<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> cx5, sembra interesssante | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

cx5, sembra interesssante

Kappa^ ha scritto:
madsun ha scritto:
a me hanno fatto zero sconto ma il Vision Pack(xeno etc etc, valore 1250?) in omaggio come "promozione lancio"...
e il mio usato l'hanno valutato davvero poco, infatti sto pensando di venderlo a parte e tornare alla carica in concessionaria sperando in un pò di sconto :)
Male, il venditore mi ha detto che lo sconto lo fanno anche se è un modello nuovo per evitare di perdere clienti. Non mi ha parlato di promozioni sul vision pack (però non ho fatto fare un preventivo) però di un 7/8% che su quella cifra vale ben di più del vision pack.

Lo sconto te lo fanno qualsiasi auto e qualsiasi concessionaria.
Nel caso del CX5 non lo decide il concessionario ma Mazda Italia, infatti è già compreso nel software dove effettui il preventivo.
La percentuale è inferiore anche perchè 8% te lo fanno su auto meno costose.
La percentuale è la stessa dalla versione base alla Top di gamma che costa quasi il doppio.
 
Jolly10 ha scritto:
Kappa ma tutti i prezzi sottomano come li hai? Su un foglio stampato o altro?
Foglio stampato/fotocopia di Mazda datomi dal conce. Riporta "Listino di prevendita in vigore dal 30 Gennaio 2012 (chiavi in mano, IPT esclusa).
 
Kappa^ ha scritto:
Jolly10 ha scritto:
Kappa ma tutti i prezzi sottomano come li hai? Su un foglio stampato o altro?
Foglio stampato/fotocopia di Mazda datomi dal conce. Riporta "Listino di prevendita in vigore dal 30 Gennaio 2012 (chiavi in mano, IPT esclusa).

Ok. A me in concessionaria non lo avevano ifatti dovevano fare tutto dal software Mazda.

Ricordati che devi aggiungere anche il colore.
 
Kappa^ ha scritto:
Infatti c'è anche il prezzo del colore: ?600.

Il cambio aut. viene 1900 in più rispetto ai prezzi detti prima.

Di quelli sono al corrente visto che ad inizio settimana mi ero fatto fare i prezzi per le versioni che mi interessavano.
 
Qualche altra "campana" in merito... http://www.automobilismo.it/mazda-cx-5-skyactiv-d-22-le-nostre-impressioni-auto-16173
 
XPerience74 ha scritto:
Qualche altra "campana" in merito... http://www.automobilismo.it/mazda-cx-5-skyactiv-d-22-le-nostre-impressioni-auto-16173

visto 2 giorni fà, in fondo dice quello che altri hanno detto ai primi di settembre in modo ancora più sintetico. Che prova è? in Fondo bastava copiare quello che altri hanno già scritto.
 
Sembrerebbe che a differenza della rivista che ci ospita (io non l'ho letta) da quest'altra prova effettuata da AB ne esce invece in maniera "imperiosa", e che invero brillerebbe in fattori precedentemente criticati come ad es il confort sospensivo ...
Davvero una bella (in tutti i sensi) auto ! 8)

