<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Alfetta | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Alfetta

zanzano ha scritto:
mhhh.. molto bello ma:

guardando la foto 1 del ponte De Dion che cosa sono quelle masse circolari che si trovano vicino alla giunzione della V???
Guardando la foto 2 sul parallelogramma di watt le spinte che riceveva la losanga venivano trasmesse ad una molla che assorbiva la spinta dei puntoni oppure la losanga era incastonata su un cuscinetto radente senza uso molla??

Grazie per le risposte
saluti zanza
1)sono i supporti delle molle.
2)il parallegramma di watt era collegato senza uso di molle,serviva per mantenere il ponte de dion durante le oscillazioni verticali in modo da mantenerlo sempre in posizione orizzontale.
inoltre il cambio-differenziale-dischi freno erano collegati alla scocca e non oscillava insieme al ponte,questo per ridurre al minimo le masse non sospese.
 
75turboTP ha scritto:
zanzano ha scritto:
mhhh.. molto bello ma:

guardando la foto 1 del ponte De Dion che cosa sono quelle masse circolari che si trovano vicino alla giunzione della V???
Guardando la foto 2 sul parallelogramma di watt le spinte che riceveva la losanga venivano trasmesse ad una molla che assorbiva la spinta dei puntoni oppure la losanga era incastonata su un cuscinetto radente senza uso molla??

Grazie per le risposte
saluti zanza
1)sono i supporti delle molle.
2)il parallegramma di watt era collegato senza uso di molle,serviva per mantenere il ponte de dion durante le oscillazioni verticali in modo da mantenerlo sempre in posizione orizzontale.
inoltre il cambio-differenziale-dischi freno erano collegati alla scocca e non oscillava insieme al ponte,questo per ridurre al minimo le masse non sospese.
se invece ti riferisci a i supporti interni sono quelli degli ammortizzatori(che erano davanti alle molle)mentre sull'avantreno c'erano le barre di tosione e gli ammortizzatori erano collegati al braccio del quadrilatero,mediante la regolazine delle barre era possibile variare l'altezza e l'assetto.
 
75turboTP ha scritto:
zanzano ha scritto:
mhhh.. molto bello ma:

guardando la foto 1 del ponte De Dion che cosa sono quelle masse circolari che si trovano vicino alla giunzione della V???
Guardando la foto 2 sul parallelogramma di watt le spinte che riceveva la losanga venivano trasmesse ad una molla che assorbiva la spinta dei puntoni oppure la losanga era incastonata su un cuscinetto radente senza uso molla??

Grazie per le risposte
saluti zanza
1)sono i supporti delle molle.
2)il parallegramma di watt era collegato senza uso di molle,serviva per mantenere il ponte de dion durante le oscillazioni verticali in modo da mantenerlo sempre in posizione orizzontale.
inoltre il cambio-differenziale-dischi freno erano collegati alla scocca e non oscillava insieme al ponte,questo per ridurre al minimo le masse non sospese.

per cui il ponte De Dion lavorava a se durante la marcia mentre il cambio e tutto il resto lavoravano con la scocca!
vuol dire che durante la marcia le deformazioni sia della scocca e sia del ponte erano a se stanti e non interferivano in nessun modo una con l'altro o sbaglio??
saluti e grazien ancora!
saluti zanza
 
scansione0001qwc.jpg
 
alla fine mi domando perchè ALFA , abbandonata la tp , abbandono' anche quei bei NOMI per le sue auto: comincio' con gli ARIDI NUMERI, forse per fare concorrenza con essi alle tedesche , visto che non poteva farlo piu' con la trazione?
147, 156, 158, A4, 320 ,M3, 190, A6, 80, 5,5,7.....................LETTERE E ARIDI NUMERI......
ritorniamoa ad ALFETTA, GIULIA, GIULIETTA, MILANO...... con MITO sembra ripresa la strada dei nomi emozionanti...... manca solo il ritorno alla trazione posteriore, almeno in qualche segmento........
 
Fancar_ ha scritto:
gentle-man ha scritto:
dopo venne la mitica Lancia Thema i.e. turbo che era di un altro pianeta con i sui interni in alcantara e la sua plancia finalmente moderna.

..
Come hanno fatto a fare una macchina indovinata come la Thema Turbo.....è quasi un mistero...
La Thema era un'alchimia di lusso, sport ed eleganza....che oggi sembrerebbe quasi un miracolo ripetere....
Erano anche tempi i cui le potenze di punta si potevano gestire senza il bisogno della trazione integrale.
Saluti
Quoto. Per quanto riguarda il miracolo di cui tu parli,sarebbe bastato ,a mio modesto parere ,visto che si era creato un modello eccezionale,non ...buttarlo dalla finestra.Ma continuarlo come hanno sempre fatto i tedeschi -serie 5;Mb 200 E e 190,Golf,Fiesta ecc- con serie successive sulle quali operare miglioramenti meccanici e carrozzerie nuove e sempre aderenti allo schema iniziale.
Immaginiamoci oggi una Thema 5,al posto della discussa (e prematuramente scomparsa) Thesis,quanto sarebbe bella e quanto potrebbe fare per le sorti della Lancia ! Lo stesso discorso vale per l'Alfa Romeo 75,per la Croma anni '80 e altre belle di casa Fiat non sempre ben sostituite.Saluti
 
appunto! perchè non mantenere la THEMA nella sua forma originaria e limarla esteticamente seguendo l'evoluzione dei tempi come bmw ha fatto con la serie 3?
 
