Il capo-prodotto Alfa Romeo, ing. Daniel Guzzafame, ha spiegato a Quattroruote (v. filmato sopra), che il motore ha un'origine Alfa Romeo (Giulia e Stelvio Quadrifoglio), progettato come noto dalle "talpe" dell'Innovation lab quando era appunto assegnato dalla ex FCA ad Alfa Romeo.
Poi, ovviamente, ha un alesaggio maggiore e ha la precamera, e questo significa che nello "scaffale" (l'ha definito così) di Stellantis si attinge a tutto il meglio che c'è, e nella fattispecie a Nettuno (che però a sua volta derivava dal motore Giulia Q...). Ha detto che ci sono ormai "N" applicazioni del propulsore base nato con la Giulia (infatti ci sono anche Giulia GTA-GTAM, Maserati MC20 competizione, appunto questa 33, per esempio). Lo sterzo è di derivazione Giulia GTA-GTAM.
Questa è la verità oggettiva dei fatti. Ognuno poi può trarre le conclusioni dal proprio punto di vista.
Il 20% dei clienti l'ha ordinata elettrica, ma si fa a tempo a cambiare da termica a elettrica o viceversa.
Struttura mista alluminio-carbonio. Il peso (è stato chiesto specificamente all'ing. Guzzafame) è per la versione termica di circa 1.500 kg.
Guzzafame ha anche parlato del ruolo di "collaudo" affidato a Valtteri Bottas.
È una verità di comodo.
Poi se vogliamo crederci e continuare a portare l'anello al naso, va bene uguale.
La MC20 era bella che fatta e il Nettuno è certo l'evoluzione del V6 . Chiaro pertanto che era il meglio cui attingere.
Ma sono per l'appunto espressione, progetto e icone Maserati. Non si è trattato di prendere pezzi o tecnologie da un catalogo e farne un nuovo prodotto, ma riproporre qualcosa che già esiste regalandogli solamente una silhouette evocativa e seducente.
Si porterà sempre dietro l'alone di ricarrozzo. Perché è esattamente quello che vuole essere ed esprimere, per diretta volontà di chi dovrà in futuro, vendere ricarrozzi nella grande serie.
Ribadisco, da appassionato, che Alfa dovrebbe essere altro.
Poi se vi basta, e vedo tanta gente soddisfatta così, buon per voi... auguri
E cmq un marchio come Alfa aveva una sua meccanica riconosciuta e quella andava usata e sviluppata.
Perché questo è sempre stato il punto di forza di Arese.
Triste che contanti fior di ingegneri glissino su questo punto, che è l' A B C della storia della casa.
Infine è anche giusto che questo giocattolo per ricchi collezionisti, ovviamente interessati alla sola redditività futura ed esclusività del pezzo più che al suo valore simbolico, siano poco interessati e anzi apprezzino una cavalleria più importante anche se terza.