A me leggere certi interventi......fa sorridere. Perchè mi fa sorridere? Perchè in certi interventi leggo tante di quelle corbellerie che mi inducono ad una sola considerazione: quanta ignoranza c'è sull'argomento e, sopratutto, quanti (s)parlano senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando e di quello che vanno dicendo. Quando leggo che alla 348 fu spostata la batteria dal posteriore all'anteriore allo scopo di "equilibrare le masse" ...scusate ma a me mi fa piegare dalle risate. Ma come si può dire una cazzata simile? Poi leggo che la 348 ha il telaio che flette tanto da essere paragonato ad un fusillo? E poii leggo che la la 348 ha tanto di Fiat? Ma quando scrivete lo fate perchè non avete altro da fare se non sparare cazzate....colossali? Io forse, per coloro che lo vorranno, tenterò di spiegare come stanno realmente le cose......ma non perchè io sia il vangelo ma perchè avendo una 348, avendola studiata a fondo, essendomi documentato sul modello, essendomi interfacciato con coloro che hanno progettato la 348....qualcosa la conosco.
Iniziamo da un presupposto fondamentale. Tutte le cazzate che si dicono su questo modello sono leggende metropolitane messe in giro ed alimentate nel corso degli anni. Partiamo dalle origini del 348:
la 348, sebbene fu presentata nell'ottobre del 1989 a più di un anno dalla scomparsa dell'Ing. Ferrari è, senza possibilità di smentita, l'ultima auto che rientra nella considerata "era Enzo Ferrari". Infatti, il primo progetto della 348 risale addirittura al 1980 mentre il progetto pressochè definitivo è del 1985. Di conseguenza la 348 è stata l'ultima auto progettata e disegnata sotto la diretta supervisione di Enzo Ferrari il quale volle fortemente questa vettura e ne curò personalmente tutti i dettagli. Da notare poi che la 348 fu anche l'ultima auto disegnata per la Ferrari dall'Ing. Leonardo Fioravanti (colui che disegnò le Ferrari più belle quali la "Dino 206" - "Daytona" - "BB 512" - "288 GTO" - "308") che prestava la sua opera presso la Pininfarina di Torino (prima di mettersi in proprio nel 1991) e col quale Enzo Ferrari aveva uno strettissimo rapporto di collaborazione e amicizia. Con la 348 finisce l'era Enzo Ferrari e ha inizio l'era Montezemolo con la produzione della 355.
E' risaputo che il 348 resta avvolto da un velo di leggende e falsi miti che ne offuscano ingiustamente l'immagine nascondendo, in realtà, un vero gioiellino della storia Ferrari. L'aspetto singolare è che a riferire queste leggende non è gente che ha testato personalmente un 348 come ad esempio i proprietari o gli ex proprietari ma è gente che non ha mai posseduto questo modello e parla per "sentito dire". Sono diverse le leggende sul 348 e sono tutte assolutamente prive di ogni fondamento anzi, in molti casi, si tratta di un vero e proprio stravolgimento della realtà come nel caso della leggenda che il 348 ha il telaio che flette (cosa assolutamente smentita dai test fatti in Ferrari) oppure che il 348 è praticamente una Fiat (???) oppure che ha svariati problemi elettrici oppure che ha il volante che si allegerisce alle alte velocità oppure che la versione con la batteria anteriore è migliore di quella con la batteria posteriore. La realtà però è diversa e non è difficile smentire queste leggende.
Analizziamo queste leggende ad una ad una.
La leggenda più popolare, quella che circola con maggiore frequenza, quella che è totalmente inventata è che il 348 "ha il telaio che flette".
La leggenda nasce dal fatto che, per la prima volta nella storia della Ferrari, si abbandonò la costruzione di telai interamente tubolari e si progettò il telaio del 348 con una struttura semi-portante ovvero il motore e i componenti della sospensione posteriore sono alloggiati in un telaio tubolare che a sua volta è imbullonato al telaio principale in acciaio scatolato che insieme formano un corpo unico. Questa inedita soluzione (che fu mal digerita dai puristi del telaio unico tubolare dando origine alla leggenda) si rivelò un successo tant'è che i test eseguiti in Ferrari, rilevarono un incremento della rigidità torsionale di questo telaio di ben il 60% (avete letto bene....sessanta percento) rispetto ai telai tubolari delle auto precedentemente prodotte. Quindi, la leggenda che il 348 ha il telaio che flette, oltre ad essere smentita dai fatti, è l'esatto contrario della realtà. Oltretutto il teaio della 348 è uguale in tutto e per tutto a quello della 355. Uguale, non cambia nulla. Se flette la 348, fletterà anche la 355. Infatti non flette il telaio della 355 come non flette assolutanmente quello della 348.
Altra leggenda metropolitana che accompagna la 348 è quella del volante che si allegerisce alle alte velocità. Addirittura "si dice" che l'alleggerimento si estremizza fino ad avere la sensazione di perdere il contatto con l'asfalto a velocità superiori ai 250 km/h.
Tale leggenda nasce dal fatto che la 348 fu progettata in modo da avere un equilibrio delle masse pressochè perfetto e un baricentro particolarmente basso grazie all'adozione del carter secco che permise di avvicinare il motore al suolo di ben 13 centimetri rispetto ai modelli precedenti.
Queste caratteristiche progettuali permettono di tramettere immediatamente alla vettura, anche con piccoli movimenti del volante, una grande velocità di reazione, caratteristica molto gradita ai guidatori più esperti che riescono ad esaltarsi nelle velocissime variazioni di comportamento della vettura ma che richiede una notevole precisione di guida.
