Allora serve una DeLorean...Dopo un breve excursus nel passato, con una virtuale macchina del tempo, direi di tornare al futuro......
Allora serve una DeLorean...Dopo un breve excursus nel passato, con una virtuale macchina del tempo, direi di tornare al futuro......
Certo inizi 2020 o addirittura fine 2019....NON erano 2 anni dalla delibera di primavera 2019..... é ne sono sempre certo che due anni ci bastano, quando il pianale di una macchina é gia esistente. Ma se poi non si é sicuri di cosa si vuol fare non bastano nemmeno ventanni. Difatto si vede che la stessa catena di montaggio non é ancora finita ma ci stanno lavorando.... come tu stesso scrivi.
Le berline 3 volumi in Italia sono passate di moda da 25 anni... Ultima che ha venduto bene proprio un'alfa la 156...auto però pensata per italia e non usa e cmq altri tempi. Invece guarda un po' in italia stelvio fino a un anno fa ha venduto bene prima del segmento D sia suv che non suv, poi è crollata per classica politica gestione prodotto pietosa in fca dal 2004...No No, il flop della Giulia cosi come lo chiami tu, ha poco a che vedere con la stessa macchina... se quella macchina veniva costruita in Germania anche se portava l'emblema Alfa avrebbe fatto successo se poi avesse avuto l emblema di una della triade avrebbe sfondato. Nessuno avrebbe guardato cosi ossessivo come gli italiani alle adas e non avrebbe guardato al prezzo. A voi piace tanto suicidarvi, avere odiato Fiat vi potrebbe costare piu di quanto pensiate.Adesso dovete sperare che i francesi pensano in forma benevole verso l'Italia o dovete vivere di cassa integrazione totale. Pensare che l'estero debba comprare italiano quando lo stesso italiano ne fa una critica é pretendere l'impossibile.
Ecco, bravo, tu che sai capisci perché siamo ai titoli di coda.Le berline 3 volumi in Italia sono passate di moda da 25 anni... Ultima che ha venduto bene proprio un'alfa la 156...auto però pensata per italia e non usa e cmq altri tempi. Invece guarda un po' in italia stelvio fino a un anno fa ha venduto bene prima del segmento D sia suv che non suv, poi è crollata per classica politica gestione prodotto pietosa in fca dal 2004...
Quindi la colpa è di fca o degli italiani?
Cmq se giulia fosse nata in germania d
Sicuro non avrebbe avuto albero trasmissione in carbonio, roba che nn hannl nemmeno le Maserati, ma per eu ci sarebbe una sw, per il mercato "principe" gli usa motorizzazioni intermedie adatte al mercato, per Cina sarebbe prodotta la e lwb...
Come prodotto specifiche infotement, led, adas da 2016 nel 2016 non da sr3 nata nel 2011....e costantemente rinnovate dopo 6 mesi non dopo 3 anni.
Avrebbe avuto intorno una gamma decente di auto, concessionari premium, marchio con una sede propria e cs esclusivo, ecc, ecc
Null'altro da aggiungereEcco, bravo, tu che sai capisci perché siamo ai titoli di coda.
La sede propria c'era, il centro tecnico (io c'ero) pure, il centro stile anche (e quanto mi ha fatto ammattire Egger per il piano di forma della Nuvola...), il marketing e le strategie prodotto avrebbero dovuto mettercele quelli che dissero "ci siamo annessi una provincia debole".
E in 35 anni non sono stati capaci (perché non interessava) di cavare un ragno dal buco.
Ora la provincia debole se la sono annessa i francesi, che sicuramente di peggio non potranno fare. Ma il tempo è passato, e il mercato, se non hai un appeal proprio, non ti perdona.
E non bastano due adesivi su una macchina svizzera per rinverdire una tradizione dilapidata. Non era nemmeno necessario farsi un pedigree; bastava non buttare via quello che c'era già.
Secondo me dovresti leggere nuovamente e con attenzione quell'articolo......contraddittorio e tendenzioso.https://www.dmove.it/news/alfa-romeo-giulia-diventera-ibrida-ma-non-basta-l-addio-e-vicino
Intanto continuano ad uscire articoli ad hoc per preparare il terreno e giustificare il prossimo annientamento tecnico di Alfa ed il ritorno ad auto standardizzate e solo brandizzate (se non vi piace ricarrozzate).
Insomma come ai tempi di Fiat mito ma in salsa franzona.
Oltretutto è fantastico vedere come in diverse fonti di esalti la tecnologia delle piccole francesi.
Sembra quasi che le segmento b e c e l'ibrido Peugeot siano dei santo grall...
Secondo me dovresti leggere nuovamente e con attenzione quell'articolo......contraddittorio e tendenzioso.
