cuorern1
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Smaltita la delusione cocente per un risultato sfumato posso serenamente confermare le responsabilità in capo agli strateghi del team.
Certo, è incredibile che ogniqualvolta Ferrari sia davanti succeda sempre l'impossibile con partenze ritardate, pioggia, imprevisti di ogni tipo che anche dal punto di vista emotivo vanno a "punire" chi è davanti per il semplice motivo che si ha più da perdere.
In questo caso mi sento però di fare un pubblico plauso a Sainz che non solo ha capito da solo quale fosse la strategia corretta ma ha anche cercato di "batterne" i tempi con una lucidità e con una prontezza che da lui, dopo il periodo che ha passato, non mi sarei nemmeno sognato di attendere!
Leclerc, al contrario, carico a molla per la partenza al palo e fiducioso per ciò che il team avrebbe dovuto fare, ha subito l'onta di 4 posizioni perse per un grave errore del team; a sua discolpa però posso tranquillamente riconoscere che essendo primo, davanti a tutti e con distacco, non aveva "informazioni" dirette ma solo riportate dai box.
Muretto molto pasticcione che si è "auto-fregato", situazione davvero paradossale in cui si sono presi anche un clamoroso vaffa in mondovisione quando hanno detto a Charles "stay out, stay out!" mentre lui aveva GIA' imboccato la pit entry.
Diciamo che il periodo di Leclerc è certamente sfortunato: ha perso due vittorie meritatissime a causa di una la rottura (turbo ed MGU-H in Spagna) e di errori del team (strategia sbagliata e zero lucidità a Montecarlo).
Quanto al resto ottime prove di Russell e Norris, ma molto bene anche Alonso (arcigno) e Bottas!
Niente di che per Hamilton che, di nuovo, prende un'altra scoppola (anzi, due, contando le qualifiche) anche se a sua parziale discolpa va detto che con quella chiusura estrema, Ocon ha rovinato l'ala anteriore di Hamilton.
Chiusura per la direzione gara: premetto che RITENGO GIUSTO CHE GLI ERRORI DEL MURETTO CORRISPONDANO A UNA VITTORIA NON OTTENUTA, non ho però capito perchè le due RedBull non siano state indagate e punite (nemmeno dopo ricorso presentato da Ferrari).
La riga, in uscita, l'hanno pestata entrambe ed è chiaro che l'hanno fatto involontariamente ma è altrettanto chiaro che l'hanno comunque fatto mentre gli altri, rallentando di più, hanno perso tempo che poi alla fine si è rivelato vitale.
Se anche Sainz avesse "mangiato" la riga avrebbe probabilmente rosicchiato quei 3/4 decimi che gli avrebbero consentito di non accodarsi a Latifi (inadatto, io continuo a dirlo!) che non si è spostato per 6 curve facendo perdere allo spagnolo oltre 2 secondi e la possibilità di rimanere davanti a Perez.
Idem per Leclerc, sarebbe uscito non dietro ma affiancato a Verstappen, con un risultato da definire e rivedere.
Non trovo quindi corretta, personalmente, la lettura e la "stiracchiatura" di questa regola che non è un qualcosa di discutibile ma è fattuale: la riga la pesti oppure no, semplice. Qui si sono inventati che si poteva pestare ma non superare, nel comunicato ci sono infiniti arzigogoli che fanno riferimento a una porzione di gomma, a una porzione di riga, al fatto che quella porzione fosse a destra o sinistra di quell'altra porzione e così via.
Certo, è incredibile che ogniqualvolta Ferrari sia davanti succeda sempre l'impossibile con partenze ritardate, pioggia, imprevisti di ogni tipo che anche dal punto di vista emotivo vanno a "punire" chi è davanti per il semplice motivo che si ha più da perdere.
In questo caso mi sento però di fare un pubblico plauso a Sainz che non solo ha capito da solo quale fosse la strategia corretta ma ha anche cercato di "batterne" i tempi con una lucidità e con una prontezza che da lui, dopo il periodo che ha passato, non mi sarei nemmeno sognato di attendere!
Leclerc, al contrario, carico a molla per la partenza al palo e fiducioso per ciò che il team avrebbe dovuto fare, ha subito l'onta di 4 posizioni perse per un grave errore del team; a sua discolpa però posso tranquillamente riconoscere che essendo primo, davanti a tutti e con distacco, non aveva "informazioni" dirette ma solo riportate dai box.
Muretto molto pasticcione che si è "auto-fregato", situazione davvero paradossale in cui si sono presi anche un clamoroso vaffa in mondovisione quando hanno detto a Charles "stay out, stay out!" mentre lui aveva GIA' imboccato la pit entry.
Diciamo che il periodo di Leclerc è certamente sfortunato: ha perso due vittorie meritatissime a causa di una la rottura (turbo ed MGU-H in Spagna) e di errori del team (strategia sbagliata e zero lucidità a Montecarlo).
Quanto al resto ottime prove di Russell e Norris, ma molto bene anche Alonso (arcigno) e Bottas!
Niente di che per Hamilton che, di nuovo, prende un'altra scoppola (anzi, due, contando le qualifiche) anche se a sua parziale discolpa va detto che con quella chiusura estrema, Ocon ha rovinato l'ala anteriore di Hamilton.
Chiusura per la direzione gara: premetto che RITENGO GIUSTO CHE GLI ERRORI DEL MURETTO CORRISPONDANO A UNA VITTORIA NON OTTENUTA, non ho però capito perchè le due RedBull non siano state indagate e punite (nemmeno dopo ricorso presentato da Ferrari).
La riga, in uscita, l'hanno pestata entrambe ed è chiaro che l'hanno fatto involontariamente ma è altrettanto chiaro che l'hanno comunque fatto mentre gli altri, rallentando di più, hanno perso tempo che poi alla fine si è rivelato vitale.
Se anche Sainz avesse "mangiato" la riga avrebbe probabilmente rosicchiato quei 3/4 decimi che gli avrebbero consentito di non accodarsi a Latifi (inadatto, io continuo a dirlo!) che non si è spostato per 6 curve facendo perdere allo spagnolo oltre 2 secondi e la possibilità di rimanere davanti a Perez.
Idem per Leclerc, sarebbe uscito non dietro ma affiancato a Verstappen, con un risultato da definire e rivedere.
Non trovo quindi corretta, personalmente, la lettura e la "stiracchiatura" di questa regola che non è un qualcosa di discutibile ma è fattuale: la riga la pesti oppure no, semplice. Qui si sono inventati che si poteva pestare ma non superare, nel comunicato ci sono infiniti arzigogoli che fanno riferimento a una porzione di gomma, a una porzione di riga, al fatto che quella porzione fosse a destra o sinistra di quell'altra porzione e così via.