<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Tonale MHEV | Page 401 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Tonale MHEV

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A maggio 1988 Tonale immatricolate, più della Compass. Erano secoli che non si vedeva un'Alfa fare questi numeri, a maggior ragione se si considera che è finita la pacchia delle km 0. Il totsle Alfa è di 2677.

In effetti i numeri non sorprendono visti gli ordini di 6 mesi fa. Bisognerebbe perciò vedere gli ordini attuali per confrrmare che è vera gloria e non un fuoco di paglia
 
A maggio 1988 Tonale immatricolate, più della Compass. Erano secoli che non si vedeva un'Alfa fare questi numeri, a maggior ragione se si considera che è finita la pacchia delle km 0. Il totsle Alfa è di 2677.

In effetti i numeri non sorprendono visti gli ordini di 6 mesi fa. Bisognerebbe perciò vedere gli ordini attuali per confrrmare che è vera gloria e non un fuoco di paglia
Alcuni conce ce l'hanno in pronta consegna Sprint, che è una base plus:), 41 k euro:-(
 
Avere qualche esemplare in pronta consegna non è un male, soprattutto adesso che le forniture di chip si stanno normalizzando. Quello che è cambiato rispetto a 6 mesi fa è la politica di Tesla che, se continuerà, rischia di far molto male a tutti, non solo Alfa. Per Tonale siamo arrivati al momento della verità
 
Ultima modifica:
OT ma interessante: Fiat è ormai quasi stata raggiunta da VW sul totale delle immatricolazioni italiane. Si sta finalmente realizzando il sogno degli Agnelli di far sparire dalla circolazione la loro azienda che, volenti o nolenti, è stata la più grande impresa industriale italiana.
Fra poco i numeri torneranno a crescere con la 600 ma saranno generati da un'altra azienda, di nazionalità e uomini francesi e con un pò di manovalanza italiana.
Il vero Piano Italia, l'unico che sia mai esistito, si è compiuto
 
OT ma interessante: Fiat è ormai quasi stata raggiunta da VW sul totale delle immatricolazioni italiane. Si sta finalmente realizzando il sogno degli Agnelli di far sparire dalla circolazione la loro azienda che, volenti o nolenti, è stata la più grande impresa industriale italiana.
Fra poco i numeri torneranno a crescere con la 600 ma saranno generati da un'altra azienda, di nazionalità e uomini francesi e con un pò di manovalanza italiana.
Il vero Piano Italia, l'unico che sia mai esistito, si è compiuto

Il Sole 24 ore sembra darti ragione...
https://24plus.ilsole24ore.com/art/...olumi-dimezzati-10-anni-AE2JYJZD?refresh_ce=1
 
Sembra? Che le auto in Italia non si facciano più è il segreto di Pulcinella. In Gran Bretagna, dove l'industria nazionale è sparita, pre-covid se ne producevano (vado a memoria) 2 milioni l'anno; in Italia, dove abbiamo (avevamo) 'sto bel campione nazionale, neanche 600 mila. Le dichiarazioni roboanti erano semplicemente il ruggito per far fessi i quararaqà, rilancio di Alfa incluso, ma è una goccia nel mare di un paese che viaggia spedito verso il declino, non foss'altro per una questione demografica, mentre si preoccupa solo del pallone
 
In realtà nel 2022 c'è stata una leggera crescita della produzione di automobili in Italia (+ 6,5%) e nel 2023 la crescita sarà abbastanza più significativa. Dopo il picco del 2018 si è registrato un calo significativo, ma sembra che si stia risalendo la china. Vedremo a fine 2023 come saremo messi.

