<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Poi mi sono svegliato... | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Poi mi sono svegliato...

C'erano bellissime auto sportive e filanti, con grossi motori a benzina dal suono armonioso ed equilibrato. C'erano piccole utilitarie, leggere e scattanti, dalle linee tutte diverse e originali. La gente guidava non solo per dovere , ma anche per piacere, l'auto era liberta' spensieratezza e divertimento. La musica era bellissima, sugli stereo a cassette suonava il rock. Avevo 20 anni e la mia Uno Fire mi dava tutto quello di cui avevo bisogno. Qualche amico, una ragazza, l'universita'. Era un mondo piu' semplice genuino e umano. No social no smartphones.
Poi mi sono svegliato... affacciato alla finestra vedo mari di suv ecologici cinesi da 2 tonnellate, alla radio trasmettono solo musica di m..... ho 57 anni e mi fa male la schiena. Ho gia' 20 whatsupp a cui rispondere e 50 mail nella casella di prima mattina.

Post che vedo suscita tanti like. Indubbiamente ci sono delle verità, ma io credo che pensare che tutto possa rimanere sempre invariato è una pia illusione. La vita è questa ed è comunque tanta roba.

Il mondo cambia, il progresso avanza, le abitudini e le mode cambiano, i tempi cambiano, tutto cambia, tutto ha una fine e l’uomo (ma ovviamente anche la donna, uomo nel senso di umanità) deve adattarsi ai cambiamenti, oppure va a vivere su un’isola deserta o dentro una caverna.

Io di anni ne ho appena compiuti 70, so che comunque vada non mi resta molto da vivere, ma non rimpiango quasi nulla. Mi sono adattato ai vari cambiamenti e alcuni li trovo decisamente positivi: il televisore grande, in HD e con tantissimi canali, è un miglioramento, senz’altro, i telefoni tuttofare lo sono pure, per me. Le auto? Per fortuna, anche se guardandosi intorno si vedono quasi solo Suv, non ci sono solo Suv (ancora). Io, come noto ai più, ho un’Abarth 595.

La stessa vita ha i pro e i contro, a seconda dell’età: da giovane puoi fare tanto bello sport (e anche frequentare donne giovani e belle), come ho fatto io, ma da maturo non studi e non lavori, e puoi ancora viaggiare, quindi ci sono altri lati positivi.

Pertanto non mi lamento, ogni epoca ha i più e i meno, e sono molto contento di essere almeno arrivato ai 70 in buona salute, nonché di aver visto gli anni ‘60 e i 2000 e oltre, penso di aver vissuto in una buona epoca e in un “bel Paese”.
 
Ultima modifica:
Post che vedo suscita tanti like. Indubbiamente ci sono delle verità, ma io credo che pensare che tutto possa rimanere sempre invariato è una pia illusione. La vita è questa ed è comunque tanta roba.

Il mondo cambia, il progresso avanza, le abitudini e le mode cambiano, i tempi cambiano, tutto cambia, tutto ha una fine e l’uomo (ma ovviamente anche la donna, uomo nel senso di umanità) deve adattarsi ai cambiamenti, oppure va a vivere su un’isola deserta o dentro una caverna.

Io di anni ne ho appena compiuti 70, so che comunque vada non mi resta molto da vivere, ma non rimpiango quasi nulla. Mi sono adattato ai vari cambiamenti e alcuni li trovo decisamente positivi: il televisore grande, in HD e con tantissimi canali, è un miglioramento, senz’altro, i telefoni tuttofare lo sono pure, per me. Le auto? Per fortuna, anche se guardandosi intorno si vedono quasi solo Suv, non ci sono solo Suv (ancora), io, come noto ai più, ho un’Abarth 595.

Quindi non mi lamento, ogni epoca ha i più e i meno, e sono molto contento di essere almeno arrivato ai 70 in buona salute.