La CX-5 rappresenta per Mazda la scommessa sul mercato più importante degli ultimi anni: con questo modello il costruttore giapponese, infatti, porta al debutto tutto il pacchetto tecnologico SkyActiv, fatto di telai più robusti e leggeri e gruppi motore-trasmissione più parchi e potenti. Una rivoluzione tecnica che ha necessitato di investimenti economici enormi che influenzeranno tutti i futuri prodotti del costruttore.
CX-5 si fa antesignana di questa nuova generazione di veicoli ad ?alto tasso innovativo? andandosi ad inserire in uno dei segmenti più combattuti e redditizi dell?ultimo periodo, quello delle SUV compatte. Al nuovo Sport Utility della casa nipponica è inoltre affidato il compito di cancellare il mancato successo della CX-7, vettura solida e ricca di contenuti, ma poco compresa a livello globale. Il target di vendita mondiale per la CX-5 è invece fissato a 160.000 unità annue.
L?analisi di questi fattori rende lampante quanto in Mazda credano in questo veicolo e quale sia stata l?attenzione progettuale dietro al suo sviluppo. Ed il risultato, dobbiamo ammetterlo, è davvero buono. L?auto sarà disponibile con versioni a trazione anteriore ed a trazione integrale; quest?ultima con controllo variabile della coppia posteriore e della ripartizione fra i due assali, fissata sino al 50:50. Abbiamo avuto la possibilità di provare la CX-5 equipaggiata con l?inedito propulsore 2.0 Sky-G: un 4 cilindri benzina da 160 Cv e 200 Nm di coppia motrice che promette prestazioni brillanti a fronte di consumi contenuti. Siete curiosi di sapere com?è andata? Scopritelo nella nostra prova su strada? Interessante il prezzo che parte per la versione benzina a due ruote motrici da soli 22.900?.
La CX-5 è la prima vettura Mazda concepita sotto la filosofia stilistica del ?KODO - Soul of Motion?, concepito con l?intento di trasmettere un senso di vitalità ed agilità e per esplorare l?idea del movimento. Un linguaggio stilistico ereditato dalla Concept-Car SHINARI e tanto più dalla MINAGI, il SUV compatto che ha anticipato la CX-5. Nel frontale spicca quindi la nuova calandra dall?andamento pentagonale che mette in risalto i gruppi ottici slanciati ed appuntiti. Questi ultimi sottendono un fascione anteriore dal design deciso che ben si sposa con l?andamento della fiancata.
Nel laterale va poi sottolineata la presenza di un sinuoso passaruota anteriore che dona dinamismo al complesso, introducendo una fiancata pulita a slanciata in coda. Riuscita anche la coda, dotata di una fanaleria coerente con la filosofia stilistica del mezzo, rinforzata da una nervatura che unisce i gruppi ottici. Trovare la giusta posizione di guida all?interno dell?abitacolo è abbastanza facile grazie alle numerosissime regolazioni di posto guida e volante. Il quadro strumenti appare ampio e robusto, con un design orizzontale che infonde un senso di spaziosità.
Il passo da 2.700 mm, uno dei più lunghi del segmento, ha consentito di progettare una volumetria interna molto generosa, che garantisce buona spaziosità per tutti gli occupanti dell?auto: basti pensare che i sedili posteriori vantano uno spazio per le gambe fra i migliori della categoria, di 997 mm. Last but not least i 500 litri di spazio utile del bagagliaio (vano sottostante compreso). La cura riservata ai materiali costruttivi è decisamente elevata: i materiali sono morbidi e piacevoli al tatto con la sola eccezione di quelle utilizzate per il tunnel centrale, più dure ma comunque solide. Ben eseguita anche la realizzazione dei pannelli portiera che confermano le buone impressioni generali. Nel complesso non si fatica a paragonare la fattura dell?abitacolo della CX-5 con quella di veicoli ?premium?.
Il sistema di radionavigazione con mappe TomTom è composto da uno schermo a colori touch-screen da 5,8 pollici posizionato al centro della parte superiore del cruscotto e mostra i dati relativi al sistema di info-intrattenimento, che comprende impianto stereo e connessione telefonica. I comandi del sistema sono spartiti fra la consolle centrale e la plancia, dove spicca una cospicua manopola di selezione. Con il veicolo in stazionamento, il conducente può azionare il tutto tramite la funzione touch-screen. Durante la marcia, il conducente può azionare il menu facilmente ed in piena sicurezza. Non manca la possibilità di collegare periferiche esterne come riproduttori portatili di MP3 o telefoni cellulari tramite USB o connessione Bluetooth.
