Un po' di ordine.Secondo me senza la fusione con PSA sarebbe proseguito un declino inesorabile che, come dici anche tu, si vedeva dal fatto che dopo il 2015 non erano uscite più vetture nuove, quindi quanto fatto sotto il profilo della proprietà è stato un toccasana, alla fine della fiera.
Oggi non ci sarà un grande rilancio, ma sono usciti diversi nuovi modelli, anche della parte "italiana" ed EMEA in genere (per non dire di quelli dell'area LATAM). Basti citare la 500e, il Nuovo Doblò, l'Alfa Tonale, l'Avenger, le tre nuove (bellissime per me) Maserati (MC20, Grecale e GranTurismo, peraltro anche elettriche), e le imminenti 600 e Topolino. Nel 2024 e 2025 arriveranno altri nuovi modelli (a cominciare da Nuova Panda e Nuova Tipo), le eredi di Giulia e Stelvio saranno sempre prodotti a Cassino, e a Melfi saranno prodotte 4 vetture elettriche.
Insomma un po' di carne al fuoco mi pare che ci sia. Poi probabilmente sono ottimista io.
Tutto ciò senza contare che la "salute" di Stellantis è stata certificata dal bilancio 2022, veramente lusinghiero come fatturato, margini operativi e utili. E questo è oggettivo.
I modelli non venivano messi sul mercato perchè proprio a partire dal 205-2016 la scelta è stata quella di mettere a posto i bilanci (di fatto riuscendo ad azzerare i debiti) a costo di minimizzare gli investimenti. E infatti dopo Compass e Stelvio è stato bloccato tutto.
In questo modo, l'azienda è diventata più appetibile sul mercato.
Il piano uno era quello di una fusione (vera) con Renault, ma sappiamo com'è andata a finire. Con PSA sono state fatte più concessioni (è sufficiente osservare la storia professionale di chi siete al CDA) e l'operazione è andata in porto.
Quanto ai modelli, 500e e Tonale sono le ultime auto ingegnerizzate in Italia. Avenger è un progetto tutto francese in cui gli italiani non hanno messo bocca. Le Maserati sono una nicchia. E il Doblò, è un Rifter rimarchato. Su quello che avverà domani, io preferisco non sbilanciarmi. Aspettiamo di vedere le auto nei saloni, con una gamma, un listino, degli accessori, delle alimentazioni e poi parliamo.
Che i bilanci siano in salute è un dato fattuale. Ma, stiamo parlando di un'azienda che di italiano ha ben poco. Senza contare che la salute dei bilanci, sia stata raggiunta facendo leva solo sui listini, e non suoi volumi, con effetti evidenti su manodopera e indotto.
Non so francamente dove vedere barlumi di ottimismo.