Secondo le attuali proiezioni, nel 2023 si produrranno in Italia oltre 500.000 vetture, quindi vicino alla soglia 2019, di cui 100.000 elettriche (ovvero 1 su 5).

produzione-auto.jpg
 
Dal 2022 comandano i francesi. Francesi che, per inciso, non sono affatto teneri, vedi la cura lacrime e sangue imposta ad Opel.
A Cassino metà stabilimento è vuoto e sigillato (fonte: collega che era in Fiat fino a 4 anni fa, quando c'era ancora la Giulietta e Alfa era la sagra delle km 0), l'altra va avanti con cassa integrazione mostruosa. Torino è da decenni che fa sostanzialmente da museo, Melfi, che pure fa Jeep, è in bilico con prospettive a dir poco incerte se non nere. Mettiamo pure Termoli che diventerà si una gigafactory ma dimezzerà il personale. Al momento si salva Pomigliano perché la Panda è immortale come il Maggiolino e perché Tonale, per adesso, va.
In definitiva, abbiamo assistito nella più totale e colpevole indifferenza - del Paese tutto, non solo dei politici - alla spoliazione di un'industria che pure era importante e nella quale abbiamo sempre detto la nostra. Il famigerato polo del lusso era solo un'infiocchettatura per intortare questa strategia che ha trasformato la penisola nella rust belt dell'Europa. E come la rust belt americana insegna, dopo che la stessa è arrivata non si torna più indietro. Magari arriveranno aziende di altri settori, più probabilmente degli hard discount, ma una volta che hai chiuso una fabbrica è praticamente impossibile riaprirla.

È per questo che mi accanisco in discussioni con chi pensa solo a Giorgio e b-wide e giudica solo in base a quelle che sono sigle per nerd: LE MACCHINE PRIMA DI TUTTO DEVI VENDERLE, se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata. Non che per i modelli futuri non ci vorranno contenuti meccanici adeguati ma questi vanno rapportati al contesto. Nei c-suv sono un vezzo che la gente non apprezza e che aggiunge solo costi; nelle categorie superiori da soli non bastano, vengono prima infotainment, adas, elettrico eccetera
 
Dal 2022 comandano i francesi. Francesi che, per inciso, non sono affatto teneri, vedi la cura lacrime e sangue imposta ad Opel.
A Cassino metà stabilimento è vuoto e sigillato (fonte: collega che era in Fiat fino a 4 anni fa, quando c'era ancora la Giulietta e Alfa era la sagra delle km 0), l'altra va avanti con cassa integrazione mostruosa. Torino è da decenni che fa sostanzialmente da museo, Melfi, che pure fa Jeep, è in bilico con prospettive a dir poco incerte se non nere. Mettiamo pure Termoli che diventerà si una gigafactory ma dimezzerà il personale. Al momento si salva Pomigliano perché la Panda è immortale come il Maggiolino e perché Tonale, per adesso, va.
In definitiva, abbiamo assistito nella più totale e colpevole indifferenza - del Paese tutto, non solo dei politici - alla spoliazione di un'industria che pure era importante e nella quale abbiamo sempre detto la nostra. Il famigerato polo del lusso era solo un'infiocchettatura per intortare questa strategia che ha trasformato la penisola nella rust belt dell'Europa. E come la rust belt americana insegna, dopo che la stessa è arrivata non si torna più indietro. Magari arriveranno aziende di altri settori, più probabilmente degli hard discount, ma una volta che hai chiuso una fabbrica è praticamente impossibile riaprirla.

È per questo che mi accanisco in discussioni con chi pensa solo a Giorgio e b-wide e giudica solo in base a quelle che sono sigle per nerd: LE MACCHINE PRIMA DI TUTTO DEVI VENDERLE, se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata. Non che per i modelli futuri non ci vorranno contenuti meccanici adeguati ma questi vanno rapportati al contesto. Nei c-suv sono un vezzo che la gente non apprezza e che aggiunge solo costi; nelle categorie superiori da soli non bastano, vengono prima infotainment, adas, elettrico eccetera
Dura realtà che hai ben spiegato..
parlavo proprio ieri con un ragazzo di Melfi e incertezza per lo stabilimento dimezzati gli operai con alte buone uscite, nei piani più alti se volevi rimanere dovevi ridimensionare ruolo e stipendio.
Per Melfi ridimensionato con in prospettiva le bev c c/d a marchi ds/lancia/opel forse un minimo di luce potrebbe averlo con la possibile produzione della prossima compass bev.
 