Quoto. Per quanto riguarda il miracolo di cui tu parli,sarebbe bastato ,a mio modesto parere ,visto che si era creato un modello eccezionale,non ...buttarlo dalla finestra.Ma continuarlo come hanno sempre fatto i tedeschi -serie 5;Mb 200 E e 190,Golf,Fiesta ecc- con serie successive sulle quali operare miglioramenti meccanici e carrozzerie nuove e sempre aderenti allo schema iniziale.
Immaginiamoci oggi una Thema 5,al posto della discussa (e prematuramente scomparsa) Thesis,quanto sarebbe bella e quanto potrebbe fare per le sorti della Lancia ! Lo stesso discorso vale per l'Alfa Romeo 75,per la Croma anni '80 e altre belle di casa Fiat non sempre ben sostituite.Saluti

guarda io ti do ragione sul fatto che forse bisognerebbe riutilizzare i nomi storici!!
però a patto che ci siano le stesse condizioni socio-economiche!!
se le condizioni cambiano è meglio di gran lunga usare i numeri, sì son freddi ma puoi costruire una nuova immagine sia del prodotto che del marchio in se!!
Non è poco!
Ricordiamoci anche che la Thema (come Saab Croma e 164) nascevano da progetti comuni e in tempi di vaccha grasse.... si potevano montare motoroni che consumavano come petroliere con prestazioni eccezzionali!!
poi all'epoca (anni '80) c'era l'ultima fase del mercato "chiuso" dove lo Stato prelidigeva il prodotto italico!
Se vi ricordate bene i "motoroni" ce li aveva solo il gruppo Fiat e pochi altri!!
Oggi come oggi anche Nissan e Hyundai hanno auto con "motoroni"....
è diventato troppo grande come mercato e la pagnotta è piccola....
forse la nicchia di mercato da esplorare sarebbe quelle delle berline Coupè ma siccome fa "nicchia" andrà in mano a Meserati e Ferrari!!
Credimi è meglio avere Lancia e Alfa piccole ed oneste che grandi auto che poi è difficile piazzare!!!
saluti zanza
 
75turboTP ha scritto:
1)sono i supporti delle molle.
2)il parallegramma di watt era collegato senza uso di molle,serviva per mantenere il ponte de dion durante le oscillazioni verticali in modo da mantenerlo sempre in posizione orizzontale.inoltre il cambio-differenziale-dischi freno erano collegati alla scocca e non oscillava insieme al ponte,questo per ridurre al minimo le masse non sospese.

Correggo leggermente: il parallelogramma serviva a "guidare" il ponte nei suoi movimenti su una linea verticale retta, oltre che a evitare lo spostamento laterale rispetto alla scocca (cosa che succedeva nelle 131/132 dove il parallelogramma era sostituito da una singola barra trasversale...).
Da lì a pubblicizzare che addirittura raddrizzasse le curve... :D...ce ne passa, però.
 
Grattaballe ha scritto:
75turboTP ha scritto:
1)sono i supporti delle molle.
2)il parallegramma di watt era collegato senza uso di molle,serviva per mantenere il ponte de dion durante le oscillazioni verticali in modo da mantenerlo sempre in posizione orizzontale.inoltre il cambio-differenziale-dischi freno erano collegati alla scocca e non oscillava insieme al ponte,questo per ridurre al minimo le masse non sospese.

Correggo leggermente: il parallelogramma serviva a "guidare" il ponte nei suoi movimenti su una linea verticale retta, oltre che a evitare lo spostamento laterale rispetto alla scocca (cosa che succedeva nelle 131/132 dove il parallelogramma era sostituito da una singola barra trasversale...).
Da lì a pubblicizzare che addirittura raddrizzasse le curve... :D...ce ne passa, però.
si serviva anche a questo(visto che era collegato ai lati della scocca)non so se si riesce a leggere tutto(ingrandendo leggermente ci sono riuscito)se ci provi capirai il senso della pubblicita'.....
 
75turboTP ha scritto:
se vi interessa ho anche questa.
scansione0002u.jpg

complimenti!!
sembra di leggere le pubblicità di oggi di BMW o Toyota o Audi....è proprio vero quello che si dice sullìalfa romeo...
saluti zanza
 

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