<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Smentire le critiche sul marchio FIAT. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Smentire le critiche sul marchio FIAT.

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ma tu hai risposto ad Alex.79 in questo modo <<Per quanto riguarda il marchio Alfa Romeo non mi sembra che produca poche auto>> ma il suo di discorso non credo che vertesse sul numero di auto prodotte ma sul posizionamento economico. Ora per accedere al mondo Alfa devi spendere circa 40.000 , parliamo del minimo perchè altrimenti ci si mette poco ad arrivare ai 50 o salire, e questo è un posizionamento economico che preclude l'accesso al marchio a tanta gente che magari invece prima si comprava una Mito o una Giulietta.
Alfa Romeo è adesso è un marchio premium produttrice di automobili dal carattere sportivo e le più performanti (Giulia e Stelvio Quadrifoglio) montano motore Ferrari.
 
Alfa Romeo è adesso è un marchio premium produttrice di automobili dal carattere sportivo e le più performanti (Giulia e Stelvio Quadrifoglio) montano motore Ferrari.

Ti invito a tornare solo sul brand Fiat, in aderenza al topic, grazie.

Comunque, solo per precisare, il motore V6 2.900 biturbo è Alfa Romeo, derivato in parte, come base, da un V8 Ferrari con 2 cilindri in meno, ma progettato e ingegnerizzato (a suo tempo) in un "laboratorio" Alfa Romeo ubicato a Modena (le cosiddette "mille talpe"), parliamo del 2014-2015. Su quella base, è nato anche il V6 Maserati "Nettuno", che in più ha la "precamera".
 
Ultima modifica:
Va beh, un passaggio in cui siamo entrati un po' tutti, l'importante è tornare su Fiat.
Va bene, per quanto riguarda la FIAT credo di aver detto quello che pensavo e di aver risposto alle critiche riguardo alla fusione tra FCA e PSA Groupe e la nascita di Stellantis e tutte le preoccupazioni che potrebbero esserci a riguardo. In conclusione credo che FIAT è un marchio generalista e produce e abbia sempre prodotto in Italia tra le migliori auto per la famiglia e per i giovani che voglio semplicità e comfort senza rifiniture da mille e una notte. Penso che si possa inserire la FIAT nel settore premium.
 
Penso che si possa inserire la FIAT nel settore premium.

No, Fiat è un po' "trasversale", passa dal low-cost (Tipo 1.0, ormai fuori produzione) al generalista (quasi tutte le altre), e direi che sia premium solo ed esclusivamente con la 500e e la 500e 3+1.

Le vetture LATAM sono tutte low-cost e destinate esclusivamente al mercato sud-americano.
 
FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) è un marchio automobilistico italiano con una lunga storia che risale al 1899. Nel corso degli anni, FIAT ha prodotto una vasta gamma di veicoli, dai modelli iconici come la FIAT 500 e la FIAT Panda, alle berline e alle vetture sportive.

FIAT ha svolto un ruolo significativo nell'industria automobilistica italiana e internazionale. Ha acquisito e collaborato con altri marchi automobilistici nel corso degli anni, come Alfa Romeo, Lancia, Maserati e Chrysler. Nel 2014, FIAT ha acquisito la maggioranza delle azioni di Chrysler, formando la Fiat Chrysler Automobiles (FCA), che successivamente è stata ribattezzata Stellantis nel 2021 dopo la fusione con il gruppo PSA.

Alcuni potrebbero apprezzare il design, l'innovazione e l'accessibilità delle vetture FIAT, mentre altri potrebbero avere opinioni diverse sulla qualità o sulle caratteristiche dei veicoli.
 
No, Fiat è un po' "trasversale", passa dal low-cost (Tipo 1.0, ormai fuori produzione) al generalista (quasi tutte le altre), e direi che sia premium solo ed esclusivamente con la 500e e la 500e 3+1.
Va bene, diciamo non proprio premium ma neanche di scarsa qualità.
Io ho una Fiat 500l living (2015) e credo che la qualità sia abbastanza buona e non si è mai rotto nulla, non ho mai avuto problemi e ho sempre fatto la manutenzione ordinaria e straordinaria.
 
