Io ricordo, ma vado con i ricordi, che in realtà per quanto riguarda la tutela ambientale la costituzione non ne trattava molto visto che il tema era pressoché sconosciuto allora, nel 2001 ci fu la revisione del articolo V e per la prima volta venne trattato il tema dando competenze alle Autorità locali ma in un modo alquanto confusionario e piu di una volta intervenne la corte costituzionale , secondo me quindi ancora in merito le competenze non sono chiarissime.
Per autorità locali intendo in primis ora Regioni e Comuni.
E' vero, hai perfettamente ragione, la Costituzione in origine era vaga in materia, parlava di tutela del paesaggio (art.9 mi sembra), ed è logico, all' epoca della sua elaborazione erano altri gli aspetti che si volevano tutelare (si usciva da una dittatura e da una guerra disastrosa) e che la Carta nei suoi principi si poneva a difesa.
Gli aspetti di tutela dell' ambiente sono emersi successivamente al boom economico, sviluppatosi inizialmente in maniera poco sensibile a temi come inquinamento ambientale o tutela del paesaggio (basti pensare allo sviluppo urbanistico incontrollato delle grandi città), ed anche questo è perfettamente spiegabile in termini storici: bisognava ricostruire un paese intero, la volontà era quella, a qualsiasi prezzo.
Pensa solo anche ad aspetti come ad esempio la tutela del lavoro, la sicurezza sul lavoro (anch'essa interessata alla protezione dell' ambiente, sia lavorativo che esterno), oggi è impossibile agire "a prescindere" da loro in nome del, anzi, di un "progresso", e chi lo fa infrange la legge, e compie un reato.
Purtroppo, con il nostrano stile che ci contraddistingue, quando si è preso coscienza della situazione, e si è, come Tu giustamente citavi, posto mano al problema, le scelte politiche sono state come al solito condizionate da mille interessi di potere, magari anche posti in buona fede, per carità, frammentandone l'azione e chiaramente diminuendone l' efficacia.
Mi viene in mente, tanto per farTi un esempio di un argomento che conosco bene, cosa è successo in Italia quando si è zonizzato sismicamente il territorio italiano: una mezza rivoluzione, sai quanti oppositori a livello politico locale, non la volevano, pur essedo necessaria a tutela della sicurezza delle costruzioni, anzi di più, della vita delle persone che le utilizzano.
E perché? C' era (e c'è ancora) la convinzione che una costruzione sismica sia più onerosa e complicata, e che zonizzare con valori alti sismicamente una zona avrebbe comportato un danno economico al territorio.