Motori, cambi, carrozzeria e telaio sono state, come anticipato, realizzate mediante l?utilizzo delle sofisticate tecnologie SKYACTIV, col target di migliorare l?efficienza, la sicurezza ed il divertimento di guida. La riduzione delle masse è stata possibile mediante l?utilizzo di acciai ultraresistenziali che hanno permesso di ridurre lo spessore dei lamierati incrementando al contempo la rigidità torsionale. CX-5 è anche la prima vettura in assoluto ad utilizzare lega costruttiva ad altissima resistenza da 1.800 MPa. Questo acciaio è utilizzato nelle travi che sono alloggiate all?interno dei paraurti anteriore e posteriore, e rende questi ultimi più robusti del 20% ma anche 4,8 kg più leggeri rispetto ai paraurti della generazione precedente. Complessivamente, l?acciaio ad alta resistenza ammonta al 61% di quello totale utilizzato nella carrozzeria. A livello cinematico c?è da segnalare la presenza di un nuovo sistema sospensivo più leggero e rigido, con una rivisitata geometria con configurazione delle sospensioni anteriori a schema MacPherson e posteriori multi-link.
Il motore benzina SKYACTIV-G 2.0 presenta il rapporto di compressione più elevato del mondo, di 14,0:1, ed il suo sistema di scarico 4-2-1 è studiato per offrire una coppia generosa già a partire dai bassi regimi. Contrastando la tendenza generale, volta a soluzioni con sovralimentazione con rapporti di compressione nell?ambito di 10:1, Mazda promette che il suo SKY-G garantisce prestazioni superiori a consumi più contenuti: 15% di coppia in più a regimi medio-bassi e risparmio di carburante migliore del 15% e quindi anche delle emissioni di CO2. Una completa riprogettazione ha dato l?opportunità di utilizzare pistoni e bielle dal peso leggero: il motore pesa complessivamente il 10% in meno, mentre l?attrito interno del motore è stato ridotto del 30%. Malgrado la compressione elevata aumenti l?efficienza termica, tende a provocare battito in testa(tipico di una combustione anomala) e la relativa perdita di coppia. Una miscela aria-benzina più ricca può evitare il battito, ma a discapito del risparmio di carburante e senza risolvere la carenza di coppia motrice. Per eliminare questi problemi Mazda ha adottato un lungo collettore di scarico in configurazione 4-2-1, che riduce la quantità e la pressione dei gas caldi residui che ritornano nella camera di combustione. Vengono poi utilizzati iniettori multiforo, che migliorano le proprietà di nebulizzazione del carburante ed una fasatura dell?accensione ottimizzata, insieme ad una speciale cavità dei pistoni per una combustione più rapida e maggiormente efficiente, riducendo al minimo il rischio di battito. La fasatura sequenziale delle valvole (S-VT) riduce inoltre le perdite di pompaggio e migliora l?efficienza, soprattutto a bassi carichi del motore.
Il turbodiesel SKYACTIV-D 2.2, Euro 6, presenta invece il rapporto di compressione più basso del mondo per un motore diesel, pari a 14,0:1, ed un turbocompressore a doppio stadio per un funzionamento fluido e sempre pronto. Il particolare rapporto di compressione permette una migliore miscela aria-carburante per una combustione più uniforme, producendo meno protossidi d?azoto (NOx) e meno fuliggine rispetto ai design convenzionali. La fasatura ideale della combustione realizza un rapporto di espansione più elevato (ossia la quantità di lavoro sviluppato dal cilindro) rispetto ai diesel convenzionali a compressione elevata (da 16:1 a 18:1), con una riduzione del 20% dei consumi di carburante. La compressione più bassa comporta anche una pressione minore e, nel contempo, crea meno sollecitazioni sui componenti del motore: ciò ha permesso ai progettisti di utilizzare un basamento in alluminio così come pistoni ed alberi a gomiti più leggeri, realizzando un?unità propulsiva complessivamente più leggera del 10% e col 20% in meno di attrito interno. Tuttavia il basso rapporto di compressione in un diesel comporta generalmente una serie di svantaggi, come una temperatura di compressione/accensione troppo bassa per partenze a freddo affidabili e per un funzionamento efficiente nei climi freddi. I tecnici giapponesi hanno risolto questo problema mediante l?adozione di candelette ad incandescenza in ceramica per riscaldare la camera di combustione durante le partenze a freddo, insieme ad iniettori piezoelettrici multiforo che offrono una miscela ideale altamente combustibile. La fasatura variabile delle valvole di scarico consentono ai gas di scarico caldi di entrare nuovamente nella camera di combustione dopo l?avviamento del motore, aumentando la temperatura per consentire un?accensione stabile senza perdite di colpi. Il sistema di sovralimentazione doppio stadio garantisce invece una migliore coppia e capacità di reazione a velocità medio-basse, eliminando il ritardo del turbo ed una maggiore potenza ad alti regimi fino alla linea rossa, fissata a 5.200-giri/min.
