Leggo dello scarso
( al momento ) successo di spettatori....
Che il " personaggio " Ferrari non abbia mai avuto,
oltre la comprensione per la tragedia di Dino,
" larga stima " da parte del grande pubblico
( quello che va al botteghino )
e' noto....
Lo scarso successo nelle sale cinematografiche (parliamo del film "Ferrari") è ormai un dato di fatto (uscì a dicembre 2023), salvo futuri passaggi magari la prossima estate nei cinema all'aperto.
Penso però che la parte ancora non coperta del budget (con gli eventuali mutui o prestiti da rimborsare) sarà stata e sarà coperta da sponsor, DVD, Blu-Ray, passaggi sulle varie TV del mondo, ecc.. Alla fine dovrebbe esserci un utile.
Il personaggio Ferrari viene sempre descritto come burbero, severo, ma in realtà aveva un cuore d'oro, era molto generoso e aveva un enorme carisma.
Quando è morto (nel 1988) avevo già 34 anni, quindi ho visto personalmente molte interviste, sia concesse da lui, sia fatte al figlio Piero Lardi-Ferrari (anche di recente, soprattutto), sia a piloti come i compianti Villeneuve e Alboreto, ai quali era molto affezionato e che gli hanno voluto bene come un padre.
Io credo che la stima del grande pubblico l'avesse eccome, forse invece ebbe invidia da una parte dei giornalisti, e un'altra quota di giornalisti, magari non avvezzi alle vicende automobilistiche e "digiuni" di corse, lo accusò spesso di mettere i piloti su delle bare viaggianti. Cosa che lo costrinse a un certo punto a dover rinunciare del tutto ai piloti italiani (fino a quando assunse Alboreto).
La verità era che, negli anni che vanno dagli albori delle corse fino al decennio 1980-1990, i morti in gara erano numerosissimi (e purtroppo si moriva anche tra il pubblico), ma mica solo con le Ferrari, con tutte le auto da corsa, solo che le Ferrari erano di gran lunga le più famose, quindi quasi tutti avevano nel mirino principalmente il "Drake".
Quindi il commendator Ferrari era e rimarrà per sempre un mito, una leggenda inimitabile ed è stata, mediamente, una persona voluta molto bene.
Il fatto che il film non abbia avuto un gran successo nelle sale (ma oltre 42 milioni di dollari non sono così pochi), deriva a mio parere dal tema "automobilistico", che ne fa nella percezione comune un film comunque di nicchia, non destinato a grandi platee.
Salvo poi vederlo e rendersi conto che c'è anche altro, non ci sono solo macchine rombanti, c'è anche introspezione umana, c'è storia, c'è ambientazione.
Tanto che è piaciuto persino alla mia compagna che non sa un Kaiser di automobili, salvo oggi qualcosa grazie alla mia compagnìa...
Inizialmente glielo proposi e disse
"No, non mi interessa". Poi gli dissi
"Vediamo l'inizio insieme e se ti piace continui". Beh, iniziò e lo vide fino alla fine...