Riguardando tante volte l'episodio mi sono convinto sempre di più che la responsabilità è stata di almeno 60-40 per Max.
Diciamo che nella prima fase Hamilton non ha lasciato lo spazio necessario a Verstappen, e fino a lì era in colpa. Quella chicane viene fatta spesso in due affiancati, ma con lo spazio per entrambi. A quel punto quindi Max avrebbe dovuto tagliare la curva, andare dritto, come aveva fatto Hamilton a posizioni invertite alla Roggia, oppure frenare e accodarsi. Invece l'olandese, pur sapendo che sarebbe finito addosso a Lewis, ha fatto la curva normale, salendo sul dissuasore, che ha fatto da trampolino per mandarlo sopra la Mercedes.
Sia Davide Valsecchi che Bobbi che Toto Wolff lo hanno visto come un "fallo tattico", come avviene nel calcio quando c'è una ripartenza e qualcuno ferma con un fallo l'avversario in fuga per evitare un quasi sicuro gol. Wolff non era nemmeno tanto arrabbiato, come se si trattasse di qualcosa che possa accadere. Infatti ha detto che si tratta di un duello estremo e a volte possono succedere cose estreme.
Max ha pensato che un Hamilton ormai davanti non lo avrebbe più superato e avrebbe fatto meno punti del rivale e, preso da questo pensiero, può avere deciso di proposito di finire la gara lì. Non è una cosa da escludere, anzi. Anche se io non lo avrei fatto mai, ci sono piloti che ragionano così, lo abbiamo visto anche nel passato. Ed è anche il motivo della penalizzazione ("doveva alzare il piede").
Tutto comunque è nato dal lungo pit-stop (circa il doppio di quello, anch'esso lungo, di Hamilton) e in precedenza dall'avvio migliore di Ricciardo.
