Molto interessante questa cosa, non la sapevo.
A me è piaciuto, la storia la conoscevo (chi non vuole saperla salti i prossimi due paragrafi), è incentrata sul periodo in cui, a seguito di numerosi incidenti mortali, si era scatenata una vera e propria gogna mediatica nei confronti di Ferrari.
Nel contempo il commendatore era alle prese anche con le sue vicende familiari: il figlio Dino morto da poco, la crisi con la moglie, la complicata gestione dei rapporti con l'altro figlio nato da una relazione clandestina.
Insomma non un film che narra la storia di Ferrari e delle sue auto ma che si concentra su quello che probabilmente è stato il periodo più drammatico, anzi proprio tragico, della sua vita.
Quindi va valutato per quello che è: un film che svela il dramma interiore di un uomo altrimenti noto per i successi sportivi e imprenditoriali. A margine, la riuscita ricostruzione delle competizioni dell'epoca passa quasi in secondo piano.
Probabilmente a chi non è piaciuto è perché si aspettava qualcosa di diverso, più celebrativo.
