Non è che io sia contro gli appassionati : ma ci si deve pur rendere conto che i tempi cambiano e le cose si evolvono, e non è possibile fissarsi ciecamente su cose che saranno anche state belle, ma ai tempi che furono, ed oggi non possono non evolversi.
Altrimenti si finisce per ragionare sempre con gli stessi, squallidi luoghi comuni (vedi, per Porsche, "Le vere Porsche devono essere raffreddate ad aria" o "Devono essere a 6 cilindri" luoghi comuni che io valuto alla stregua di deliri da ritardati) negando il fatto stesso che l'umanità ha sempre vissuto in continua evoluzione e collocandosi in un ambito da poveri emarginati nostalgici, che a me pare squallido mica male.
Le critiche a questa 33 Stradale mi paiono molto esemplificative, al riguardo : un appassionato dovrebbe essere ben contento che Alfa Romeo abbia trovato la voglia di far rivivere in chiave ovviamente ammodernata un modello così particolare, cercando di riprendere - per quanto possibile specialmente per la meccanica, visto che oggi non sarebbe possibile proporre una meccanica così estrema e spinta, ben poco adatta alla circolazione stradale, come quella del modello originario del 1967 - un certo spirito da vettura estrema : e direi che ci sono riusciti in pieno, la vettura - giudicata positivamente anche su Quattroruote - potrà naturalmente piacere più o meno per le linee - come poi vale per tutto - ma è tutt'altro che banale e ricorda immediatamente la sua progenitrice, anzi a me - che non sono un amante delle auto d'epoca, con poche eccezioni - piace più di quella.
Quanto al motore, e magari alla telaistica, ci si è basati su una struttura già esistente, adattandola : una struttura di alto livello, essendo fino a prova contraria la Maserati MC-20 una supercar accessibile a pochi e non una utilitaria.
Non vedo cosa ci sia di male : si ha già a disposizione una piattaforma adatta di alto livello e la si usa, non ci si mette a sprecare cifre colossali per riprogettare tutto da capo - cosa di fatto improponibile, che avrebbe sicuramente impedito nei fatti la nascita di questa 33 Stradale, per cui i "puristi" non avrebbero avuto proprio nulla da criticare perché nulla ci sarebbe stato - per la sola idea di voler assecondare una paranoia, che di fatto tale è, da "ricarrozzamento" (termine estremamente rozzo che vorrebbe negare tutto il fine lavoro fatto per rielaborare da capo una vettura ex novo partendo da una piattaforma esistente) o da "mancanza d'identità / personalità" : prima di tutto siamo in questa epoca, le esigenze e le normative da rispettare sono tante e complicatissime e non è più possibile che salti fuori il brillante progettista che con un po' di tubi saldati improvvisava una struttura ad hoc, quelle sono cose esistite nel passato ma ormai è solo storia, e poi non vedo cosa ci sia di male nell'usare basi meccaniche già esistenti, che hanno richiesto molto lavoro e grandi investimenti : si è sempre fatto, anche decine e decine di anni fa, solo per quest'Alfa è uno scandalo ? la Miura, la mitica Miura da molti considerata - anche da me - la più bella sportiva mai esistita, aveva il motore della precedente 400 GT e che ha equipaggiato anche l'Espada, l'Islero, la Jarama e la Countach.... non mi pare che questo abbia impedito alla Miura di diventare quel mito che è ancora oggi.
E questo è successo sempre, anni fa come adesso, per tanti di quei casi che sarebbero probabilmente impossibili da citare tutti e vanno comunque ben oltre le mie conoscenze : ma è sempre successo, ed è normalissimo.
Se poi si obietta che un'auto siffatta non dovrebbe costare quello che costa (tra l'altro, per quel che leggo, neppure si sa) si fa un discorso di stupido moralismo fuori dal mondo : è un oggetto tirato in pochissimi esemplari, i collezionisti accettano di pagare quelle cifre e tanto basta a rendere inutile ogni ulteriore discussione sulle cifre : queste operazioni devono avere un ritorno, oltre che d'immagine, anche economico ed Alfa fa benissimo a fare quello che fanno tutti (anche molto più spudoratamente, vedi le orribili e volgari "speciali" partorite dalla Lamborghini esasperando delle normali Aventador) e che porta entrate all'azienda.
La realtà, caro Davz, è che mi pare di vedere, alla base delle feroci critiche a questa 33 Stradale, una certa dose di sottile "razzismo" : si parte dal presupposto, evidentemente assurdo, che Alfa fosse di un livello superiore a chiunque e che non debba conseguentemente "contaminarsi" con meccaniche studiate da altri, neppure se nello stesso gruppo industriale.
Una mentalità simile non solo è palesemente fuori dal mondo e fuori dai tempi, ma è anche fortemente autolesionistica e altro che essere "tradizionale" e "conservativa" : porterebbe velocemente il marchio Alfa Romeo nella tomba.