a scrivere sulla tua esperienza personale.
E' un mio limite, lo so, ma è l'unico dato che mi accompagna quando siedo al volante.

Non sono uso circolare tenendo sott'occhio tabelle percentili né tengo saggi di autorevoli personaggi a me sconosciuti vicino alla leva del cambio. Di solito osservo la strada e quello che mi accade intorno, e cerco di farmelo bastare per guidare senza provocare o subire incidenti.

Allo stesso modo non dispongo di un rilevatore di distanza così preciso da dirmi, al metro o addirittura al centimetro, quanto disto da chi mi precede. So che su alcune Peugeot di recente fabbricazione è stato introdotto, ma sulle mie auto non c'era e ho imparato a fare di necessità virtù. In questo modo mi sono abituato a tenermi a rispettosa distanza dalla targa di quello davanti, aumentando per maggiore prudenza di un "quid" quanto mi permettevano le prestazioni del mezzo.

Non sarà tecnologico, ma è efficace, gratuito e a prova di idiota, e tanto basta per farmelo preferire a millemila sistemi che cercano di guidare al posto mio.

Questo, come già detto fino alla nausea, non vuole assolutamente dire che non approvo la presenza di migliorie tecnologiche o che non creda nell'efficacia del loro funzionamento, anzi: sono ben felice che sulla mia Logan vi siano sia l'ABS che l'AFE (assistenza alla frenata di emergenza, presente tra l'altro anche sul Duster), però resto comunque fermamente convinto che tutto è utile, ma l'unica cosa VERAMENTE indispensabile è presente nella dotazione di serie di ognuno di noi, ben attaccata sul collo (naturalmente se non viene usata solo per dividere le orecchie).

La distanza che tu riporti è senza fondamento! Sarebbe opportuno che la smettessi di scrivere le tue fantasie personali!
1) Questa discussione è già praticamente diventata una flame. Appesantirla con attacchi personali servirà solo a farla chiudere e a farci prendere un meritato rimprovero da parte dell'admin. Se puoi evita certi apprezzamenti, per favore, altrimenti avvertimi che mi chiamo tranquillamente fuori.

2) Il fondamento c'è, ed è il simpatico valore "zero" che appare nella colonna sinistri del mio attestato di rischio da oltre vent'anni.

Nel tuo che c'è scritto? E da quando?

La sicurezza attiva di un auto non dipende dalla tua persona.
E' la tua opinione, ed io la rispetto. Io però la penso in maniera diversa, e continuerò a farlo con o senza il tuo permesso.

Scommetto che tu che non hai bisogno di questi dispositivi perchè nella tua vita non ti è mai capitata una frenata di emergenza.
Hai perso, ma ci sei andato vicino.

Me ne sono capitate poche, e l'unica volta che sono andato a sbattere (piano e senza danni tranne che all'orgoglio) su un cordolo mi hanno fregato l'inesperienza e l'esuberanza della giovane età e una eccessiva dose di ghiaino sulla sede stradale. Ma era comunque SOLO colpa mia, non dei freni né dell'assenza di apparati di sicurezza attiva, e mi è servito per IMPARARE a guidare meglio.

Considerato che ho guidato dal Ciao Piaggio al carro Leopard (versione "pioniere") e che per un periodo di tempo ho anche fatto l'istruttore di guida per la patente C militare utilizzando gli ACM52 (e chi li conosce sa di cosa sto parlando) non credo di essermela cavata malaccio. Tu che dici?

Mi auguro che gli altri che leggono possano capire che la sicurezza PASSIVA sarà anche una questione di marketing, quella ATTIVA invece no.
Io invece mi auguro che chiunque si metta alla guida capisca una volta per tutte che l'unica sicurezza che ha è quella di fare danni, a sè e agli altri, se non presta la giusta attenzione e una dose abbondante di prudenza, come dimostrano le seguenti immagini di auto dotate di impianti frenanti "allo stato dell'arte".

dodge_viper_car_crash.jpg


incidente-ospedaletti-moto-auto-ingegner-bessone_174533.JPG


bmw_x5_full_crash-img_6.jpg


BMW_X5_Crash_3.jpg


porsche-998-911-incidente.jpg


incidentef355.JPG


elisedisintegrata.jpg


incidente-mortale.jpg


Poi tu puoi pure mostrarmi diecimila tabelle percentili dove magari si dimostra matematicamente che "sul Golgota il Cristo è molto probabilmente morto di freddo a causa degli spifferi dovuti al fatto di stare pressoché nudo e in posizione sopraelevata", ma spero che mi perdonerai se resto della mia idea.