Tutti i modelli CX-5 sono offerti con due tipi di trasmissione: il cambio automatico a sei rapporti SKYACTIV-DRIVE ed il manuale a sei rapporti SKYACTIV-MT, dotato di un?architettura compatta ed una struttura perfezionata degli ingranaggi. Il cambio automatico SKYACTIV-DRIVE si caratterizza per la presenza di un convertitore di coppia ad azionamento diretto a pieno regime, con frizione di bloccaggio operante su un ampio range per tutte e sei le marce: esso evita lo slittamento del convertitore di coppia, impedendo la perdita di potenza tipica dei cambi automatici convenzionali durante l?accelerazione e migliora il risparmio di carburante fino al 7%. Sulle versioni più ricche è inoltre disponibile il Supporto Intelligente della Frenata in Città (SCBS): un nuovo sistema di sensori radar consente di evitare o ridurre l?impatto in caso di incidenti frontali a bassa velocità (fino a 30 km/h) decelerando automaticamente il veicolo. Il Sistema Perfezionato di Monitoraggio Posteriore del Veicolo (RVM) rileva le vetture che si stanno avvicinando da dietro o che viaggiano nelle zone cieche ed allerta il conducente dai 30 km/h in poi. La segnalazione di superamento delle linee di mezzeria riduce al minimo il rischio di lasciare involontariamente la corsia in cui si sta viaggiando mediante l?utilizzo di una videocamera. E? inoltre disponibile il controllo automatico degli abbaglianti (HBC), che commuta automaticamente fra anabbaglianti ed abbaglianti durante la guida notturna ai fini di evitare di accecare i conducenti delle auto che sopraggiungono in senso contrario.
Al volante della CX-5 sulle strade urbane si riconosce nel mezzo la capacità di sgusciare via agilmente nonostante la mole e le dimensioni. L?altezza del mezzo regala a guidatore e passeggeri la sensazione di dominare il traffico che tanto piace a chi predilige questo genere di veicoli. Su buche e pavè le sospensioni svolgono un ottimo lavoro, assorbendo silenziosamente ed efficacemente qualsiasi tipo di asperità. Se a questo si unisce la voce estremamente discreta del propulsore, si capisce come l?abitacolo dell?auto dia una piacevole impressione di protezione ed isolamento dal mondo esterno. Ed effettivamente il livello di comfort è da segmento superiore. Il funzionamento dello Start/Stop fra un semaforo non lascia spazio a critiche e contribuisce in maniera sensibile a limitare i consumi. Alle basse andature cittadine, inoltre, la miscela composta dalla trasmissione automatica, dolcissima negli innesti, la silenziosità di marcia e l?ottima qualità dell?impianto audio, griffato Bose sul nostro esemplare, contribuiscono in maniera decisiva ad incrementare la sensazione di benessere che si prova al volante di questa auto. Merito anche dell?aerodinamica curata, con un Cx pari a 0.33. Chi torna a casa dopo una stressante giornata di lavoro potrà capire meglio l?importanza di queste caratteristiche. Le stesse sensazioni sono assicurate nella marcia autostradale, dove la CX-5 procede in scioltezza e con consumi più che accettabili, sovrapponibili a quelli dichiarati. E col cruise-control inserito, specie se la strada è libera, non resta che godersi il tragitto.
Non pensiate tuttavia che la CX-5 sia troppo morbida: quando la strada lo consente ed il nastro d?asfalto diventa serpeggiante, la SUV nipponica tira fuori una personalità da vera Mazda. Certo, ingombri, pesi e baricentro non sono quelli della MX-5. Del resto nel nostro lungo test siamo riusciti ad impegnarla anche tra i cordoli de tracciato dell?ISAM pur se questo terreno resta decisamente distante dalle reali mire di quest?auto.
Tuttavia lo sterzo, con servoassistenza elettromeccanica che adegua la risposta in funzione della velocità e delle condizioni rilevate, non lascia spazio a critiche: è pesante il giusto, veloce nella risposta e preciso nell?impostazione delle traiettorie. Ne risultano inserimenti in curva veloci, con l?anteriore che genera grip con decisione ed il posteriore che segue con agilità. Merito anche della trazione integrale permanente che contribuisce a spingere l?auto fuori dalla curva e ad aprire il gas prima di quanto il punto di corda imporrebbe. Come su ogni brava Mazda, il retrotreno non è ?amorfo? e può essere provocato ad entrare in gioco, mettendo in risalto le doti di un telaio costruito come si deve, con una corretta distribuzione delle masse ed un?elevata rigidità torsionale. Sensazioni confermate dal comportamento del mezzo quando si simula il superamento di un ostacolo improvviso in mezzo alla carreggiata: la vettura risponde prontamente mantenendo direzionalità in maniera brillante e riallineandosi in maniera composta in maniera quasi istantanea. Ciò tuttavia non deve mettere in soggezione i guidatori meno smaliziati: a limite la vettura conserva infatti un?indole ?sottosterzante?, correggibile togliendo il piede dal gas; come del resto è giusto che sia su questo genere di auto.
