È una ottimizzazione del progetto BMW. Certamente ben attualizzato, con il punto debole dei NOx, se usi aria libera in aspirazione, del fatto che il vapore acqueo ha comunque un effetto serra e che l'efficienza complessiva non è elevata. Ora, capitalizzando i vantaggi di una trasformazione della tecnologia ICE esistente da idrocarburi all'idrogeno, ci sono evidenti vantaggi industriali per chi già possiede know how in ICE, oltre ai citati vantaggi di funzionamento, autonomia e rifornimento. Occorre vedere se il sistema H2 ICE sia vincente sul Fuel Cell e, comunque, se ila filiera dell'idrogeno possa essere competitiva e favorevole rispetto alle BEV. Toyota è leader, potente, diffusa world wide, etc, ma non so se potrebbe, da sola, imporre una nuova tecnologia e relativa rete di distribuzione capillare in tutto il mondo. Do certo è una delle vie che promettono molto e che potrebbero imporsi, se adeguatamente supportate dalle infrastrutture e normative. E, qui mi fermo, dato che riguardano aspetti di carattere non solo tecnico o tecnologico, ma di vera politica energetica mondiale. Forse un'alleanza con altri produttori farebbe massa critica, ma in questo Toy non ha mai cercato sponde con concorrenti alla pari sui numeri, ma collaborazioni con partner occasionali minori, come numeri mondiali, tipo Subaru, BMW, Yamaha, etc. Chissà se potrebbe ulteriormente essere un nuovo propellente per grandi motori commerciali ed industriali, dato che già dispongono di una flotta ad idrogeno. Certo le vie sono tante e la cosa che, al momento, appare più probabile, è che non ci saranno vie maestre, ma l'integrazione di diverse modalità di fornitura energetica per i trasporti.
