Io ho messo abbastanza, forse ora vedendola spesso in strada sarei più per il no.
Credo che il voto si possa cambiare.
Io ho messo abbastanza, forse ora vedendola spesso in strada sarei più per il no.
Alcuni conce ce l'hanno in pronta consegna Sprint, che è una base plus, 41 k euro:-(A maggio 1988 Tonale immatricolate, più della Compass. Erano secoli che non si vedeva un'Alfa fare questi numeri, a maggior ragione se si considera che è finita la pacchia delle km 0. Il totsle Alfa è di 2677.
In effetti i numeri non sorprendono visti gli ordini di 6 mesi fa. Bisognerebbe perciò vedere gli ordini attuali per confrrmare che è vera gloria e non un fuoco di paglia
OT ma interessante: Fiat è ormai quasi stata raggiunta da VW sul totale delle immatricolazioni italiane. Si sta finalmente realizzando il sogno degli Agnelli di far sparire dalla circolazione la loro azienda che, volenti o nolenti, è stata la più grande impresa industriale italiana.
Fra poco i numeri torneranno a crescere con la 600 ma saranno generati da un'altra azienda, di nazionalità e uomini francesi e con un pò di manovalanza italiana.
Il vero Piano Italia, l'unico che sia mai esistito, si è compiuto
Sembra? Che le auto in Italia non si facciano più è il segreto di Pulcinella. In Gran Bretagna, dove l'industria nazionale è sparita, pre-covid se ne producevano (vado a memoria) 2 milioni l'anno; in Italia, dove abbiamo (avevamo) 'sto bel campione nazionale, neanche 600 mila. Le dichiarazioni roboanti erano semplicemente il ruggito per far fessi i quararaqà, rilancio di Alfa incluso, ma è una goccia nel mare di un paese che viaggia spedito verso il declino, non foss'altro per una questione demografica, mentre si preoccupa solo del palloneIl Sole 24 ore sembra darti ragione...
https://24plus.ilsole24ore.com/art/...olumi-dimezzati-10-anni-AE2JYJZD?refresh_ce=1
Dura realtà che hai ben spiegato..Dal 2022 comandano i francesi. Francesi che, per inciso, non sono affatto teneri, vedi la cura lacrime e sangue imposta ad Opel.
A Cassino metà stabilimento è vuoto e sigillato (fonte: collega che era in Fiat fino a 4 anni fa, quando c'era ancora la Giulietta e Alfa era la sagra delle km 0), l'altra va avanti con cassa integrazione mostruosa. Torino è da decenni che fa sostanzialmente da museo, Melfi, che pure fa Jeep, è in bilico con prospettive a dir poco incerte se non nere. Mettiamo pure Termoli che diventerà si una gigafactory ma dimezzerà il personale. Al momento si salva Pomigliano perché la Panda è immortale come il Maggiolino e perché Tonale, per adesso, va.
In definitiva, abbiamo assistito nella più totale e colpevole indifferenza - del Paese tutto, non solo dei politici - alla spoliazione di un'industria che pure era importante e nella quale abbiamo sempre detto la nostra. Il famigerato polo del lusso era solo un'infiocchettatura per intortare questa strategia che ha trasformato la penisola nella rust belt dell'Europa. E come la rust belt americana insegna, dopo che la stessa è arrivata non si torna più indietro. Magari arriveranno aziende di altri settori, più probabilmente degli hard discount, ma una volta che hai chiuso una fabbrica è praticamente impossibile riaprirla.
È per questo che mi accanisco in discussioni con chi pensa solo a Giorgio e b-wide e giudica solo in base a quelle che sono sigle per nerd: LE MACCHINE PRIMA DI TUTTO DEVI VENDERLE, se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata. Non che per i modelli futuri non ci vorranno contenuti meccanici adeguati ma questi vanno rapportati al contesto. Nei c-suv sono un vezzo che la gente non apprezza e che aggiunge solo costi; nelle categorie superiori da soli non bastano, vengono prima infotainment, adas, elettrico eccetera
Dal 2022 comandano i francesi. Francesi che, per inciso, non sono affatto teneri, vedi la cura lacrime e sangue imposta ad Opel.
A Cassino metà stabilimento è vuoto e sigillato (fonte: collega che era in Fiat fino a 4 anni fa, quando c'era ancora la Giulietta e Alfa era la sagra delle km 0), l'altra va avanti con cassa integrazione mostruosa. Torino è da decenni che fa sostanzialmente da museo, Melfi, che pure fa Jeep, è in bilico con prospettive a dir poco incerte se non nere. Mettiamo pure Termoli che diventerà si una gigafactory ma dimezzerà il personale. Al momento si salva Pomigliano perché la Panda è immortale come il Maggiolino e perché Tonale, per adesso, va.
In definitiva, abbiamo assistito nella più totale e colpevole indifferenza - del Paese tutto, non solo dei politici - alla spoliazione di un'industria che pure era importante e nella quale abbiamo sempre detto la nostra. Il famigerato polo del lusso era solo un'infiocchettatura per intortare questa strategia che ha trasformato la penisola nella rust belt dell'Europa. E come la rust belt americana insegna, dopo che la stessa è arrivata non si torna più indietro. Magari arriveranno aziende di altri settori, più probabilmente degli hard discount, ma una volta che hai chiuso una fabbrica è praticamente impossibile riaprirla.
È per questo che mi accanisco in discussioni con chi pensa solo a Giorgio e b-wide e giudica solo in base a quelle che sono sigle per nerd: LE MACCHINE PRIMA DI TUTTO DEVI VENDERLE, se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata. Non che per i modelli futuri non ci vorranno contenuti meccanici adeguati ma questi vanno rapportati al contesto. Nei c-suv sono un vezzo che la gente non apprezza e che aggiunge solo costi; nelle categorie superiori da soli non bastano, vengono prima infotainment, adas, elettrico eccetera
Duo bono ma lo sai cosa significa demagogia? Fatti una ricerca sul vicabolario e usa le parole giuste. E poi dove ho scritto che è la piattaforma intesa come semplice repertorio meccanico che non fa vendere? Ho detto che se non vende non è buona il che mi pare lapallissiano. E la.Giorgio non vende non perché c'ha le sospensioni belle ma perché NON ha un infotainment giusto, gli adas giusti e, soprattutto, non è elettrificabile. Inoltre è associata a Fiat, che è l'esatto contrario di premium. Senti, le chiacchiere stanno a zero, i numeri non si possono discutere. Tu puoi anche sognarti il contrario ma Giorgio è stato un epic fail commerciale per errori sui requisiti fondamentali. Hanno pensato che se all'acquirente gli dicevi albero in carbonio quello s'alleprava e invece lui vedeva i fari alogeni e diceva "che cagata, mi compro una BMW, che fra l'altro è una BMW". Semplice.Addirittura ora è la piattaforma che non fa vendere … ma che dici !!!????? …. demagogia e ancora demagogia
Tu puoi anche sognarti il contrario ma Giorgio è stato un epic fail commerciale per errori sui requisiti fondamentali.
Duo bono ma lo sai cosa significa demagogia? Fatti una ricerca sul vicabolario e usa le parole giuste.
se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata.
amicable - 1 mese fa
GuidoPippi - 1 mese fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 9 mesi fa