L' importante e' rendersene conto....
E soprattutto,
( anche se non facile ) farsene una ragione
 
Faccio una considerazione.

Perchè tutti quelli che li hanno vissuti rimpiangono gli anni '60

Perchè tutti quelli che non hanno vissuto gli anni '60 perchè non ancora nati o troppo piccoli rimpiangono gli ottanta?

Perchè nessuno rimpiange gli anni'10 ad esempio?Noi qualche volta giovinastri ancora per poco rimpiangevamo gli ottanta ed erano i novanta....o i duemila di fresco....
 
parli come se la soggettivita' (la Tua visione del mondo frutto del Tuo vissuto e della Tua psiche) siano un qualcosa di assoluto non relativo.
Questo puo' essere interessante nel senso che richiederebbe un analisi.
Ma non mi sembra questo il contesto adatto.
Comunque non centra niente con il pensiero che ho espresso prima io.
Secondo me ovviamente.

In parte sono d'accordo ma non totalmente.
Esiste il soggettivamente bello/brutto e l'oggettivamente bello/brutto.
La bellezza è oggettiva, il coinvolgimento soggettivo...
 
rimpiangono gli ottanta?
Anni di boom economico-sociale-tecnologico, dopo un decennio, i '70, segnati da crisi economiche, energetiche, sociali, terroristiche, etc, il canto del cigno di un'era, ed il prodromo, ancora embrionale, di quella in divenire... i miei preferiti, dall'adolescenza all'emancipazione... passioni, amori, sogni, progetti, speranze poi sviluppatisi negli anni '90, con le crisi metamorfotiche annesse e connesse...
 
Negli ottanta (nei sessanta non ero ancora nato) non è che poi ci fosse, come si mitizza tutto sto benessere, ma c'era una "etica" consapevolezza che ci sarebbe spettato qualcosa in proporzione all'impegno.

Ricordo bambino che giravo con mio nonno che fu salutato da una bella ragazza che aveva appena aperto un negozietto a fatica ed era tutta contenta, aveva il negozietto pieno....oggi tanti aprono perchè altrove non avrebbero un domani e altrettanti, anche attività storiche chiudono....
 
Negli ottanta (nei sessanta non ero ancora nato) non è che poi ci fosse, come si mitizza tutto sto benessere
Sono stati gli anni economicamente più floridi, interessi degli investimenti a doppia cifra, stipendi in crescita costante, se cinti la svalutescion degli anni 70 e la recessione anni 90, sono stati i più edonistici e goderecci.
 
Si'
la SF ( color Bordeaux )
-Superfreni ( no disco ) & supertrombe
-Con la strumentazione piatta a quadranti separati montati su elastici che purtroppo si rompevano di frequente
Per quanto riguarda gli strumenti, la mia MV 350 (che pure era di epoca posteriore, io l'ebbi nel 1978 ma era un progetto del 1975) aveva tali e tante vibrazioni da, quasi, vanificare la lettura degli strumenti, specialmente il tachimetro che impazziva (poi si ruppe e lo dovetti cambiare) e segnava fesserie.
Le vibrazioni di quella moto (bicilindrico a 360° privo di sistemi di equilibratura o attacchi elastici, era come un mono per le vibrazioni) erano distruttive.
 
Faccio una considerazione.

Perchè tutti quelli che li hanno vissuti rimpiangono gli anni '60
Anni '60 : io li ho vissuti da bambino / ragazzo e non da adulto, tuttavia penso che non sia eccessivamente difficile dare qualche risposta.....
Gli anni '60 erano saturi di divenire, di evoluzione, di fiducia nel futuro.

