<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dove va l'Alfa Romeo? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Dove va l'Alfa Romeo?

Tuttavia i summenzionati hanno combinato qualcosa in piú ma non sono mai stati ritenuti del geni come é stato per il canadese ( finanziariamente lo era) che, ormai é chiaro, ha fatto solo gli interessi di Elkann e soci. Mai, dico mai, ha fatto gli interessi degli italiani e l’Italia, Anzi ci ha preso per i fondelli tra una balla e l’altra, tra una promessa e l’altra.

Ti quoto al 1000 per 1000. Santificato troppo in fretta....ora si iniziano a vedere gli effetti nefasti del suo operato......
 
Ma i suoi predecessori erano migliori? Romiti, Testore, Cantarella..........Hanno preso i soldi dallo Stato (SM no), ma hanno portato la Fiat sull'orlo del baratro.

Il migliore è stato Ghidella, ma di Ghidella ne nasce uno ogni 30 anni. Prima di lui Dante Giacosa, anche se era soprattutto un progettista (pur facendo parte del direttivo)..........

Mai detto che i suoi predecessori fossero migliori, anzi.... all'epoca della decisione di che tra Romiti e Ghidella fosse il più indicato, ricordo che tifavo Ghidella (uomo di prodotto). Poi si sa com'è andata. Il problema (come anche bumper ha rimarcato) è che “il pesce puzza dalla testa” quindi se la proprietà vuole solo "fare soldi" un SM (RIP) va benissimo (fuoriclasse a livello finanziario-non faccio fatica ad ammetterlo), ma a livello di prodotto totalmente impreparato (con tutte le conseguenze del caso).
 
certo che no ( Ghidella a parte) ma ai tre nomi aggiungerei anche Agnelli. Era intelligente, un personaggio, era un genio nel vendersi ma.....tutto qui. Per la serie “il pesce puzza dalla testa”.
Tuttavia i summenzionati hanno combinato qualcosa in piú ma non sono mai stati ritenuti del geni come é stato per il canadese ( finanziariamente lo era) che, ormai é chiaro, ha fatto solo gli interessi di Elkann e soci. Mai, dico mai, ha fatto gli interessi degli italiani e l’Italia, Anzi ci ha preso per i fondelli tra una balla e l’altra, tra una promessa e l’altra.

Sul corsera di qualche mese fa c’era un’intervista a P. Fresco il quale affermava che Agnelli gli aveva consigliato di vendere tutto.
Una dichiarazione di sconfitta che purtroppo non ha avuto seguito.

Vedo che ultimamente siamo d'accordo su molte cose, e mi fa piacere. Concordo anche qui sulla prima parte del tuo post, però non mi sentirei di dire che il compianto Marchionne, oltre alla finanza per gli azionisti, non abbia fatto nulla altro di buono. Non lo dico perchè non c'è più, ma perchè l'ho sempre detto anche su questo forum.

Innanzitutto all'inizio ha "salvato la baracca" e non è poco, perchè il gruppo nel 2004 era davvero sull'orlo della chiusura. Poi si, c'è stato un periodo in cui si è pensato più agli utili che al fatturato e anche le maestranze, per recuperare redditività e diminuire i debiti, sono state ridotte quasi alla sussistenza, al di fuori del CCNL di categoria.

Una volta però risanato il gruppo e operata la fusione con Chrysler, sono state prese decisioni di vero sviluppo, anche per il nostro Paese: per esempio rilancio Alfa Romeo e Maserati, nuove fabbriche in Italia (Grugliasco, Termoli, acquisizione della VM di Cento) e maggiore utilizzo di quelle già operative (Pomigliano, Melfi, Cassino, Mirafiori).
In tal modo la produzione di autoveicoli in Italia è salita da 400.000 unità nel 2013 a oltre 1 milione nel 2017, con parallelo incremento dell'occupazione. E questo è un dato di fatto, oggettivo, un merito di Marchionne.

Poi c'è stato il rilancio di Ferrari, con la quotazione in borsa, l'"iniezione" di ingegneri italiani, l'ingaggio di Vettel, l'organigramma "orizzontale", molte vittorie e 2 titoli mondiali sfiorati, le quasi 9.000 unità vendute. E anche questo è oggettivo.

Poi l'inspiegabile, ciò che anch'io, come tanti, non ho assolutamente capito, il freno a un trend che appariva inarrestabile: lo stop sostanziale a nuovi modelli da aprile 2016 ad oggi (quasi 3 anni), Jeep a parte, il ridimensionamento di Fiat in Europa (con rilancio solo in LATAM), l'occhio concentrato sulla finanza, e alla fine la prematura scomparsa del "maglionato".

Questo, in super-estrema sintesi, è quello che oggettivamente è successo dal 2004 ad oggi.
 