Va bene, diciamo non proprio premium ma neanche di scarsa qualità.
Io ho una Fiat 500l living (2015) e credo che la qualità sia abbastanza buona e non si è mai rotto nulla, non ho mai avuto problemi e ho sempre fatto la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Su questo concordo, ho avuto varie Fiat (in passato) e oggi ho un'Abarth 595 145 cv del 2018. Vettura per me straordinaria e della quale sono soddisfatto al 100%. Anche ben rifinita e accessoriata, mi piace molto.
Sicuramente è costruita con cura (anche se purtroppo non in Italia).
 
Su questo concordo, ho avuto varie Fiat (in passato) e oggi ho un'Abarth 595 145 cv del 2018. Vettura per me straordinaria e della quale sono soddisfatto al 100%. Anche ben rifinita e accessoriata, mi piace molto.
Sicuramente è costruita con cura (anche se purtroppo non in Italia).
La decisione di un'azienda automobilistica come la FIAT di costruire alcune auto all'estero invece che in Italia può dipendere da diversi fattori e benefici. Ecco alcuni dei motivi più comuni:

  1. Riduzione dei costi di produzione: La scelta di produrre auto all'estero può essere motivata dalla possibilità di ridurre i costi di produzione. Paesi come la Polonia possono offrire costi di manodopera inferiori rispetto all'Italia, consentendo all'azienda di ottenere un vantaggio competitivo sui prezzi.
  2. Accesso a mercati esteri: Costruire automobili all'estero può permettere a un'azienda come la FIAT di accedere più facilmente ai mercati esteri. Quando un'auto è prodotta localmente, può essere soggetta a dazi doganali e altre restrizioni commerciali. La produzione locale nei paesi esteri può aiutare a evitare tali ostacoli e rendere più competitiva l'auto sul mercato globale.
  3. Ottimizzazione della catena di approvvigionamento: La costruzione di auto all'estero può consentire all'azienda di ottimizzare la sua catena di approvvigionamento. Se una determinata regione o paese offre una base solida di fornitori di componenti automobilistici, può essere vantaggioso produrre le auto in quella località per ridurre i tempi di consegna e migliorare l'efficienza complessiva della produzione.
  4. Adattamento ai requisiti locali: La produzione di auto all'estero può consentire all'azienda di adattare i veicoli ai requisiti specifici dei mercati locali. Ad esempio, possono essere necessarie modifiche ai veicoli per rispettare le normative di sicurezza o le preferenze dei consumatori di un determinato paese. La produzione locale semplifica l'adeguamento ai requisiti specifici di ciascun mercato.

Tuttavia, è importante sottolineare che la FIAT produce ancora molte auto in Italia, ed è uno dei principali produttori automobilistici del paese. La decisione di produrre alcune auto all'estero rappresenta solo una parte della strategia globale dell'azienda per soddisfare le esigenze dei diversi mercati e ottimizzare la sua produzione.
 
Da torinese sono sempre stato affezionato e orgoglioso di avere nella mia città una grande industria automobilistica. Nonostante tutte le critiche mosse a questa azienda (spesso fondate), ho sempre in qualche modo giustificato l'azienda, dopotutto io problemi non ne ho mai avuti e tutt'ora non ne ho con le loro auto, anche quando producevano all'estero perchè il cuore dell'azienda, il suo DNA, la progettazione, l'ideazione, la gestione del mondo Fiat a livello centrale avveniva sempre qui.
Con la finta fusione sto purtroppo assistendo al definitivo smantellamento del suo cuore pulsante che per me sono gli ingegneri, i designer e il management più che l'assemblaggio del veicolo (non me ne vogliano gli operai). Conosco tre fonti interne a Fiat e purtroppo mi confermano che è tutto in mano ai francesi, tutto. I processi, le decisioni, la linea gerarchica, tutto loro. Noi italiani manteniamo un briciolo di potere decisionale solo nel settore veicoli commerciali dove siamo sempre stati leader, ma l'auto non è più cosa nostra, facciamo giusto due schizzi sul foglio per definire lo stile. La 124 spider nuova era sì una Mazda MX5, però i motori montati erano Fiat, quindi non mi vengano a dire che adesso sulle piattaforme Peugeot non si possono spendere due lire due per montarci i nostri motori. Stanno distruggendo un patrimonio industriale italiano che a fine anni '80 era il più grande produttore europeo di auto, più grande delle varie Volkswagen, Renault, ecc.
Non lontano da casa mia c'è il Centro Ricerche Fiat dove, per dirne una, è nato il Common Rail. Che fine farà?