E con questo, per quanto mi riguarda, l'argomento è (nuovamente) chiuso.

Saluti

____________________________________________________________________________________________________________________
PS - Chiedo scusa preventivamente a coloro che si potessero sentire offesi dall'espressione "Cristo morto dal freddo", ma io sono toscano e dalle mie parti è un'espressione comunemente usata e svuotata di ogni significato religioso.
Se comunque l'offesa dovesse risultare intollerabile me ne scuso nuovamente e prego di segnalarmelo affinché possa prontamente rimuovere la frase incriminata. Grazie.
 
Sicuramente puoi rimanere della tua idea, anzi.

Il problema si pone solo quando cerchi di promuovere a verità affermazioni false come quella sulla distanza di sicurezza ad esempio. Se le affermi ti contraddico con tanto di prova scientifica. Tutto qui. Questo è un forum pubblico e magari è utile anche un'informazione il più corretta possibile.

Non si può banalizzare anni di ricerca scientifica (non solo nella sicurezza), con relativo spreco di mezzi e risorse, facendo di tutto un erba e un fascio, condito con fatalismo, cercando di fare confronti improbabili fra mezzi diversi, tirando in ballo la religione, le proprie esperienze o addirittura il proprio attestato di rischio :shock: .

Mi sembra che proprio in stia in piedi in ragionamento. Se vogliamo confrontarci lo facciamo su dati che tutti possiamo verificare, capire, analizzare.

Tuttavia rispetto l'invito alla prudenza, ma devo sottolineare che lo fa anche Nico Cereghini da tanto tanto tempo. Però non c'entra molto con il marketing, il Duster e il suo impianto frenante. Vale invece per tutti i mezzi.
 
agusmag ha scritto:
Il problema si pone solo quando cerchi di promuovere a verità affermazioni false come quella sulla distanza di sicurezza ad esempio.
Quando il dito indica la luna, c'è sempre qualcuno che si ostina a guardare il dito.

Tuttavia rispetto l'invito alla prudenza, ma devo anche sottolineare che lo fa anche Nico Cereghini da tanto tanto tempo.
Oltre a non avere mai affermato di detenere l'esclusiva, devo dire che sapere di pensarla come un grande motociclista non può che rafforzare le mie convinzioni.

'notte...
 
PanDemonio ha scritto:
agusmag ha scritto:
Il problema si pone solo quando cerchi di promuovere a verità affermazioni false come quella sulla distanza di sicurezza ad esempio.
Quando il dito indica la luna, c'è sempre qualcuno che si ostina a guardare il dito.

:? :?

Sorvolo, a questo punto mi sembra evidente che la pensiamo in modo diverso.

Per ritornare sul discorso freni aldilà delle proprie convinzioni, KM77 ha provato il Duster e scrive questo sui freni (tradotto con Google):

At different times, both on the road as unpaved roads, I got the feeling that the brakes of the Duster had a poor deceleration capacity. Check if this feeling persists when we test drive the car carefully. The brake pedal feel is better in Diesel version than in the gasoline.

http://www.km77.com/00/dacia/duster/2010/conduccion_motores.asp
 
agusmag ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
agusmag ha scritto:
Il problema si pone solo quando cerchi di promuovere a verità affermazioni false come quella sulla distanza di sicurezza ad esempio.
Quando il dito indica la luna, c'è sempre qualcuno che si ostina a guardare il dito.

:? :?

Sorvolo, a questo punto mi sembra evidente che la pensiamo in modo diverso.

Per ritornare sul discorso freni aldilà delle proprie convinzioni, KM77 ha provato il Duster e scrive questo sui freni (tradotto con Google):

At different times, both on the road as unpaved roads, I got the feeling that the brakes of the Duster had a poor deceleration capacity. Check if this feeling persists when we test drive the car carefully. The brake pedal feel is better in Diesel version than in the gasoline.

http://www.km77.com/00/dacia/duster/2010/conduccion_motores.asp

si, ma dubito sia colpa dei tamburi al retrotreno, forse è dovuto ai dischi anteriori non propriamente performanti....
 

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