L?avvicinarsi del sottosterzo è comunque anticipato da un tangibile coricamento dell?auto sulle sospensioni esterne alla curva. Nella guida meno esasperata ma comunque spedita, rollio e beccheggio sono contenuti nonostante la taratura delle sospensioni da ?tappeto volante?. Se poi non volete proprio pensare a nulla anche nella guida più spedita, potete tranquillamente affidarvi all?ESP di ultima generazione, efficace e praticamente impercettibile nella sua azione. La frenata ci è apparsa convincente per potenza e modulabilità: gli spazi di arresto sono sempre contenuti e, nell?uso stradale, l?impianto non manifesta problemi di affaticamento nemmeno dopo una serie di frenate decise. La gommatura generosa inoltre contribuisce in maniera determinante a mantenere composta l?auto anche se si frena con forza in curva. Il propulsore 4 cilindri 2.0 SKY-G della CX-5 ci ha invece impressionato per la capacità di portarsi a spasso senza problemi un corpo vettura che, su carta, richiederebbe un motore più dotato sotto il profilo della coppia motrice. Eppure i 200 Nm assicurati dall?aspirato Mazda, complice anche l?efficienza della trasmissione automatica, risultano più che sufficienti a muovere la Sport Utility giapponese in maniera briosa. Le capacità di accelerazione e ripresa sono discrete, così come è convincente l?erogazione della coppia e la prontezza di risposta ai regimi medi, così come in prossimità della zona rossa. Se a questo si aggiunge il consumo di carburante contenuto, si fa presto a capire che le tecnologie Skyactiv adottate su questo propulsore contribuiscono in maniera determinante ad ?alzare i voti in pagella?.
Parlavamo del cambio: l?unità automatica a 6 rapporti equipaggiata dalla CX-5 tira fuori il meglio dal propulsore dell?auto, facendo apparire il propulsore mai a corto di fiato. I passaggi marcia sono rapidi ed impercettibili, con il 6 marce che cerca sempre di limitare i consumi il più possibile, facendo lavorare il 4 cilindri ?di coppia?. E quando si cerca lo sprint basta affondare con decisione il piede sul gas affinché il il cambio scali prontam?ente i rapporti, proiettando con decisione l?auto in avanti. Nella modalità manuale, nonostante l?assenza di un?architettura a doppia frizione, i passaggi marcia sono sufficientemente rapidi. Certo, non è il DSG di casa Volkswagen, ma si sposa alla perfezione con l?indole paciosa di un mezzo concepito prevalentemente per la famiglia; e che comunque non disdegna una guida più allegra.
Ed in fuoristrada? Partiamo da un presupposto: chi compra questo genere di auto, generalmente non fa del vero fuoristrada. Per effettuare un off-road ?sul serio? c?è bisogno di caratteristiche strutturali e meccaniche (leggi sospensioni a balestra, telaio a longheroni, trasmissione con blocco del differenziale e ridotte ed angoli di attacco e rampa ?spinti?) che un SUV concepito per un uso prevalentemente stradale non è in grado si assicurare: ciò vale per la CX-5 come per molti altri modelli con la stessa impostazione e dal costo talvolta quadruplo rispetto alla giapponese oggetto del nostro test. Però c?è un però? nonostante le gomme stradali e l?assenza pressoché totale di tutte le caratteristiche che vi abbiamo sopraelencato, la CX-5 ci ha piacevolmente stupito per la sua capacità di affrontare con naturalezza del fuoristrada anche spinto come abbiamo avuto modo di appurare (con nostro enorme stupore) all?interno di una vera pista da off-road dove abbiamo simulato le più diverse situazioni d?impiego, dalle salite e discese ripide, ai cambi di pendenza e inclinazione. Quì nonostante situazioni un pò al limite, la vettura ha dimostrato una grande capacità di arrampicata ed una eccellente trazione anche con una o due ruote sollevate dal terreno.
Ma a stupirci è stata soprattutto la resistenza della meccanica e della carrozzeria e della scocca: nonostante qualche piccolo ?salto? infatti come quelli che vedete in foto, la CX-5 non ha fatto una piega digerendo facilmente le sollecitazioni imposte. Tuttavia né i braccetti anteriori né tantomeno la coppa dell?olio hanno fatto una piega. E questo la dice lunga, anzi lunghissima sulla qualità strutturale di quest?auto. Saremmo veramente curiosi di provare di cosa è capace l?auto se equipaggiata con un treno di gomme tassellate e specialistiche per l?off road?
I dati riscontrati sul banco a rulli prova potenza, realizzati in collaborazione con MR Autotecnica, hanno evidenziato una potenza massima di 161,5CV al motore erogati ad un regime di 6.616 giri al minuto, la curva di coppia invece mette in mostra un valore massimo di 203Nm a 4.195 giri al minuto, dati del tutto in linea con quelli dichiarati dalla Casa che sono rispettivamente per la versione a trazione Integrale come quella in prova di 118kW (160Cv) a 6.000 giri/min e di 208Nm a 4000 giri/min per la coppia. Molto molto interessante l?andamento della curva di coppia praticamente rettilinea da 3.500 fino a 6.500 giri, un andamento molto simile a quello dei motori sovralimentati di nuova generazione, ma non certo comune tra i motori benzina aspirati.