Mi dispiace ma come scritto da altri io che ho sempre avuto auto italiane e ho anche la moto italiana, se continuerà così non acquisterò più nulla del marchio Fiat, Alfa e Lancia per principio. La giostra è la loro, ma il biglietto lo pago io quindi farò valere le mie ragioni nel mio piccolo.
 
Il listino lungo delle altre marche non è confusionato ma semplicemente risponde a tutte le tipologie di clineti.

Oggi vai in fiat per la segmento B, non c'è, vai in fiat per la coupè, non c'è, vai in fiat per la decapottabile non c'è.

Io ho una fiat e dovendo sceglier euna nuova auto penso andrei su Tipo, ma è innegabile che la situazione sia ridicola.

Volkswagen e Mercedes hanno tutto, dall'utilitaria al furgone, manca forse il segmento A. Hanno potenzialmente un'auto per ogni tipo di richiesta.

Fiat ha soppresso interi settori, tra cui il più venduto cioè il segmento b. Che poi quello che rimane sia valido sono d'accorod, ma non diciamo che Fiat ha una buona strategia di mercato perchè è una stronzata.
 
Da torinese sono sempre stato affezionato e orgoglioso di avere nella mia città una grande industria automobilistica. Nonostante tutte le critiche mosse a questa azienda (spesso fondate), ho sempre in qualche modo giustificato l'azienda, dopotutto io problemi non ne ho mai avuti e tutt'ora non ne ho con le loro auto, anche quando producevano all'estero perchè il cuore dell'azienda, il suo DNA, la progettazione, l'ideazione, la gestione del mondo Fiat a livello centrale avveniva sempre qui.
Con la finta fusione sto purtroppo assistendo al definitivo smantellamento del suo cuore pulsante che per me sono gli ingegneri, i designer e il management più che l'assemblaggio del veicolo (non me ne vogliano gli operai). Conosco tre fonti interne a Fiat e purtroppo mi confermano che è tutto in mano ai francesi, tutto. I processi, le decisioni, la linea gerarchica, tutto loro. Noi italiani manteniamo un briciolo di potere decisionale solo nel settore veicoli commerciali dove siamo sempre stati leader, ma l'auto non è più cosa nostra, facciamo giusto due schizzi sul foglio per definire lo stile. La 124 spider nuova era sì una Mazda MX5, però i motori montati erano Fiat, quindi non mi vengano a dire che adesso sulle piattaforme Peugeot non si possono spendere due lire due per montarci i nostri motori. Stanno distruggendo un patrimonio industriale italiano che a fine anni '80 era il più grande produttore europeo di auto, più grande delle varie Volkswagen, Renault, ecc.
Non lontano da casa mia c'è il Centro Ricerche Fiat dove, per dirne una, è nato il Common Rail. Che fine farà?

Mi dispiace ma come scritto da altri io che ho sempre avuto auto italiane e ho anche la moto italiana, se continuerà così non acquisterò più nulla del marchio Fiat, Alfa e Lancia per principio. La giostra è la loro, ma il biglietto lo pago io quindi farò valere le mie ragioni nel mio piccolo.
Capisco, però ti posso assicurare che mi sono informato e ho fatto delle ricerche e tutte le case automobilistiche collaborano o fanno parte di un gruppo per costruire le loro automobili, un esempio è proprio quello di CUPRA e Volkswagen dove la CUPRA Born utilizza la stessa piattaforma della Volkswagen ID.3 (piattaforma Volkswagen MEB) e ormai tutte le case automobilistiche collaborano, fanno fusioni e/o accordi.
Purtroppo per affrontare le sfide del settore automobilistico bisogna allearsi e collaborare per stare al passo e ormai lo fanno tutti non solo la FIAT o Alfa Romeo, basta informarsi.
 
Il listino lungo delle altre marche non è confusionato ma semplicemente risponde a tutte le tipologie di clineti.

Oggi vai in fiat per la segmento B, non c'è, vai in fiat per la coupè, non c'è, vai in fiat per la decapottabile non c'è.

Io ho una fiat e dovendo sceglier euna nuova auto penso andrei su Tipo, ma è innegabile che la situazione sia ridicola.

Volkswagen e Mercedes hanno tutto, dall'utilitaria al furgone, manca forse il segmento A. Hanno potenzialmente un'auto per ogni tipo di richiesta.