Dal 2022 comandano i francesi. Francesi che, per inciso, non sono affatto teneri, vedi la cura lacrime e sangue imposta ad Opel.
A Cassino metà stabilimento è vuoto e sigillato (fonte: collega che era in Fiat fino a 4 anni fa, quando c'era ancora la Giulietta e Alfa era la sagra delle km 0), l'altra va avanti con cassa integrazione mostruosa. Torino è da decenni che fa sostanzialmente da museo, Melfi, che pure fa Jeep, è in bilico con prospettive a dir poco incerte se non nere. Mettiamo pure Termoli che diventerà si una gigafactory ma dimezzerà il personale. Al momento si salva Pomigliano perché la Panda è immortale come il Maggiolino e perché Tonale, per adesso, va.
In definitiva, abbiamo assistito nella più totale e colpevole indifferenza - del Paese tutto, non solo dei politici - alla spoliazione di un'industria che pure era importante e nella quale abbiamo sempre detto la nostra. Il famigerato polo del lusso era solo un'infiocchettatura per intortare questa strategia che ha trasformato la penisola nella rust belt dell'Europa. E come la rust belt americana insegna, dopo che la stessa è arrivata non si torna più indietro. Magari arriveranno aziende di altri settori, più probabilmente degli hard discount, ma una volta che hai chiuso una fabbrica è praticamente impossibile riaprirla.

È per questo che mi accanisco in discussioni con chi pensa solo a Giorgio e b-wide e giudica solo in base a quelle che sono sigle per nerd: LE MACCHINE PRIMA DI TUTTO DEVI VENDERLE, se la piattaforma figa non vende, allora è una piattaforma sbagliata. Non che per i modelli futuri non ci vorranno contenuti meccanici adeguati ma questi vanno rapportati al contesto. Nei c-suv sono un vezzo che la gente non apprezza e che aggiunge solo costi; nelle categorie superiori da soli non bastano, vengono prima infotainment, adas, elettrico eccetera

Addirittura ora è la piattaforma che non fa vendere … ma che dici !!!????? …. demagogia e ancora demagogia
 
Addirittura ora è la piattaforma che non fa vendere … ma che dici !!!????? …. demagogia e ancora demagogia
Duo bono ma lo sai cosa significa demagogia? Fatti una ricerca sul vicabolario e usa le parole giuste. E poi dove ho scritto che è la piattaforma intesa come semplice repertorio meccanico che non fa vendere? Ho detto che se non vende non è buona il che mi pare lapallissiano. E la.Giorgio non vende non perché c'ha le sospensioni belle ma perché NON ha un infotainment giusto, gli adas giusti e, soprattutto, non è elettrificabile. Inoltre è associata a Fiat, che è l'esatto contrario di premium. Senti, le chiacchiere stanno a zero, i numeri non si possono discutere. Tu puoi anche sognarti il contrario ma Giorgio è stato un epic fail commerciale per errori sui requisiti fondamentali. Hanno pensato che se all'acquirente gli dicevi albero in carbonio quello s'alleprava e invece lui vedeva i fari alogeni e diceva "che cagata, mi compro una BMW, che fra l'altro è una BMW". Semplice.
 
Ad Antonios e Head rinnovo l’invito a ignorarsi anziché citarsi, avendo opinioni diametralmente opposte e radicate, quindi immutabili.
Inutile ritornare su tematiche trite e ritrite.

Parliamo comunque (in questo topic) SOLO della Tonale MHEV, e non di Stellantis in genere o Alfa in genere, essendoci gli appositi argomenti aperti.
Grazie a tutti.
 
Tu puoi anche sognarti il contrario ma Giorgio è stato un epic fail commerciale per errori sui requisiti fondamentali.

Gli errori di cui parli non li ”provocava” la piattaforma, Tu fai dei link che non esistono.

E cmq cosa c'entra il tuo solito papiro di logica transitiva con la Tonale ibridata.
 

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