Piace

- Qualità costruttiva e assemblaggi
- Guidabilità e trazione
- Comfort di marcia e silenzisità
- Stile e Contenuti tecnologici
- Rapporto qualità/prezzo

Non piace
- Plastiche tunnel centrale migliorabili
- Consumi motore benzina.
 
Ecco un'altra prova (&quot;primo contatto&quot; ) ...

Mazda CX-5 2.2 D 175 CV Exceed Automatica 4WD

È molto piacevole da guidare, questa suv firmata Mazda: ha 175 grintosi cavalli e un cambio automatico che è un fulmine. Ben dotata e spaziosa, la CX-5 ha tuttavia degli interni fin troppo tradizionali.

È già nelle concessionarie
Già lo scorso mese di novembre avevamo guidato in anteprima un esemplare di preserie della Mazda CX-5 con motore 2.2 turbodiesel, nella versione con 150 cavalli e due ruote motrici. Adesso che la suv giapponese è arrivata nelle concessionarie, è il turno della vettura definitiva, nella versione più ricca e costosa. Ha lo stesso 2.2 a gasolio, ma più potente (175 cavalli, raggiunti tramite una diversa gestione elettronica), le quattro ruote motrici e l?allestimento di punta Exceed. La CX-5 è un modello assai importante per la casa giapponese. Infatti, con questa suv media (lunga 456 cm) debuttano motori, cambi e sospensioni innovativi, che promettono forti riduzioni nel peso e nei consumi, e che verranno utilizzati anche nei prossimi modelli (a partire dalla nuova 6, berlina e wagon, che debutterà fra qualche mese).

Ha una certa grinta
La Mazda CX-5 ha linee ?pulite? e, insieme, piuttosto aggressive. Gli elementi più caratterizzanti sono la grossa mascherina arrotondata (ma con la parte inferiore a punta) e le luci sottili e allungate, sia davanti sia dietro, che contribuiscono a dare grinta e a snellire le forme. Stesso risultato lo raggiungono le ampie (e utili) protezioni in plastica nera che circondano tutta la parte inferiore della carrozzeria, mettendo in evidenza i grandi passaruota, che ospitano cerchi di 19 pollici (un?esclusiva della Exceed: le altre li hanno di 17?).

Molto classica dentro
L?interno della Mazda CX-5 è decisamente tradizionale, e lo si nota soprattutto nella plancia, molto lineare. Il cruscotto a tre elementi circolari (con quello di destra per il computer di bordo) risulta ben leggibile ed è affiancato dal navigatore nel centro della plancia. Lo si gestisce con lo schermo a sfioramento o con una manopola sul tunnel; è rapido nel calcolare il percorso, peccato che il display non sia molto grande (5,8 pollici) e che le sue indicazioni non vengano ripetute nel cruscotto (dove, tra l?altro, manca anche il termometro del liquido di raffreddamento). In generale sono ben posizionati i vari tasti e manopole, ma le indicazioni sul funzionamento del ?clima? bizona sono mostrate in una fascia di plastica traslucida soggetta a riflessi.

Ai sedili non manca nulla
L?abitacolo può deludere chi cerca qualche ?effetto speciale?, ma la qualità è apprezzabile: i materiali sono di buon livello (se si escludono alcune plastiche nella parte inferiore) e gli assemblaggi generalmente accurati. Sono particolarmente riusciti i sedili, dall?imbottitura soffice e con fianchetti abbastanza pronunciati da contenere bene il corpo nelle curve affrontate in velocità. Inoltre, hanno il rivestimento in pelle (con la parte centrale traforata per favorire la traspirazione del corpo), ma le zone a contatto con altre parti degli interni sono in materiale sintetico (per evitare fastidiosi scricchiolii). Non basta: le poltrone anteriori sono riscaldabili e quella del guidatore è regolabile elettricamente (anche nel supporto lombare). Insomma, si sta davvero comodi; del posto di guida (alto e dominante, ma piuttosto disteso) si apprezzano anche le ampie possibilità di regolazione del volante. Non male neppure la visibilità, tranne che in manovra, ma niente paura: i sensori di distanza (anche anteriori) sono di serie, come la telecamera di retromarcia.