Economicamente, sono stati quelli dell'arrivo di un benessere prima mai conosciuto, quelli in cui il duro lavoro (prima di ricostruzione dai disastri della guerra, poi di imprenditorialità industriale e non, con diffusione di cose prima elitarie - vedi automobili, elettrodomestici - o del tutto sconosciute, vedi la TV) ha dato i suoi frutti : l'Italia, prima prevalentemente rurale / contadina, iniziava ad avere le automobili (anche mio padre ebbe la Fiat 600, prima auto di massa italiana) e ad andare in vacanza, a scoprire realtà sconosciute attraverso la TV andando oltre la visione delle cose di paese cui prima si era abituati, le donne iniziavano, con gli elettrodomestici, a veder diminuire la fatica quotidiana - che prima era la norma, e le donne facevano in pratica tutto loro, in casa - della gestione familiare, che prima era fatica e come, proprio anche nel senso fisico del termine..... una cosa, questa, che le nuove generazioni fanno, credo, molta fatica a capire : prima del "boom" economico anni '50-'60, ancora fino almeno alla metà anni '50, la vita quotidiana richiedeva tanta, tanta fatica già solo per soddisfare i bisogni di base : nei campi si lavorava ancora molto con gli animali e ci si spaccava la schiena, le donne dovevano lavare tutto a mano (!), spesso fare il pane in casa una volta la settimana (cosa normale al Sud, mia mamma, che a 18 anni perse la mamma e rimase unica donna in casa con padre e 3 fratelli, lo fece fin quando non si sposò), non c'erano i frigoriferi per cui si doveva fare continuamente la spesa e cucinare per l'immediato con enorme impiego di tempo, per avere un capo di vestiario si doveva andare dal sarto se non si era capaci di farselo in casa.....
Insomma, tutto un complesso di cose che pian piano hanno emancipato anche la massa della gente dal modo di vivere rurale e un po' primitivo di prima, aumentando molto la disponibilità di tempo libero e la fiducia nel futuro.

All'evoluzione della vita e delle abitudini, permessa dall'economia, si è naturalmente man mano accompagnata anche un'evoluzione culturale, favorita dal poter studiare di più e conoscere di più il mondo e le cose : meno bigottismo religioso, diritti delle donne ed altri, classi sociali meno rigide di prima.... tutta una serie di modi di pensare, prima sconosciuti o comunque poco accettati ed espressi spesso anche nell'arte - musica, cinema ecc. - che hanno messo in discussione tante cose, creando, anche qui, fiducia nel futuro e quel clima generale che è alla base dell'aura di fascino che gli anni '60 hanno mantenuto fino ai nostri giorni.

Naturalmente, non era solo oro quel che luccica : c'erano anche tante storture - ad es. inquinamento in produzione e non, cultura dell'usa e getta con gran produzione di rifiuti poi peggiorata negli anni dopo - cui allora, però, si dava poco peso, essendo gli effetti negativi destinati a saltar fuori più avanti.
 
Ultima modifica:
Per quanto riguarda gli strumenti, la mia MV 350 (che pure era di epoca posteriore, io l'ebbi nel 1978 ma era un progetto del 1975) aveva tali e tante vibrazioni da, quasi, vanificare la lettura degli strumenti, specialmente il tachimetro che impazziva (poi si ruppe e lo dovetti cambiare) e segnava fesserie.
Le vibrazioni di quella moto (bicilindrico a 360° privo di sistemi di equilibratura o attacchi elastici, era come un mono per le vibrazioni) erano distruttive.


Anche per quello,
ALLORA
IMO
le moto Giapponesi ebbero vita facile rispetto le nostre
 
In parte sono d'accordo ma non totalmente.
Esiste il soggettivamente bello/brutto e l'oggettivamente bello/brutto.
La bellezza è oggettiva, il coinvolgimento soggettivo...


Non ne sono convinto
Troverai sempre quello che
CONVINTO
ti dira' che
gli spaghetti al burro
sono piu' buoni
delle lasagne al forno

" Ogni scaraffone e' bell' a mamma soja "
FACILE
" Ogni mangaz al troa al so' badilaz "
Ogni manicaccio trova il suo badilaccio
 

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