<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri | Page 33 | Il Forum di Quattroruote

Una finestra sulla lettura e sul mondo dei libri

Domanda.
Voi come fate a evitare di comprare dei doppioni?
Io per i dvd ho una lista cartacea in una piccola agendina che mi porto dietro, sarebbe molto più efficiente in formato digitale ma non ho mai avuto voglia di trascriverla.
Per i libri faccio delle liste per autore e man mano depenno i titoli che ho già.

So che esistono delle app, però excel è sempre excel :D
 
Di libri vecchi credo di averne parecchi.
Zona pericolosa di Lee Child credo che sia una prima edizione del 2000.
Ma ho un sacco di libri degli anni 90 col prezzo in lire.

Ho anche dovuto sistemarli in maniera poco ortodossa,in certi casi per dimensioni e non per autore.
Mi sa che aspetto il prossimo trasloco quando volente o nolente sarò costretto a prendere in mano tutti i libri per catalogarli a dovere...:emoji_grin:
 
Oggi avevo mezza giornata libera e dovevo fare delle commissioni.
Vicino a un negozio dove sono andato c'è un mercatino dell'usato che ha sempre tanti libri.
Inizio a spulc3iare tra gli scaffali e trovo quasi subito una copia di zona pericolosa a 1 euro, che però ho già.
Vado avanti sicuro di trovarne altri invece niente scaffale dopo scaffale.
Dopo circa mezz'ora nell'ultimo scaffale ne ho trovati due che erano lo da 6 mesi quindi al 50%.
2,85 euro in totale.
 

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Ho appena finito niente da perdere sempre di Lee child.
Conferma l'idea che mi ero fatto.
Essendo una serie di romanzi sullo stesso personaggio una certa ripetitività ci sta.
Anche Wilbur Smith ha il suo protagonista tipo che da un libro all'altro ha un nome diverso ma tante caratteristiche che si ripetono.
Lee child mi sembra molto più sbrigativo come autore.
Nel senso che scrive libri generalmente più brevi e ne ha sfornato praticamente uno all'anno per quasi 30 anni di fila.
La cosa c'è non mi piace è che dedica veramente poche pagine agli antagonisti principali.
In diversu libri il "cattivo" non viene citato prima di 100-150 pagine.
E anche dopo l'autore gli dedica ben poca attenzione, spreca più parole per descrivere i cheeseburger che mangia il protagonista.
Il risultato imho sono personaggi secondari un po' in inconsistenti, come se facessero parte del paesaggio.
Il protagonista cammina, riflette, fa a botte ma contro chi non importa più di tanto basta che alla fine abbia la meglio.
Continuerò a leggere i libri della serie ma confermo la mia impressione, almeno di un gradino sotto rispetto ad altri romanzieri che con le loro descrizioni dettagliate ti danno l'idea di vedere i personaggi e la storia che si svolge davanti ai tuoi occhi.
 
Ho appena finito niente da perdere sempre di Lee child.
Conferma l'idea che mi ero fatto.
Essendo una serie di romanzi sullo stesso personaggio una certa ripetitività ci sta.
Anche Wilbur Smith ha il suo protagonista tipo che da un libro all'altro ha un nome diverso ma tante caratteristiche che si ripetono.
Lee child mi sembra molto più sbrigativo come autore.
Nel senso che scrive libri generalmente più brevi e ne ha sfornato praticamente uno all'anno per quasi 30 anni di fila.
La cosa c'è non mi piace è che dedica veramente poche pagine agli antagonisti principali.
In diversu libri il "cattivo" non viene citato prima di 100-150 pagine.
E anche dopo l'autore gli dedica ben poca attenzione, spreca più parole per descrivere i cheeseburger che mangia il protagonista.
Il risultato imho sono personaggi secondari un po' in inconsistenti, come se facessero parte del paesaggio.
Il protagonista cammina, riflette, fa a botte ma contro chi non importa più di tanto basta che alla fine abbia la meglio.
Continuerò a leggere i libri della serie ma confermo la mia impressione, almeno di un gradino sotto rispetto ad altri romanzieri che con le loro descrizioni dettagliate ti danno l'idea di vedere i personaggi e la storia che si svolge davanti ai tuoi occhi.

devo essere sincero a me le serie non piacciono, ne ho provate alcune , ad esempio di Smith o Follet,dove ho trovato alcuni libri belli al di dentro di una serie però mi risulta pensante una lettura del genere, preferisco una romanzo unico, anche di 1500 pagine che più pubblicazioni , ma è una cosa personale ovviamente
 
devo essere sincero a me le serie non piacciono, ne ho provate alcune , ad esempio di Smith o Follet,dove ho trovato alcuni libri belli al di dentro di una serie però mi risulta pensante una lettura del genere, preferisco una romanzo unico, anche di 1500 pagine che più pubblicazioni , ma è una cosa personale ovviamente

Qualche autore particolarmente bravo riesce a rendere digeribile anche una serie composta da tanti libri.
Preferisco anche io le storie auto conclusive, un protagonista un libro magari spesso quanto 3 o 4 romanzi leggeri ma un libro solo.
Però se ne inizio una tendo a volerla concludere.
 
forse andrebbero letti come son stati scritti, uno all'anno o anche meno.