Spaziosa e con un baule curato
Nella Mazda CX-5 lo spazio è più che buono, sia per i passeggeri (in cinque non ci si sta male) sia per i bagagli: 463 litri sono un buon valore per la categoria, e oltretutto il baule è dotato di accessori pratici e che difficilmente si trovano nelle suv; per esempio, il tendalino che si alza e abbassa da solo, le levette vicine al portellone per reclinare il divano ?a distanza? e lo schienale in tre parti, con la ?fetta? centrale più sottile: così, reclinandola, si può viaggiare comodamente in quattro infilandoci gli sci, una tavola (da neve o da windsurf) oppure una scala. Poco apprezzabile, invece, il rivestimento delle pareti laterali in plastica rigida e sottile (è facile a graffiarsi e addirittura a rompersi in caso se a bordo ci sono oggetti pesanti). La soglia di carico, a 75 cm da terra, non è certo delle più comode, ma poche suv fanno meglio.

Automatico e ?2200?: promossi
È il momento di fare un giro, per verificare se la nuova meccanica mantiene tutte le promesse. Iniziamo col dire che la nostra Mazda CX-5 ha il cambio automatico a sei marce: un optional che consigliamo, anche se costa 1.900 euro. Infatti, al di là del comfort che garantisce nel traffico o quando si guida in maniera rilassata, l?auto va benissimo anche quando viene voglia (e la possibilità c?è) di impegnarsi un po? in un percorso misto. Le cambiate sono rapide (oltre che inavvertibili) e, usando la leva in modo manuale, la risposta è sempre immediata, cosa che rende più gustosa la guida. Insomma, quello della CX-5 è un automatico che soddisfa sempre, anche usandolo sportivamente, al punto che ci si chiede perché non si possano avere le palette al volante. Quanto a prestazioni e consumo, secondo la Mazda con l?automatico si perde qualcosa, ma poco: lo ?0-100? sale da 8,8 a 9,4 secondi, la velocità massima passa da 207 a 204 km/h e la percorrenza media scende da 19,2 a 18,2 km/litro. Questi dati (dichiarati: ne verificheremo la veridicità in una prossima prova) sono buoni, e in effetti il 2.2 si dimostra grintoso (allunga rapidamente fin sopra i 5000 giri) oltre che molto regolare, e anche economo: a 130 km/h ?veri?, in autostrada, con la lancetta del contagiri sui 2300, il computer di bordo indicava 14 km con un litro abbondanti. Infine, ricordiamo che la Mazda CX-5 2.2 CD è una delle pochissime vetture omologate Euro 6.

In curva è vivace
Anche la guida è sportiva (sempre ricordando che si tratta di una suv): lo sterzo è diretto e preciso, la tenuta di strada buona e, lasciando bruscamente l?acceleratore nelle curve prese velocemente, la coda allarga un bel po? prima che l?Esp (non disinseribile) intervenga; si tratta di un comportamento divertente per gli appassionati, e tutto sommato non pericoloso, perché la sbandata è molto progressiva. In curva, la Mazda CX-5 si piega abbastanza di lato, ma non in modo fastidioso; dà più noia la risposta brusca delle sospensioni sullo sconnesso accentuato. E in fuori strada? In caso di mancanza di aderenza delle ruote anteriori, la potenza si distribuisce fino ad avere il 50% davanti e il 50% dietro. Il tutto, in modo completamente automatico, senza che il guidatore debba intervenire; insomma, il massimo della facilità di utilizzo, ma, ovviamente, non si può pretendere che le quattro ruote motrici possano fare molto di più che dare una mano sui fondi viscidi. Meglio non avventurarsi nel fuori strada più ?difficile?.

Ben equipaggiata
Infine, parliamo di prezzi. 33.850 euro non sono pochi, ma la cifra diventa interessante se si guarda alla dotazione. Agli accessori di cui abbiamo già parlato, aggiungiamo, tra l?altro, i retrovisori regolabili, sbrinabili e ripiegabili elettricamente, il cruise control, la frenata automatica in città (interviene, fino a 30 km/h, nel caso il guidatore sia distratto). Per tenersi in tasca 3.900 euro, si può ?scendere? alla Evolve, con 150 cavalli: a 29.950 euro (o 27.750 con due sole ruote motrici) è già ben dotata, ma fa rinunciare ai sedili in pelle, al potente hi-fi Bose, al navigatore, all?avviamento senza chiave, ai sensori di parcheggio. La gamma, comunque, parte dalla 2.0 Essence a benzina da 165 cavalli: a 22.900 euro. Ricordiamo poi che tutte le Mazda CX-5 sono garantite per tre anni o 100.000 chilometri.

