<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri | Page 34 | Il Forum di Quattroruote

Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri

Sono a pagina 234 di a prova di killer, quello in cui reacher deve sventare i piani per uccidere il vice presidente.
Mi sta piacendo più degli altri, direi quanto zona pericolosa.
C'è neagley che è un personaggio che mi piace, la dinamica tra lei e reacher rende il personaggio più umano, meno distaccato dal resto del mondo.
Anche qui finora si sa solo che i cattivi sono 2, probabilmente ex servizi segreti.
Non si sa nulla sulle loro motivazioni ma almeno si sa cosa intendono fare.
In altri libri per aumentare la suspense fino alle ultime decine di pagine non si sapeva nemmeno cosa intendesse fare il cattivo.
Finora è il libro con più riferimenti alle storie precedenti, si parla molto del fratello Joe.
Somiglia più a una serie forse per questo mi sta piacendo.

Però quanto tempo porta via leggere.
Oggi pomeriggio il programma era pulire un po' la casa e forse fare un salto in un negozio e in un mercatino.
Invece ho attaccato a leggere subito dopo pranzo e per più di 4 ore non ho fatto altro.
Mi piace ma come ogni passatempo comporta dover rinunciare a fare altro, almeno quando le ore a disposizione dopo il lavoro non sono molte.
 
Sto leggendo il secondo libro sul nuovo personaggio di Patricia Cornwell, il capitano (o meglio, capitana) Calli Chase della NASA, dopo la saga di Kay Scarpetta. Il primo l'ho finito a stento, una noia mortale e una trama sconclusionata di cui non si capisce una mazza, il secondo un pelino meglio, ma prolisso in maniera soporifera. Se non sapessi che l'autrice è la stessa della serie con l'anatomopatologa, non mi passerebbe nemmeno per l'anticamera....
 
secondo me ci sta con con il tempo uno scrittore perda un poco sia la vena che lo splendore , io l'ho un poco sperimentato con Cussler, i primi romanzi almeno per me erano tutti belli, parliamo di quelli anni 80 e 90, poi andando avanti è andato un poco peggiorando, sono usciti nuovi personaggi che però non sono all'altezza dei primi, e le trame da una parte conosciute avevano perso lo smalto. Mi resta sempre il dubbio che con il tempo inoltre lo scrittore deleghi sempre di più, quasi 20 anni fa feci un viaggio con una giornalista che curava una rubrica sui libri e mi ricordo che mi racconto che pochi mesi prima intervistando uno dei più grandi romanzieri gli venne il dubbio che le ultimi opere erano farina del suo sacco per alcune risposte che gli diede.
 
secondo me ci sta con con il tempo uno scrittore perda un poco sia la vena che lo splendore , io l'ho un poco sperimentato con Cussler, i primi romanzi almeno per me erano tutti belli, parliamo di quelli anni 80 e 90, poi andando avanti è andato un poco peggiorando, sono usciti nuovi personaggi che però non sono all'altezza dei primi, e le trame da una parte conosciute avevano perso lo smalto. Mi resta sempre il dubbio che con il tempo inoltre lo scrittore deleghi sempre di più, quasi 20 anni fa feci un viaggio con una giornalista che curava una rubrica sui libri e mi ricordo che mi racconto che pochi mesi prima intervistando uno dei più grandi romanzieri gli venne il dubbio che le ultimi opere erano farina del suo sacco per alcune risposte che gli diede.

Sulla Cornwell che ci sia stato un progressivo delegare a più o meno decenti ghost writer mi sembra palese. Ci sono alcuni romanzi in cui lo stile letterario è totalmente alieno rispetto a quelli più noti, e non credo dipenda dalla traduzione. Gli ultimi, comunque, sono davvero penosi.
 
Sulla Cornwell che ci sia stato un progressivo delegare a più o meno decenti ghost writer mi sembra palese. Ci sono alcuni romanzi in cui lo stile letterario è totalmente alieno rispetto a quelli più noti, e non credo dipenda dalla traduzione. Gli ultimi, comunque, sono davvero penosi.

secondo me che uno scrittore con il tempo cominci ad usare ghost writer ci può anche stare, anche perchè purtroppo non si è eterni e se si riesce a tramandare uno stile ben venga, però ci deve un riscontro positivo altrimenti meglio chiudere la storia.
 
secondo me che uno scrittore con il tempo cominci ad usare ghost writer ci può anche stare, anche perchè purtroppo non si è eterni e se si riesce a tramandare uno stile ben venga, però ci deve un riscontro positivo altrimenti meglio chiudere la storia.

io non sono molto d'accordo invece.
Scrivere un libro è una delle poche attività che possono essere fatte da una persona sola e dove lo stile è riconoscibile proprio perché ci ha lavorato una persona sola. Chiaramente è possibile avere un supporto da parte di persone che hanno determinate conoscenze, perché nessuno sa tutto, ma la scrittura deve essere di una persona sola e deve essere quella che leggo scritto a caratteri cubitali sulla copertina.
Se il libro lo scrive qualcun altro e Stephen King (per dirne uno) aiuta o fa controllo qualità, per me il nome dello scrittore deve essere Pincopallo e poi se vuoi in piccolo puoi scrivere: "con la supervisione di Stephen King". Io vedo molti che comprano libri scritti da pincopallo e sono convinti che siano scritti da Stephen King. Poi magari è anche un bel libro, ma per me è una presa in giro, anzi, una vera e propria truffa.
Come tutte le truffe si cerca di ingannare la persona vendendogli qualcosa che non è. Il discorso che doveva stare più attento ci sta fino a un certo punto: se la colpa è del lettore, come mai scrivi grosso STEPHEN KING e minuscolo con l'asterisco "pincopallo?". Le intenzioni sono così ovvie che non c'è nemmeno da discutere: c'è un tentativo di truffare il cliente. Il fatto che ci caschi non lo rende colpevole.
 
