<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Salvatela o vendetela | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Salvatela o vendetela

…. Forum ...piccola comunitá ...discussione che si é aperta solo perché alla Giulia non si potevano avere i fari Full led...

proprio perchè siamo una...piccola comunità con seguito, mettiamo ben in chiaro che è meglio avere buon handling abbinato ai fari bi-xeno, invece di macchine che, pur dotate di full led, in caso di manovre...critiche stanno in strada solo grazie all'elettronica

se devo indicare un difetto di Giulia, ebbene è proprio l'eccesso di elettronica (o comunque un'elettronica troppo...delicata), per cui basta un calo di tensione (o una sovra-tensione) per far accendere l'albero di Natale (AWD, ESP, ZF AT8 ecc...): dopo 20 mesi, sostituita la batteria, tutto rientrato
 
Con la speranza che la politica (nostrana ed europea) si avvalga di buoni consulenti in materia energetica ed ambientale e non parli (o peggio legiferi incentivando determinate scelte, tipo elettrico ed ibrido) basandosi su concetti approssimativi, preconcetti, interesse di parte o ascoltando solo la pancia della gente, organo di cui si è sempre sicuri del collegamento in basso allo scarico ma non sempre di quello in alto al cervello.
Vogliamo sperare sia davvero cosi, che i nostri politici per primis siano capaci di capire se i propri consulenti sono in grado di avere tali capacitá sapienti al riguardo l ambiente e le stesse emissioni energetica. Se penso alla contraddizione(Almeno qui in Germania) il divieto edile troppo vicino a pali trasportori di Corrente elettrica con la motivazione che le emissioni elettriche (Raggi elettriche) sono nocivi al corpo umano personalmente mi arrendo a tali decisioni, e mi viene voglia di protestare.Quindi, non Credo piu di tanto che tali decisioni prese dai politici nazionali che europee siano le migliori per il nostro ambiente .
 
Certo che se pensiamo che a livello centrale si vuole colpire le auto con elevate emissioni di CO2 (=motori a benzina), mentre a quello locale le amministrazioni fanno la guerra al diesel, qualche dubbio che le idee non siano tanto chiare viene. E stiamo parlando di due tecnologie di cui tutto ormai è noto, figuriamoci invece con queste nuove, elettriche
Le tue perplessitá sono anche le mie, ma se di colpo oggi prendi il giornale o accendi la TV , e leggi e senti che un Tribunale fa Valere la richiesta di un comune di far vietare i motori a diesel non solo per traffico urbano ma anche in autostrada nella propria circoscrizione pur sapendo che quell autostrada e necessaria per la propria struttura commerciale,cosa penseresti?
 
Basta andarsi a leggere la storia costituzionale della tutela del ambiente per capire ora perché siamo arrivati ad avere questa frattura in cui il potere centrale legifera in un verso mentre le strutture locali vanno verso un altra direzione
Tramite la Costituzione ed attraverso i suoi principi il potere centrale ha l' obbligo di tutelare un "diritto" fondamentale dei cittadini, e quindi di legiferare di conseguenza a livello "generale".
Un sindaco non legifera, emette "ordinanze" nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti per prevenire o risolvere situazioni "contingenti" locali.
Non dovrebbe esserci nessuna frattura tra questi due estremi, ma una logica consequenzialità, è questo che trovo disarmante.
Aggiungo un "preoccupante".
 
Ultima modifica:
Le tue perplessitá sono anche le mie, ma se di colpo oggi prendi il giornale o accendi la TV , e leggi e senti che un Tribunale fa Valere la richiesta di un comune di far vietare i motori a diesel non solo per traffico urbano ma anche in autostrada nella propria circoscrizione pur sapendo che quell autostrada e necessaria per la propria struttura commerciale,cosa penseresti?
Che è la pancia che ragiona e non il cervello.
 
Sarà un caso di "dissonanza cognitiva" rispetto a quanto si pensa alla sede centrale.
Forse una soluzione geniale tutta italiana:
tasso a livello nazionale le benzina, nessuno le compra, a quello locale blocco la circolazione dei diesel, nessuno circola....et voilà, non ho più traffico, e quindi zero inquinamento!
Per una soluzione provvisoria ,potrebbe anche andare, ma, siccome non siamo soli in questo mondo ci dobbiamo adeguare …..
 
Tramite la Costituzione ed attraverso i suoi principi il potere centrale ha l' obbligo di tutelare un "diritto" fondamentale dei cittadini, e quindi di legiferare di conseguenza a livello "generale".
Un sindaco non legifera, emette "ordinanze" nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti per prevenire o risolvere situazioni "contingenti" locali.
Non dovrebbe esserci nessuna frattura tra questi due estremi, ma una logica consequenzialità, è questo che trovo disarmante.

Io ricordo, ma vado con i ricordi, che in realtà per quanto riguarda la tutela ambientale la costituzione non ne trattava molto visto che il tema era pressoché sconosciuto allora, nel 2001 ci fu la revisione del articolo V e per la prima volta venne trattato il tema dando competenze alle Autorità locali ma in un modo alquanto confusionario e piu di una volta intervenne la corte costituzionale , secondo me quindi ancora in merito le competenze non sono chiarissime.
Per autorità locali intendo in primis ora Regioni e Comuni.
 