Secondo noi
PREGI
&gt Guida. La vettura è precisa e divertente per essere una suv.
&gt Motore. Regolarissimo, brillante, con un allungo degno quasi di un propulsore a benzina.
&gt Spazio. Abitacolo e baule sono grandi, e quest?ultimo offre svariate soluzioni pratiche.

DIFETTI
&gt Fruscii. A velocità autostradale sono evidenti.
&gt Interno. Fin troppo tradizionale: da un?auto così innovativa nella meccanica e grintosa nella linea ci saremmo aspettati qualche tocco più fantasioso.
&gt Navigatore. Lo schermo è piuttosto piccolo e le indicazioni non vengono riportate nel cruscotto.
 
Beh, evidentemente 8) ...

PARTENZA A RAZZO !

Intanto nelle prime due settimane di prevendita sono state ordinate già più di 250 CX-5, oltre alle 500 già presenti in rete e tutto lascia prevedere che il volume complessivo nei primi 12 mesi di commercializzazione si attesterà più vicino alle 4mila che alle 3mila unità, pari al 3% del segmento dei SUV/crossover compatti, dunque un decimo delle 40mila previste per l?Europa e delle 160mila in totale. Obiettivi che appaiono alquanto conservativi visto che in Germania gli ordini raccolti in un mese sono già 4.300 e in Giappone hanno già superato quota 10mila in 3 mesi con una particolarità incredibile per quel mercato: il 75% è a gasolio, motorizzazione che sarà disponibile anche per il mercato statunitense quando la CX-5 vi arriverà alla fine di quest?anno.
 
Hai postato diverse prove che sono presenti sul WEB da un pochino ma 4R ha provato FWR e le prove riguardano il AWD. Le sospensioni soprattutto per quelli seduti dietro non assorbono benissimo le buche, così scrive 4R, ed è vero ma questo viene riportato anche nell'ultimo articolo da te postato.
Se provi a sederti dietro e vai in un percorso pieno di buche un po' salti. Poi in una rivista puoi trovare più accentuato la cosa rispetto ad un'altra anche perchè dipende sempre dal termine di paragone. Se hanno preso una Citroen C5 con le idroattive è normale che troverai scritto una sensazione più marcata.

Idem vale per lo sterzo, magari dopo aver provato il Q3 questo gli è piaciuto meno.

Consumi sono in linea. Il cambio automatico viene consigliato anche se la prova era sul manuale.

Per i materiali certo loro hanno un occhio di riguardo per marchi come l'audi e quindi non sono dei migliori i commenti.

Strano che 4R non citi la pecca della mancanza di memorizzazione del sedile.
Se l'avesse fatto non avrebbe avuto torto visto che chi ha la regolazione elettrica ha 1 e anche più di una memorizzazione.

Si è vero che 4R non è stato proprio obiettivo e ha forzato un po' le cose ma non è che sono completamenti diversi gli altri articoli che si trovano, solo che loro sono entusiasti e sugli stessi punti parlano sono bene se avere un termine di paragone in mente cosa che invece 4R ha dimostrato chiaramente andando anche contro se stesso visto che nell'articolo di settembre diceva l'esatto contrario ad esempio sullo sterzo. Esempio prima lo sterzo era molto buono e preciso ora è diventato buono ma non trascendentale e qualche limite lo ha.

Tieni conto che ci sono anche gli sponsor. Quindi sul manuale dicono che la frizione è pesantissima con 13,9 kg di spinta contro i 10,6 di una Hyundai i30 che però ha un diverso rapporto con loro. Ora non credo che abbia una frizione del Ducato ma per come scrivono sembra uguale. Ora magari i loro dati sono correnti ma a secondo delle parole gli danno un senso più negativo invece negli articoli come quelli postati si evidenzia solo il cambio (manuale) corto e con spostamenti brevi e rapidi che è una gioia nella guida e della frizione non viene neanche accennato nulla. Quindi 4R punta il dito sugli aspetti negativi per dare più risalto ad altre auto mentre altri elogiano le qualità senza addentrarsi nelle negatività (nel caso della frizione è tutto da scoprire visto che Diesel manuale ancora non ne ho visto uno e quindi può essere pesante solo come cifra ma poi nella pratica non è faticoso neanche nel traffico).
 

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