Tutti quelli che conosco e che, più o meno direttamente, mi hanno esternato il loro pensiero quando ho acquistato una Giulia, ormai più di due anni e 69.000 km fa, in sostanza mi chiedevano: " ma ti fidi, sei sicuro? Per quei soldi, meglio una tedesca."ma poi, chissà perchè, hanno continuato in maggioranza a comprare "tedesco",
Gli rispondevo, a questi amici che, come diceva un vecchio spot di Carosello "la fiducia è una cosa seria e si da alle cose serie", e che dopo tre Alfa (1x156 e 2x159) e quasi 750.000 km percorsi senza problemi ed effettuando la corretta manutenzione, il prodotto mi sembrava più che serio (e parliamo del prodotto Alfa ante Giulia e Stelvio con molta componentistica, e filosofia costruttiva, Fiat) e che la Giulia quindi meritava piena fiducia, anche se totalmente nuova.
Il problema "tecnologico" su durata, affidabilità et similia accampato da tanti non è il vero nocciolo della questione: per tanti di questi, secondo me, Alfa Romeo Giulia o Stelvio non veicolano quell'aura di promozione personale, non suggellano l'appartenenza a (presunte) categorie sociali di censo elevato.
Se la clientela potenziale di queste vetture ha divorziato da Alfa ancora prima di comprarle, la colpa va distribuita però al 50%: anche la casa stessa (leggi FCA) ci ha messo del suo per carità.