Cussler lo scriveva pure in copertina, il nome del "co autore" :D

...peraltro uno diverso per ciascun personaggio.... comunque, anche le serie basate un protagonista devono a un certo punto avere una fine o comunque un fade out, qui bene ha fatto Cussler a introdurre Kurt Austin e Joe Zavala piuttosto che i gemelli figli di Dirk, quando Pitt e Al Giordino hanno iniziato a diventare poco credibili come over 50enni che attraversano vulcani sottomarini e ghiacciai a piedi. Lo stesso Jack Reacher se non sbaglio è «nato» nel 1960, ormai sarebbe un pelino attempato per certe cose....
 
In uno o due dei 7 libri che ho letto mi pare che non avesse una relazione con nessuna.
Uno di sicuro.
Ha avuto una sola relazione definibile amorosa, con la figlia del generale suo mentore quando era alla 110°, con la quale aveva anche una casa e un'auto di proprietà. Poi ha preso il sopravvento la vita da vagabondo con il solo spazzolino.... e da allora solo 'na botta e via....
 
secondo me ci sta con con il tempo uno scrittore perda un poco sia la vena che lo splendore , io l'ho un poco sperimentato con Cussler, i primi romanzi almeno per me erano tutti belli, parliamo di quelli anni 80 e 90, poi andando avanti è andato un poco peggiorando, sono usciti nuovi personaggi che però non sono all'altezza dei primi, e le trame da una parte conosciute avevano perso lo smalto. Mi resta sempre il dubbio che con il tempo inoltre lo scrittore deleghi sempre di più, quasi 20 anni fa feci un viaggio con una giornalista che curava una rubrica sui libri e mi ricordo che mi racconto che pochi mesi prima intervistando uno dei più grandi romanzieri gli venne il dubbio che le ultimi opere erano farina del suo sacco per alcune risposte che gli diede.

Per me ogni scrittore ha un certo numero di colpi nel caricatore da sparare.
I più prolifici magari ne hanno qualche decina ma non sono tutti sullo stesso livello.
Per me sono le case editrici a convincere gli autori quando hanno dei progetti minori che probabilmente non li soddisfano e che non completerebbero mai a delegarli a un ghost writer.
Quando avviene lo scrittore passa dall'essere un artista a un brand, il suo nome in copertina assicura vendite elevate anche se il lavoro sporco lo fa qualcun altro al suo posto.
 
Ha avuto una sola relazione definibile amorosa, con la figlia del generale suo mentore quando era alla 110°, con la quale aveva anche una casa e un'auto di proprietà. Poi ha preso il sopravvento la vita da vagabondo con il solo spazzolino.... e da allora solo 'na botta e via....

Anche con la ex del fratello Joe imho c'era qualcosa di più, nonostante lui sapesse che non sarebbe rimasto. Forse anche per questo motivo l'autore ha optato per una soluzione drastica per l'addio.
 
Già che siamo sull'argomento che voi sappiate dopo la morte di uno scrittore vengono pubblicate spesso opere postume che passano dalle mani di altri autori più o meno fantasmi?
Stavo pensando a camilleri.
Non mi capacito che la serie su montalbano resti incompiuta.
E vista l'età e l'intelligenza dell'autore fatico a credere che non abbia dato disposizioni per la pubblicazione dopo la sua morte.
Disse di aver scritto già da qualche anno la morte di montalbano quindi ci devono essere per forza altre opere, magari incomplete.
Solo che è passato già tanto tempo quindi inizio a pensare che forse davvero non uscirà più nulla.
Se avessero voluto sfruttare la popolarità dell'autore e del personaggio avrebbero dovuto battere il ferro finché era caldo e far uscire un nuovo libro entro un anno o due.
La serie tv è andata avanti nonostante siano mancati diversi attori che interpretavano ruoli importanti e lo steso regista.
Mi sarei aspettato che facessero lo stesso anche coi libri.
 
Già che siamo sull'argomento che voi sappiate dopo la morte di uno scrittore vengono pubblicate spesso opere postume che passano dalle mani di altri autori più o meno fantasmi?
Stavo pensando a camilleri.
Non mi capacito che la serie su montalbano resti incompiuta.
E vista l'età e l'intelligenza dell'autore fatico a credere che non abbia dato disposizioni per la pubblicazione dopo la sua morte.
Disse di aver scritto già da qualche anno la morte di montalbano quindi ci devono essere per forza altre opere, magari incomplete.
Solo che è passato già tanto tempo quindi inizio a pensare che forse davvero non uscirà più nulla.
Se avessero voluto sfruttare la popolarità dell'autore e del personaggio avrebbero dovuto battere il ferro finché era caldo e far uscire un nuovo libro entro un anno o due.
La serie tv è andata avanti nonostante siano mancati diversi attori che interpretavano ruoli importanti e lo steso regista.
Mi sarei aspettato che facessero lo stesso anche coi libri.

Proprio questi giorni è uscito un romanzo, Eruption, che Crichton aveva cominciato e lo ha portato a termine Patterson che era un suo grande ammiratore, esempio di collaborazione postuma
 

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