Di: Franco Nugnes
7 set 2019, 17:55
Il collegio dei commissari sportivi ha chiamato i tre piloti che si sono resi protagonisti della indecorosa processione nel giro di lancio nell'ultimo run della Q3. La FIA prenderà drastici provvedimenti visto che i campioni di F1 sono da esempio per i giovani del movimento?
La FIA ha messo sotto inchiesta il giro di lancio del secondo run della Q3 del GP d’Italia e non è da escludere che scatti qualche provvedimento da parte del collegio dei commissari sportivi perché non ha senso punire esemplarmente i ragazzini della Formula 3 se poi a dare il pessimo esempio sono i campioni della F1.
I nove piloti che sono scesi in pista nel finale della sessione finale (mancava Raikkonen che ha sbattuto l’Alfa Romeo alla Parabolica) devono presentarsi dai commissari sportivi che hanno il compito di derimere la questione cercando eventuali responsabilità.
Consapevoli che il primo che avrebbe cominciato a tirare avrebbe fatto da cavia per regalare la scia agli altri, si è formato un gruppo di monoposto che procedevano lentamente come si fossero nel traffico nel centro di Milano.
Solo Carlos Sainz è riuscito a lanciarsi per l’ultimo giro lanciato, mentre Charles Leclerc ha superato la linea del traguardo prima che venisse agitata la bandiera a scacchi, ma consapevole di aver agguantato la pole position ha abortito il giro che era inutile e ha iniziato a festeggiare la quarta pole stagionale della Ferrari e la seconda consecutiva dopo quella della scorsa settimana a Spa.
Lo spettacolo che è stato offerto al pubblico italiano è stato indecoroso e anti-sportivo.
Leclerc, in pole position, ha dichiarato: "Sono contento della pole ma è un peccato che alla fine ci sia stato un gran casino", mentre Stroll ha descritto la situazione come uno "spettacolo comico".
Venerdì, nelle qualifiche della F3 17 dei 30 piloti in griglia sono stati penalizzati per il loro comportamento: cosa succederà ai più blasonati colleghi?
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