È solo una raccolta di cose trite e ritrite degli ultimi mesi.
Alfa ha dimostrato ampiamente come possa essere migliorata una base popolare.....quindi non considero un problema usare una piattaforma trasversale di provenienza dalla banca organi.
Mi sembra prematuro cercare di spezzare le ali a un qualcosa non ancora nato.
Sottoscrivo. Aggiungo, da possessore di una Giulia, dopo 116000 km, che il prodotto automobilistico "meccanico" c'é (eccome se c'é, ed ė quello che manda avanti la vettura), solo che, soddisfatti gli appassionati (i famosi alfisti puri della TP), Alfa Romeo (alias FCA) non ha saputo (voluto) completarlo con tutto il resto. Giulia (e Stelvio) resteranno delle meteore: nella migliore delle ipotesi, pianale ed altri organi meccanici finiranno su modelli futuri Maserati (o Jeep).Premesso che una base popolare per fare un'Alfa è esattamente quello che Fiat, per trent'anni ha fatto, distruggendo così la percezione e l'immagine del marchio.
Tanto che adesso prodotti come Giulia o Stelvio, che con altri marchi si venderebbero da sole, non riescono ad ottenere il consenso, risultando dei flop. Aiutato anche da politiche di prezzo assurde, senza restyling o portando cose necessarie come gli Adas a tre anni dal lancio.
Insomma il male non può essere anche la cura.
La cura doveva essere perseverare nella ricostruzione tecnica e d'immagine di Alfa con il piano originario di Marchionne.
Non era considerato fattibile? Non valorizzava/penalizzava Maserati?
Allora amen
È evidente che il mondo dell'automotive attuale, non necessita di un'Alfa Romeo
Ricostruire Alfa Romeo significa lavorare duramente senza scoraggiarsi.Premesso che una base popolare per fare un'Alfa è esattamente quello che Fiat, per trent'anni ha fatto, distruggendo così la percezione e l'immagine del marchio.
Tanto che adesso prodotti come Giulia o Stelvio, che con altri marchi si venderebbero da sole, non riescono ad ottenere il consenso, risultando dei flop. Aiutato anche da politiche di prezzo assurde, senza restyling o portando cose necessarie come gli Adas a tre anni dal lancio.
Insomma il male non può essere anche la cura.
La cura doveva essere perseverare nella ricostruzione tecnica e d'immagine di Alfa con il piano originario di Marchionne.
Non era considerato fattibile? Non valorizzava/penalizzava Maserati?
Allora amen
È evidente che il mondo dell'automotive attuale, non necessita di un'Alfa Romeo
Non credo che sia stata l' iniziale mancanza di maxi schermi o esaltatori dell' ego tipo "hey Giulia" a determinare le scarse vendite della berlina Alfa. Per equipaggiare una vettura di elettronica e app da telefonino non servono decenni di sviluppo, é giá tutto pronto. É mancata invece proprio Alfa Romeo a trecentosessanta gradi, quella era la sfida soprattutto per Fiat dopo l'acquisizione della casa del biscione, sfida che abbisognava sí di almeno ventianni di costante impegno, ma partendo peró dagli anni novanta (come ha fatto VW con Audi). Anni, automobilisticamente parlando, caratterizzati da certezze oggi venute meno o messe in discussione (premium uguale berlina tre volumi o sw, il diesel che soppiantava il benzina, i suv ancora da inventare, le prestazioni elevate, tanto per citare quelle che penso siano piú significative). Chiari gli obbiettivi, chiari i concorrenti da battere. Ma oggi, con l'incertezza generale, le normative stringenti, l' emergere di nuovi player (Tesla in primis capace di preoccupare pure i tedeschi là dove si sentivano invincibili), che senso ha mantenere in vita un marchio di cui non si é riusciti a conservarne lo spirito, l'essenza in vent'anni a oggi, da quando era sufficiente proporre un prodotto diciamo "tradizionale" come tipologia e tecnologia? Che senso ha prendere un pianale PSA ibrido, costruirci sopra un clone di qualche modello francese, e marchiarlo Alfa Romeo? Se voglio una Peugeot, mi prendo una Peugeot, punto.Ricostruire Alfa Romeo significa lavorare duramente senza scoraggiarsi.
Tutti dite che Giulia e Stelvio sono dei flop...... perché vi aspettavate vendite mirabolanti.
Rientrare nel settore premium medio grande dopo 35 anni nel ruolo di comparsa e fare numeri spettacolari è utopia all'ennesima potenza.
Marchionne ha fatto vedere che era possibile fare una vettura meccanicamente e prestazionalmente superiore peccato che abbia voluto anticiparne l'uscita senza renderla pari, alla concorrenza, nella elettronica di servizio (fari full led, maxischermi ecc.ecc.) cosa fatta quasi quattro anni dopo.
