Ahi ahi, così non ci siamo.
Se davvero si è tornati alle rigenerazioni ogni 200 km, significa non aver capito nulla dei propri errori, e questo è grave.
Un DPF che funzioni normalmente ha rigenerazioni ogni 500-600 km se ben progettato.
Ben progettato significa di dimensioni sufficienti e ben posizionato vicino alla valvola di scarico. E con una logica di funzionamento ben programmata. Non si può lanciare sul mercato una schifezza e poi sperare negli aggiornamenti software.
Ci sono tanti altri costruttori con i medesimi problemi, anche tedeschi. Ma ce ne sono altri che non hanno mai avuto problemi.
La mia Mazda6 2007 143 cv è un modello critico, lo sapevo. Rigenera ogni 250 km per 20 km circa, non ho mai visto la spia dpf accesa ma ho modificato la mia guida per favorire le rigenerazioni.
Mazda ha qualcosa da farsi perdonare dai suoi clienti, la CX-5 con la prossima M6 è chiamata a dare nuova vita e nuova immagine al marchio giapponese e ha tante carte da giocarsi. Non può permettersi di sbagliare ancora con il dpf, pena la definitiva perdita di credibilità.
Intanto con 150 esemplari venduti al mese in Italia, la CX-5 non basta a frenare la caduta del marchio, che rischia di sparire perdendo ogni mese il 30% rispetto all'anno precedente, già molto buio.
Se davvero si è tornati alle rigenerazioni ogni 200 km, significa non aver capito nulla dei propri errori, e questo è grave.
Un DPF che funzioni normalmente ha rigenerazioni ogni 500-600 km se ben progettato.
Ben progettato significa di dimensioni sufficienti e ben posizionato vicino alla valvola di scarico. E con una logica di funzionamento ben programmata. Non si può lanciare sul mercato una schifezza e poi sperare negli aggiornamenti software.
Ci sono tanti altri costruttori con i medesimi problemi, anche tedeschi. Ma ce ne sono altri che non hanno mai avuto problemi.
La mia Mazda6 2007 143 cv è un modello critico, lo sapevo. Rigenera ogni 250 km per 20 km circa, non ho mai visto la spia dpf accesa ma ho modificato la mia guida per favorire le rigenerazioni.
Mazda ha qualcosa da farsi perdonare dai suoi clienti, la CX-5 con la prossima M6 è chiamata a dare nuova vita e nuova immagine al marchio giapponese e ha tante carte da giocarsi. Non può permettersi di sbagliare ancora con il dpf, pena la definitiva perdita di credibilità.
Intanto con 150 esemplari venduti al mese in Italia, la CX-5 non basta a frenare la caduta del marchio, che rischia di sparire perdendo ogni mese il 30% rispetto all'anno precedente, già molto buio.