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Aldilà del sapere o no di prodotto, secondo me il grosso limite del canadese è stato quello del non investire sul prodotto prima ma anche, questo vale per le Giorgio, nei prodotti dopo il lancio...ovvio tutte scelte dettate dal non voler spendere, tanto in usa con pochissimi investimenti vendono vagonate di Ram e wrangler con redditività altissima.
Per contro il canadese in Ferrari non ha fatto danni anzi, li investimenti sicuri, ha approvato più auto li che per tutta fca, usa compresa...vedrete in futuro.
Ma li aveva trovato un'azienda sana grazie a lcdm che per ricostruirla ha usato concetti classici da mondo auto, non solo di prodotto, che sono opposti a quelli usati dal canadese in fca.
 
Vedo che ultimamente siamo d'accordo su molte cose, e mi fa piacere. Concordo anche qui sulla prima parte del tuo post, però non mi sentirei di dire che il compianto Marchionne, oltre alla finanza per gli azionisti, non abbia fatto nulla altro di buono. Non lo dico perchè non c'è più, ma perchè l'ho sempre detto anche su questo forum.

Innanzitutto all'inizio ha "salvato la baracca" e non è poco, perchè il gruppo nel 2004 era davvero sull'orlo della chiusura. Poi si, c'è stato un periodo in cui si è pensato più agli utili che al fatturato e anche le maestranze, per recuperare redditività e diminuire i debiti, sono state ridotte quasi alla sussistenza.

Una volta però risanato il gruppo e operata la fusione con Chrysler, sono state prese decisioni di vero sviluppo, anche per il nostro Paese: per esempio rilancio Alfa Romeo e Maserati, nuove fabbriche in Italia (Grugliasco, Termoli, acquisizione della VM di Cento) e maggiore utilizzo di quelle già operative (Pomigliano, Melfi, Cassino, Mirafiori).
In tal modo la produzione di autoveicoli in Italia è salita da 400.000 unità nel 2013 a oltre 1 milione nel 2017, con parallelo incremento dell'occupazione. E questo è un dato di fatto, oggettivo, un merito di Marchionne.

Poi c'è stato il rilancio di Ferrari, con la quotazione in borsa, l'"iniezione" di ingegneri italiani, l'ingaggio di Vettel, l'organigramma "orizzontale", molte vittorie e 2 titoli mondiali sfiorati. E anche questo è oggettivo.

Poi l'inspiegabile, ciò che anch'io, come tanti, non ho assolutamente capito, il freno a un trend che appariva inarrestabile: lo stop sostanziale a nuovi modelli da aprile 2016 ad oggi (quasi 3 anni), Jeep a parte, il ridimensionamento di Fiat in Europa (con rilancio solo in LATAM), l'occhio concentrato sulla finanza, e alla fine la prematura scomparsa del "maglionato".

Questo, in super-estrema sintesi, è quello che oggettivamente è successo dal 2004 ad oggi.

Trend bloccato dicono sia per sua buonuscita...sia soprattutto per vendita che non è riuscito a fare...cmq non era vero sviluppo se dopo 2 anni dal lancio delle auto sei già in cassa dappertutto.
 
se dopo 2 anni dal lancio delle auto sei già in cassa dappertutto.

La cassa integrazione deriva, a mio parere, proprio dall'immobilismo (Jeep esclusa) nella presentazione di nuovi modelli e/o restyling negli ultimi 2 anni e mezzo. Infatti prima non c'era questo problema.

Restando in tema Alfa Romeo, la Giulietta non è mai stata ristilizzata, la MiTo è stata "gettata alle ortiche", il Suv C-UV non è stato progettato e non uscirà prima del 2020, non c'è una coupè da 30-40.000 euro.
Giulia e Stelvio sono rimaste le sole, per ora, a reggere le sorti della casa, con una Giulietta pressochè agonizzante (si attende la MCA, ma quando arriverà?). Anche ciò è oggettivo......
 
La cassa integrazione deriva, a mio parere, proprio dall'immobilismo (Jeep esclusa) nella presentazione di nuovi modelli e/o restyling negli ultimi 2 anni e mezzo. Infatti prima non c'era questo problema.

Restando in tema Alfa Romeo, la Giulietta non è mai stata ristilizzata, la MiTo è stata "gettata alle ortiche", il Suv C-UV non è stato progettato e non uscirà prima del 2020, non c'è una coupè da 30-40.000 euro.
Giulia e Stelvio sono rimaste le sole, per ora, a reggere le sorti della casa, con una Giulietta pressochè agonizzante (si attende la MCA, ma quando arriverà?). Anche ciò è oggettivo......
Appunto blocco.di tutto in eu voluto dal canadese da autunno 2015...se quello è creare rilancio e lavorare bene...va beh..
 