Vorrei ricordare che VAG ha lavorato 25 anni per portare Audi al livello di MB e BMW quindi pensare che Alfa Romeo riuscisse a farlo in quattro anni....lo ridico... è utopia pura.
C'è solo da lavorare con il cuore, con persone che credono in ciò che fanno evitando fantasmi come gli ultimi responsabili americani o CEO che piangono sulle ovvie mancate vendite.
Maserati non era e non è posizionata dove merita quindi il rischio di cannibalizzazione dopo la presentazione di una gamma di segmento E Alfa è forte....da lì la scelta di fare scendere Alfa sotto al segmento C.
Utilizzare una base popolare per produrre segmento B e C non è una vergogna ma cosa comune quindi perché rivangare il passato.
Ti senti alfista ....non comprare le Alfa Romeo trasversali e tantomeno le eventuali elettriche....
Bisogna finirla con questo disfattismo.
Premesso che una base popolare per fare un'Alfa è esattamente quello che Fiat, per trent'anni ha fatto, distruggendo così la percezione e l'immagine del marchio.
Tanto che adesso prodotti come Giulia o Stelvio, che con altri marchi si venderebbero da sole, non riescono ad ottenere il consenso, risultando dei flop. Aiutato anche da politiche di prezzo assurde, senza restyling o portando cose necessarie come gli Adas a tre anni dal lancio.
Insomma il male non può essere anche la cura.
La cura doveva essere perseverare nella ricostruzione tecnica e d'immagine di Alfa con il piano originario di Marchionne.
Non era considerato fattibile? Non valorizzava/penalizzava Maserati?
Allora amen
È evidente che il mondo dell'automotive attuale, non necessita di un'Alfa Romeo
Non credo che sia stata l' iniziale mancanza di maxi schermi o esaltatori dell' ego tipo "hey Giulia" a determinare le scarse vendite della berlina Alfa. Per equipaggiare una vettura di elettronica e app da telefonino non servono decenni di sviluppo, é giá tutto pronto. É mancata invece proprio Alfa Romeo a trecentosessanta gradi, quella era la sfida soprattutto per Fiat dopo l'acquisizione della casa del biscione, sfida che abbisognava sí di almeno ventianni di costante impegno, ma partendo peró dagli anni novanta (come ha fatto VW con Audi). Anni, automobilisticamente parlando, caratterizzati da certezze oggi venute meno o messe in discussione (premium uguale berlina tre volumi o sw, il diesel che soppiantava il benzina, i suv ancora da inventare, le prestazioni elevate, tanto per citare quelle che penso siano piú significative). Chiari gli obbiettivi, chiari i concorrenti da battere. Ma oggi, con l'incertezza generale, le normative stringenti, l' emergere di nuovi player (Tesla in primis capace di preoccupare pure i tedeschi là dove si sentivano invincibili), che senso ha mantenere in vita un marchio di cui non si é riusciti a conservarne lo spirito, l'essenza in vent'anni a oggi, da quando era sufficiente proporre un prodotto diciamo "tradizionale" come tipologia e tecnologia? Che senso ha prendere un pianale PSA ibrido, costruirci sopra un clone di qualche modello francese, e marchiarlo Alfa Romeo? Se voglio una Peugeot, mi prendo una Peugeot, punto.
Se é per salvare le fabbriche in Italia e relativo indotto, va benissimo, ma allora appicicchiamici alla carrozzeria il logo a forma di leone non il Biscione, tanto lo sforzo é uguale, ma almeno non ci prendiamo in giro.
I più giovani non ricordano che tempo addietro il gruppo Fiat e VW erano testa a testa nelle vendite in Europa, e non c'era la mondializzazione che vediamo oggi. AR era appena stata acquisita, e si sarebbe potuto coltivare il marchio eliminando le inefficienze statali ex IRI. Di "polo del lusso" si parla dai tempi di "Alfa Lancia Industriale spa". Ma in VW c'era Piëch, noi avevamo nientemeno che Romiti e Cantarella... Il tempo c'era, è stato sprecato. Ora AR non ha più nessuna attrattiva propria, verrà lancizzata dopo qualche ulteriore velleitario tentativo.Non credo che sia stata l' iniziale mancanza di maxi schermi o esaltatori dell' ego tipo "hey Giulia" a determinare le scarse vendite della berlina Alfa. Per equipaggiare una vettura di elettronica e app da telefonino non servono decenni di sviluppo, é giá tutto pronto. É mancata invece proprio Alfa Romeo a trecentosessanta gradi, quella era la sfida soprattutto per Fiat dopo l'acquisizione della casa del biscione, sfida che abbisognava sí di almeno ventianni di costante impegno, ma partendo peró dagli anni novanta (come ha fatto VW con Audi). Anni, automobilisticamente parlando, caratterizzati da certezze oggi venute meno o messe in discussione (premium uguale berlina tre volumi o sw, il diesel che soppiantava il benzina, i suv ancora da inventare, le prestazioni elevate, tanto per citare quelle che penso siano piú significative). Chiari gli obbiettivi, chiari i concorrenti da battere. Ma oggi, con l'incertezza generale, le normative stringenti, l' emergere di nuovi player (Tesla in primis capace di preoccupare pure i tedeschi là dove si sentivano invincibili), che senso ha mantenere in vita un marchio di cui non si é riusciti a conservarne lo spirito, l'essenza in vent'anni a oggi, da quando era sufficiente proporre un prodotto diciamo "tradizionale" come tipologia e tecnologia? Che senso ha prendere un pianale PSA ibrido, costruirci sopra un clone di qualche modello francese, e marchiarlo Alfa Romeo? Se voglio una Peugeot, mi prendo una Peugeot, punto.
