Da torinese sono sempre stato affezionato e orgoglioso di avere nella mia città una grande industria automobilistica. Nonostante tutte le critiche mosse a questa azienda (spesso fondate), ho sempre in qualche modo giustificato l'azienda, dopotutto io problemi non ne ho mai avuti e tutt'ora non ne ho con le loro auto, anche quando producevano all'estero perchè il cuore dell'azienda, il suo DNA, la progettazione, l'ideazione, la gestione del mondo Fiat a livello centrale avveniva sempre qui.
Con la finta fusione sto purtroppo assistendo al definitivo smantellamento del suo cuore pulsante che per me sono gli ingegneri, i designer e il management più che l'assemblaggio del veicolo (non me ne vogliano gli operai). Conosco tre fonti interne a Fiat e purtroppo mi confermano che è tutto in mano ai francesi, tutto. I processi, le decisioni, la linea gerarchica, tutto loro. Noi italiani manteniamo un briciolo di potere decisionale solo nel settore veicoli commerciali dove siamo sempre stati leader, ma l'auto non è più cosa nostra, facciamo giusto due schizzi sul foglio per definire lo stile. La 124 spider nuova era sì una Mazda MX5, però i motori montati erano Fiat, quindi non mi vengano a dire che adesso sulle piattaforme Peugeot non si possono spendere due lire due per montarci i nostri motori. Stanno distruggendo un patrimonio industriale italiano che a fine anni '80 era il più grande produttore europeo di auto, più grande delle varie Volkswagen, Renault, ecc.
Non lontano da casa mia c'è il Centro Ricerche Fiat dove, per dirne una, è nato il Common Rail. Che fine farà?
Mi dispiace ma come scritto da altri io che ho sempre avuto auto italiane e ho anche la moto italiana, se continuerà così non acquisterò più nulla del marchio Fiat, Alfa e Lancia per principio. La giostra è la loro, ma il biglietto lo pago io quindi farò valere le mie ragioni nel mio piccolo.