Non mi straccerei le vesti se domani la Cayman montasse un motore sviluppato da altri nel gruppo, tipo dall'Audi : come non si stracciano le vesti gli acquirenti delle pur molto elitarie Lamborghini Huracan, il cui motore è usato anche sulle Audi R8.Ma cosa c'entra? Sempre roba autoctona è.
Forse non mi hai capito...
Potrei semmai aver da ridire se questo comportasse, sulle Cayman ed ancor più sulle 911, stravolgimenti delle linee, ad es. se non fossero boxer : ma è un altro discorso, ho ben detto che mi starebbe bene se la sostanza non cambiasse.
Anche Porsche appartiene ad un gruppo, che in teoria potrebbe farne quel che vuole : solo che le dimensioni e soprattutto la gran redditività raggiunta fanno sì che sia una gallina dalle uova d'oro, che non si tocca e che ha risorse sufficienti per potersi permettere progettazione e sviluppo sue, anche se comunque sempre in sinergia con il resto del gruppo.
L' Alfa Romeo, che in passato è arrivata ad avere un piede e mezzo nella tomba e che è stata salvata, non può evidentemente permettersi, per il solo fatto di compiacere qualche nostalgico, di buttar via cifre enormi in improbabili progettazioni esclusive : sarebbe il modo perfetto per replicare il disastro economico dell'epoca statale e provocarne la rapida fine, altro che valorizzare il marchio.
Un appassionato della casa - che ormai, ricordiamocelo, è un marchio, come poi succede oggi per quasi tutti - dovrebbe invece piangere lacrime di gioia ed accendere un cero alla Vergine Maria vedendo che, nonostante tutto, si sono trovate le risorse, economiche e gestionali, per ricreare, sia pure in un pugno di esemplari come del resto fu per la prima vettura, un modello così estremo e particolare, replicandone efficacemente la riconoscibilità : e questo indipendentemente da eventuali e lecite perplessità sulle linee, che come sempre succede piaceranno ad alcuni e meno ad altri.
Altro che denigrare un così fine lavoro parlando di "ricarrozzamento", manco le linee di un'auto fossero un dettaglio secondario e non invece quelle che ne determinano il successo o il fallimento..... gli acquirenti di questa 33 Stradale hanno sborsato volentieri una gran cifra per avere un modello iconico e rarissimo, perfetto nelle collezioni d'alto lignaggio cui è evidentemente destinata, e non hanno storto il nasino perché la meccanica o la piattaforma sono state adattate da quelle di una supercar (una supercar, non un Ape) esistente, e questo a prescindere dalla questione - oziosa - su quale delle due sia stata in origine progettata per prima : tipica questione di lana caprina, di cui nulla frega a chi vuole una bella supercar e non vive immerso in paranoie nostalgiche.