Se é per salvare le fabbriche in Italia e relativo indotto, va benissimo, ma allora appicicchiamici alla carrozzeria il logo a forma di leone non il Biscione, tanto lo sforzo é uguale, ma almeno non ci prendiamo in giro.
Hai ragione,il problema é il mercato e la mentalitá di un popolo che non sa dové il suo posto... Pensa un po se sulla GTV avrebbero messo un motore Fiat e non il Busso che scandalo sarebbe stato...I più giovani non ricordano che tempo addietro il gruppo Fiat e VW erano testa a testa nelle vendite in Europa, e non c'era la mondializzazione che vediamo oggi. AR era appena stata acquisita, e si sarebbe potuto coltivare il marchio eliminando le inefficienze statali ex IRI. Di "polo del lusso" si parla dai tempi di "Alfa Lancia Industriale spa". Ma in VW c'era Piëch, noi avevamo nientemeno che Romiti e Cantarella... Il tempo c'era, è stato sprecato. Ora AR non ha più nessuna attrattiva propria, verrà lancizzata dopo qualche ulteriore velleitario tentativo.
I pianali non sono totem, d'accordo. La Macan è una Q5, ma è una Porsche, e non vedo porschisti lamentarsi come quando installarono un motore Audi sulla 924....
Manca la visione; pensate si faccia un favore a Maserati a dire che monta motori Ferrari? Troppi marchi ridondanti, anche i migliori "ingegneri genetici del marketing" non possono fare miracoli, se manca il mercato.
Da alfista, ho gettato la spugna da un po'...Sono arrivato a pensare che la vettura con cui mi diverto (una vecchia 944), Busso a parte, sia una GTV 6 con un handling migliore... Ma un po' mi vergogno (soprattutto perché un Busso l'ho avuto).
Il tuo marchionne ha detto più volte se le giulia/stelvio si autofinanzieranno ci saranno ancora alfa... Altrimenti no, i ceo che tanto critichi, yes man che tanto piacevano al canadese, hanno eseguito alla lettere quel piano... Visto che ovviamente le auto non su sono autofinanziate.Ricostruire Alfa Romeo significa lavorare duramente senza scoraggiarsi.
Tutti dite che Giulia e Stelvio sono dei flop...... perché vi aspettavate vendite mirabolanti.
Rientrare nel settore premium medio grande dopo 35 anni nel ruolo di comparsa e fare numeri spettacolari è utopia all'ennesima potenza.
Marchionne ha fatto vedere che era possibile fare una vettura meccanicamente e prestazionalmente superiore peccato che abbia voluto anticiparne l'uscita senza renderla pari, alla concorrenza, nella elettronica di servizio (fari full led, maxischermi ecc.ecc.) cosa fatta quasi quattro anni dopo.
Vorrei ricordare che VAG ha lavorato 25 anni per portare Audi al livello di MB e BMW quindi pensare che Alfa Romeo riuscisse a farlo in quattro anni....lo ridico... è utopia pura.
C'è solo da lavorare con il cuore, con persone che credono in ciò che fanno evitando fantasmi come gli ultimi responsabili americani o CEO che piangono sulle ovvie mancate vendite.
Maserati non era e non è posizionata dove merita quindi il rischio di cannibalizzazione dopo la presentazione di una gamma di segmento E Alfa è forte....da lì la scelta di fare scendere Alfa sotto al segmento C.
Utilizzare una base popolare per produrre segmento B e C non è una vergogna ma cosa comune quindi perché rivangare il passato.
Ti senti alfista ....non comprare le Alfa Romeo trasversali e tantomeno le eventuali elettriche....
Bisogna finirla con questo disfattismo.
amicable - 1 mese fa
GuidoPippi - 1 mese fa
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