Fiat ha soppresso interi settori, tra cui il più venduto cioè il segmento b. Che poi quello che rimane sia valido sono d'accorod, ma non diciamo che Fiat ha una buona strategia di mercato perchè è una stronzata.
La FIAT ha il segmento A (Fiat 500 Hybrid/Fiat 500e), segmento B/B-SUV (Fiat Panda, Fiat 600e, Fiat 500x), segmento C (Fiat Tipo,) e monovolume: Fiat E-Doblò e Fiat E-Ulysse, più tutti i veicoli commerciali (dove siamo leader nel mondo). Credo che bastano per la famiglia e per i giovani e per quanto riguarda le coupé e le decapottabili per quello ci sono Maserati e Ferrari anche loro leader nel settore. Ho già detto alcune cose prima, l'importante è stare al passo con la discussione e leggere bene il post iniziale sul forum e i commenti.
 
Questo dei gruppi lo si sapeva da almeno 20 anni se non di più, una casa automobilistica ora di vita propria non ci vive, quindi che il gruppo Fiat a sua volta convogliasse in un altro grande gruppo era scontato, la sfida è quella di preservare una propria identità al di dentro dei gruppi tenendo sempre in considerazione le sinergie che si hanno con altri marchi.
 
La FIAT ha il segmento A (Fiat 500 Hybrid/Fiat 500e), segmento B/B-SUV (Fiat Panda, Fiat 600e, Fiat 500x), segmento C (Fiat Tipo,) e monovolume: Fiat E-Doblò e Fiat E-Ulysse, più tutti i veicoli commerciali (dove siamo leader nel mondo). Credo che bastano per la famiglia e per i giovani e per quanto riguarda le coupé e le decapottabili per quello ci sono Maserati e Ferrari anche loro leader nel settore. Ho già detto alcune cose prima, l'importante è stare al passo con la discussione e leggere bene il post iniziale sul forum e i commenti.

Oddio segmento B non direi, la panda è un segmento A e 600e e 500x non sono prodotti a cui si rivolge chi cerca un vero segmento B, che poi c'è anche da dire che è un altro segmento in abbandono da parte di molte case, se non erro proprio oggi finisce la produzione della Fiesta. Quindi la Fiat è nel solco delle scelte fatte da altre case
 
La decisione di un'azienda automobilistica come la FIAT di costruire alcune auto all'estero invece che in Italia può dipendere da diversi fattori e benefici. Ecco alcuni dei motivi più comuni:

  1. Riduzione dei costi di produzione: La scelta di produrre auto all'estero può essere motivata dalla possibilità di ridurre i costi di produzione. Paesi come la Polonia possono offrire costi di manodopera inferiori rispetto all'Italia, consentendo all'azienda di ottenere un vantaggio competitivo sui prezzi.
  2. Accesso a mercati esteri: Costruire automobili all'estero può permettere a un'azienda come la FIAT di accedere più facilmente ai mercati esteri. Quando un'auto è prodotta localmente, può essere soggetta a dazi doganali e altre restrizioni commerciali. La produzione locale nei paesi esteri può aiutare a evitare tali ostacoli e rendere più competitiva l'auto sul mercato globale.
  3. Ottimizzazione della catena di approvvigionamento: La costruzione di auto all'estero può consentire all'azienda di ottimizzare la sua catena di approvvigionamento. Se una determinata regione o paese offre una base solida di fornitori di componenti automobilistici, può essere vantaggioso produrre le auto in quella località per ridurre i tempi di consegna e migliorare l'efficienza complessiva della produzione.
  4. Adattamento ai requisiti locali: La produzione di auto all'estero può consentire all'azienda di adattare i veicoli ai requisiti specifici dei mercati locali. Ad esempio, possono essere necessarie modifiche ai veicoli per rispettare le normative di sicurezza o le preferenze dei consumatori di un determinato paese. La produzione locale semplifica l'adeguamento ai requisiti specifici di ciascun mercato.

Tuttavia, è importante sottolineare che la FIAT produce ancora molte auto in Italia, ed è uno dei principali produttori automobilistici del paese. La decisione di produrre alcune auto all'estero rappresenta solo una parte della strategia globale dell'azienda per soddisfare le esigenze dei diversi mercati e ottimizzare la sua produzione.
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