Se li leggo uno per volta però non cambia il fatto che mancano le caratterizzazioni degli altri personaggi.
Capisco che il protagonista è reacher e che gli altri partecipano alla sua storia solo in maniera temporanea (anche da questo punto di vista va tenuto presente che ogni storia inizia e si conclude nel giro di pochi giorni) ma mi sarei aspettato qualcosa di più rispetto a un nome, una breve descrizione fisica e due pagine di dialogo in tutto.
 
Qualche autore particolarmente bravo riesce a rendere digeribile anche una serie composta da tanti libri.
Preferisco anche io le storie auto conclusive, un protagonista un libro magari spesso quanto 3 o 4 romanzi leggeri ma un libro solo.
Però se ne inizio una tendo a volerla concludere.

concordo, anche perchè ho sempre il sospetto che le serie siano in realtà nella mente dell'autore una storia singola allungata con parti non indispensabili. Almeno io poi ho il problema che devo cambiare genere tra un libro e l'altro , quindi magari passo ad un altro libro, poi quando riprendo la serie fatico a riallacciare i nodi della storia, mi diventa quasi come un libro a se.
L'unica serie che mi è piaciuta fu il ciclo della Fondazione di Asimov, quello ricordo che mi conquisto, ma forse è stato l'unico caso .
 
i libri di jack reacher, non sono una serie.
nel senso che non sono una storia unica, dall'inizio alla fine.
e' solo lo stesso protagonista, in piu' libri, ma ogni storia e' autoconclusiva.
come fanno poi tutti quelli che scrivono libri usando sempre gli stessi protagonisti, cussler, baldacci, deaver, connelly, tanto per citare quelli che, appena vedo un libro nuovo, compro.

capita che, alcune storie, siano "di seguito" nel senso che cominciano dove quello prima finiva, o che ci siano "riferimenti" a storie passate, ma non sono una storia sola.

se poi non piace come non descrive i personaggi antagonisti, amen. basta non insistere a leggere gli altri libri :D
 
i libri di jack reacher, non sono una serie.
nel senso che non sono una storia unica, dall'inizio alla fine.
e' solo lo stesso protagonista, in piu' libri, ma ogni storia e' autoconclusiva.
come fanno poi tutti quelli che scrivono libri usando sempre gli stessi protagonisti, cussler, baldacci, deaver, connelly, tanto per citare quelli che, appena vedo un libro nuovo, compro.

capita che, alcune storie, siano "di seguito" nel senso che cominciano dove quello prima finiva, o che ci siano "riferimenti" a storie passate, ma non sono una storia sola.

se poi non piace come non descrive i personaggi antagonisti, amen. basta non insistere a leggere gli altri libri :D

certo ognuno ha i suoi gusti , se ad uno non piace un genere di lettura non la legge. Francamente non ho mai letto Reacher, se è tipo Pitt di Cussler quella per me non è una serie, sono romanzi non legati tra di loro ma che vedono come protagonista uno stesso personaggio, a me questo come genere piace anche perchè ci si affeziona al personaggio stesso, le serie come dici giustamente tu sono quelle in cui una i libri si susseguono prosegundo la trama di quello precedente, questi mi piacciono di meno , ma è un gusto personale , del resto non mi piacciono per lo stesso motivo neanche le serie Televisive, anzi quelle per me sono ancora peggio.
 
esatto, e' come pitt di cussler
non sono una serie, ma tanti libri con lo stesso personaggio.
che poi, per rimanere su cussler, se usi il comando "trova e sostituisci", Pitt ed Al, Kurt e Joe o la coppia Sam e Remi, li puoi sostituire e i libri sono uguali.
cambi un pelo l'ambientazione, una e' donna, ma la trama puo' essere usata con tutte e tre le coppie.
usare sempre gli stessi personaggi, serve a fidelizzare il lettore, che gia' li conosce
 
Io ho il tarlo del collezionista quindi anche se i libri sono delle storie a se stanti li considero comunque parte di una serie.
Anche di tante saghe cinematografiche fanno 3 o 4 film che possono essere benissimo guardati singolarmente,anzi spesso non serve nemmeno aver visto i film precedenti per capire quelli successivi.
Però se inizio li devo avere tutti non posso farci niente.

Comunque non ho detto che non mi piacciano,anzi mi prendono devo dire.
Sarà per via della serie tv.
Ma che non li considero sullo stesso livello di altri.
Non è che uno sceglie un romanziere,il più bravo secondo lui,e tutto il resto non lo legge perchè non è all'altezza.
 

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