Che è la pancia che ragiona e non il cervello.
Purtroppo é Cosa Vera, a partire dal 1. Luglio 2019 euro 4 in giu e dal 1. Settembre 2019 pure euro 5 saranno vietati sulla Autobahn A40 nella circoscrzione che riguarda la Cittá di Essen oltre che nel traffico cittadino.
Cosa strana rimane che per strade regionali con lunghi riferimenti non saranno vietati.
Si spera che la ADAC riesca a far cambiare il verdetto.
 
Io ricordo, ma vado con i ricordi, che in realtà per quanto riguarda la tutela ambientale la costituzione non ne trattava molto visto che il tema era pressoché sconosciuto allora, nel 2001 ci fu la revisione del articolo V e per la prima volta venne trattato il tema dando competenze alle Autorità locali ma in un modo alquanto confusionario e piu di una volta intervenne la corte costituzionale , secondo me quindi ancora in merito le competenze non sono chiarissime.
Per autorità locali intendo in primis ora Regioni e Comuni.
E' vero, hai perfettamente ragione, la Costituzione in origine era vaga in materia, parlava di tutela del paesaggio (art.9 mi sembra), ed è logico, all' epoca della sua elaborazione erano altri gli aspetti che si volevano tutelare (si usciva da una dittatura e da una guerra disastrosa) e che la Carta nei suoi principi si poneva a difesa.
Gli aspetti di tutela dell' ambiente sono emersi successivamente al boom economico, sviluppatosi inizialmente in maniera poco sensibile a temi come inquinamento ambientale o tutela del paesaggio (basti pensare allo sviluppo urbanistico incontrollato delle grandi città), ed anche questo è perfettamente spiegabile in termini storici: bisognava ricostruire un paese intero, la volontà era quella, a qualsiasi prezzo.
Pensa solo anche ad aspetti come ad esempio la tutela del lavoro, la sicurezza sul lavoro (anch'essa interessata alla protezione dell' ambiente, sia lavorativo che esterno), oggi è impossibile agire "a prescindere" da loro in nome del, anzi, di un "progresso", e chi lo fa infrange la legge, e compie un reato.
Purtroppo, con il nostrano stile che ci contraddistingue, quando si è preso coscienza della situazione, e si è, come Tu giustamente citavi, posto mano al problema, le scelte politiche sono state come al solito condizionate da mille interessi di potere, magari anche posti in buona fede, per carità, frammentandone l'azione e chiaramente diminuendone l' efficacia.
Mi viene in mente, tanto per farTi un esempio di un argomento che conosco bene, cosa è successo in Italia quando si è zonizzato sismicamente il territorio italiano: una mezza rivoluzione, sai quanti oppositori a livello politico locale, non la volevano, pur essedo necessaria a tutela della sicurezza delle costruzioni, anzi di più, della vita delle persone che le utilizzano.
E perché? C' era (e c'è ancora) la convinzione che una costruzione sismica sia più onerosa e complicata, e che zonizzare con valori alti sismicamente una zona avrebbe comportato un danno economico al territorio.
 
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non sono d'accordo

se si tratta di alimentazione elettrica, le mastodontiche Tesla S e X, che si vedono in giro spesso con il solo conducente a bordo, pesano sull'ambiente più di una "normale" Giulia o Stelvio mjet:

- energia ed emissioni inquinanti per produrre le batterie;
- emissioni inquinanti per produrre l'energia impiegata per l'alimentazione elettrica;
- emissioni inquinanti per "rotolamento pneumatici", usura pastiglie e dischi freni;
- energia ed emissioni inquinanti per smaltire le batterie esaurite.

Per NON tacere dello "spazio" occupato in più rispetto a vetture di dimensioni idonee per le esigenze umane.

Ed infine per NON tacere del problema "sicurezza" ed emissione di onde magnetiche di una rete elettrica ad alta tensione in ambito urbano, rete necessaria per la ricarica nei "tempi morti".

L'altra insidia dell'elettrico è l'approfittamento dei costruttori per i costi di riparazione:

ho letto del proprietario yankee di una Model S che, dopo un banale urto in parcheggio contro il cordolo di un marciapiede, si è visto presentare un conto da 11 k dollari.

Ho invece visto direttamente i preventivi/fatture per riparazione Stelvio dopo sinistro analogo (carrozzeria convenzionata con l'assicurazione, polizza kasko), prezzi molto...umani. Sempre alluminio è.

Insomma, teniamoci i mjet e, eventualmente, dirottiamo gli acquisti verso modelli di minori dimensioni e...sezione frontale

Concordo. Anch'io - e sono in buona compagnia- non penso che l'alimentazione a batteria risolverà tutti i problemi ambientali , se è vero che azzererà le emissioni dagli scarichi , è altrettanto vero che sposterà la pollution nelle aree di produzione dell'energia e degli accumulatori , lasciando nelle città l'inquinamento elettromagnetico e i pericoli di incendio e scoppio.

Come troppo spesso accade l'ecologia è "spinta" da esigenze e lobbies che nulla hanno a che fare con la salvaguardia dell'ambiente .

Nel caso della lotta ai diesel , vi si può scorgere l'esigenza di "lasciare" il gasolio , la cui origine e soprattutto raffinazione ha dei limiti precisi , ai trasporti che si prevedono in aumento , soprattutto all'alimentazione delle navi da crociera e anche mercantili , le quali non potranno più utilizzare oli pesanti , ma saranno costrette ad andare a gasolio .

https://scenarieconomici.it/ii-vero...on-ce-ne-abbastanza-per-tuttilotta-l-dieisel/
 

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