Poi l'inspiegabile, ciò che anch'io, come tanti, non ho assolutamente capito, il freno a un trend che appariva inarrestabile: lo stop sostanziale a nuovi modelli da aprile 2016 ad oggi (quasi ben 3 anni), il ridimensionamento di Fiat in Europa (con rilancio solo in LATAM), l'occhio concentrato sulla finanza, e alla fine la prematura scomparsa del "maglionato".
SM aveva l'occhio lungo sui mercati. EMEA è il peggiore mercato mondiale in assoluto: clienti viziati che vogliono tutto e sono disposti a pagare molto poco, il che richiede pesanti investimenti e modesti ritorni. Se ti chiami Bmw riesci ancora a rifilare a caro prezzo prodotti oramai pensati per il mercato Cinese, se ti chiami Alfa o fai una vettura che piace (molto) al mercato EMEA o non vai da nessuna parte. Qiuesto perché i nuovi mercati, per i segmenti elevati, guardano molto a ciò che oggi piace definire Heritage: Mercedes e Bmw (e solo in parte Audi) indiscutibilmente ce l'hanno, altrettanto Jeep, mentre Alfa è sconosciuta. Per "vendere Heritage" in Cina devi innanzitutto avere un prodotto che sia o che sia stato nel recente passato di tendenza in Europa, e solo dopo puoi sperare che la Cina lo voglia. Per fare questo, ci vorrebbero come minimo, ma proprio minimo, 10-15 anni di successi in Europa, e semplicemente non ci sono soldi per questa operazione.Non ce ne sono stati per fare la versione Wagon della Giulia, volete che ce ne siano per fare una gamma completa? E' da ringraziare come fosse stato una cinquina al lotto avere Stelvio e Giulia, ma i loro numeri, pur oggettivamente buoni, sono sotto l'obiettivo prefissato e quindi non riescono assolutamente a generare la liquidità necessaria per nuovi investimenti (questa era l'idea originaria, se e solo se Giulia e Stelvio sfondavano, allora con quei profitti si allargava la gamma). Rimane un'ottima piattaforma ed un marchio non più sconosciuto in Europa. Forse potrebbe interessare al conglomerato Hyundai, la cui Genesis va solo negli Usa.
 
Concetto di aspettare se vanno giulia/stelvio faremo altro e nemmeno evolviamo quelle...a portato a sta situazione, mentalità mooolto americana e che non ha niente a che fare di come si dovrebbe gestire un marchio di alto livello.
 
Appunto blocco.di tutto in eu voluto dal canadese da autunno 2015...se quello è creare rilancio e lavorare bene...va beh..

Ripeto, c'è stato del buono e del cattivo, in vari periodi nell'arco di 14 anni. Peraltro Giulietta e Mito, che all'epoca della presentazione non erano male (ma anche 500, Giulia, Stelvio) sono vetture interamente dell'era Marchionne (la Mito la volle De Meo, che era ed è un manager che a me piaceva e piace molto, peccato farselo scappare).

Io di solito cerco di esporre i fatti reali, poi ognuno può formarsi l'opinione che ritiene, a proprio giudizio, corretta, che a volte viene influenzata, in positivo o in negativo, dalla "simpatia" o l'"antipatia" che si ha per un marchio o un personaggio, un po' come avviene nello sport.
Bisognerebbe cercare di guardare oltre i propri "occhiali", anche se non è facile. Parlo in generale ovviamente.

E poi baste dire sempre "il canadese" in modo dispregiativo. SM era italiano, un italiano emigrato da ragazzo con la famiglia in Canada, e poi da solo in giro per il mondo, ma lui è sempre stato orgoglioso della sua italianità, lo ha sempre ribadito, a più riprese. Il suo sogno era passare la pensione a Maranello. Non ha potuto realizzarlo........
 
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E poi baste dire sempre "il canadese" in modo dispregiativo. SM era italiano, un italiano emigrato da ragazzo con la famiglia in Canada, e poi da solo in giro per il mondo, ma lui è sempre stato orgoglioso della sua italianità, lo ha sempre ribadito, a più riprese. Il suo sogno era passare la pensione a Maranello.........

non sapevo che il cantone di Zug (Svizzera) fosse parte dell'Italia, perché lì SM aveva residenza, altro che passare la pensione a Maranello: su parametri americani sarebbe stato chiamato lo "svizzero" ...
 
non sapevo che il cantone di Zug (Svizzera) fosse parte dell'Italia, perché lì SM aveva residenza, altro che passare la pensione a Maranello: su parametri americani sarebbe stato chiamato lo "svizzero" ...

Chieti invece (dove è nato, da genitori italiani, e dove ha passato l'infanzia) mi sembra sia in Italia. Che volesse trascorrere la pensione a Maranello lo disse a Leo Turrini qualche mese prima della morte.

Ripeto, ognuno è libero di giudicare i fatti come vuole, tranquillo.
 

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