Questa eccellente sensibilità del volante è scambiata, dai guidatori meno esperti, come una sensazione di leggerezza.
Altra leggenda metropolitana da sfatare: il 348 con la batteria anteriore è migliore del 348 con la batteria posteriore.
Sebbene questo particolare sia praticamente irrilevante, se proprio vogliamo essere pignoli, è l'esatto contrario. Questa leggenda nasce perchè a metà del 1992 (quindi ancora 348 in versione TB-TS) la Ferrari decise di spostare la batteria dal posteriore all'anteriore per il seguente motivo: l'accesso alla batteria per la manutenzione e la sua sostituzione, stando al posteriore li dove era stata collocata, non era agevole quindi si decise di montarla all'anteriore. PUNTO. Tutte le cazzate che si dicono che la batteria fu spostata all'anteriore per appesantire l'anteriore......sono appunto solo cazzate. E' tanto una cazzata che come si può pensare di bilanciare i pesi montando una zavorra (la batteria) solo su un lato della macchina??????? (infatti la batteria fu montata anteriormente nel vano bagagli vicino al passaruota). Inoltre la 348 con la batteria all'anteriore ha un problema: necessita di cavi più lunghi per raggiungere il motorino d'avviamento posto dietro nel vano motore....quindi c'e più dispersione di corrente. Questa dispersione ha come risultato che, nelle 348 con batteria anteriore, che se ci sono fari accesi o altro assorbimento elettrico l'auto non va in moto cioè giri la chiave nel quadro ma il motorino di avviamento non gira. Per ovviare a questo inconveniente si monta un relè prima del motorino per avere uno spunto maggiore. Inoltre la versione del 348 che monta la batteria anteriore non è equipaggiata con la frizione bidisco (presente invece nella versione del 348 con la batteria montata al posteriore) ma ha la frizione monodisco quindi meno efficiente dal punto di vista prestazionale della bidisco.
Altra leggenda metropolitana che circola sul 348 è che è una Fiat:
Questa leggenda nasce da una concomitanza di eventi: il primo evento è che nel 1988, subito dopo la morte di Enzo Ferrari ovvero un anno prima della presentazione del 348, la Ferrari cedette alla Fiat un ulteriore pacchetto azionario quindi con questo nuovo passaggio variò solo la quantità di azioni possedute dalla casa torinese (90%) ma in realtà la Ferrari già dal 1969 faceva parte del gruppo Fiat.
Secondo evento: con la produzione del 348, per la prima volta nella storia della Ferrari, si abbandonò l'assemblaggio totalmente manuale della scocca e si passò ad una parziale automatizzazione dell'assemblaggio mediante l'impiego di un avanzato sistema di gestione computerizzata denominato FMS (Flexible Manufacturing System). In pratica, con questo sistema, il lavoro manuale dell'uomo che non apportava nessun valore aggiunto in termini di qualità nell'assemblaggio (per esempio, il parabrezza, o lo monta l'uomo o lo monta il macchinario, non influisce sulla qualità del montaggio) fu sostituito dal lavoro di macchinari computerizzati esattamente come avviene nell'attuale produzione Ferrari. E poi...se la 348 è una Fiat....cosa sarebbe, per esempio, una Mondial che ha le maniglie interne (quelle nere) identiche a quelle della lancia prisma o delta., il motorino per muovere e regolare gli specchietti retrovisori esterni identici a quello della ritmo, il motorino alzacristalli identico a quella della fiat uno, ecc. ecc.
Ulteriore leggenda che circola sul 348 è che ha svariati problemi elettrici.
Niente di più falso: la 348 è equipaggiata con una semplicissimo ma efficientissimo sistema elettronico di alimentazione-iniezione della Bosch denominato Motronic 2.5 sostituita nelle versioni GTB-GTS dal Motronic 2.7. Se al mondo esiste un sistema affidabile ed efficiente, è proprio il Motronic della Bosch montato sul 348!!!
L'unico problemino elettrico è quello dovuto alla dispersione di corrente all'atto della messa in moto (specialmente a caldo giri la chiave nel quadro e il motorino d'avviamento non gira) ma questo problemino è facilmente risorvibile montando un relè (da pochi Euro) prima del motorino di avviamento. Escluso questo problemino, la Ferrari 348 è l'auto che mai, ripeto mai, ti lascerà per strada per un problema elettrico.
Assodato che le leggende sono solo chiacchiere e le chiacchiere il vento se le porta via....dirò perchè la 348 è un'ottima scelta:
Esteticamente la 348 ha una linea unica che ancora oggi è superlativa e che non passa certamente inosservata: tutti, dico tutti, si girano al suo passaggio in strada. Già dal momento della messa in moto il rombo della 348 è paragonabile a quello delle potenti motociclette giapponesi così come anche l'accelerazione e la velocità. La cosa che stupisce è l'elasticità del motore: in 5^ marcia si riesce a viaggiare a 60 all'ora e quando si schiaccia l'acceleratore il motore riprende senza problemi. I consumi sono veramente contenuti: in autostrada, a 130 km/h, l'auto viaggia con l'acceleratore leggermente premuto e si percorrono circa 10-11 km al litro!!! In città, così come per tutte le auto, i consumi aumentano considerevolmente e si assestano nell'ordine dei 5 km/l. Essendo la 348 un'auto priva di qualsiasi sistema di controllo della trazione e l'assenza assoluta di sistemi di sicurezza (ha solo l'ABS) ne fanno una macchina unica nel suo genere. La 348 è facile da guidare se si sfiora il pedale dell'acceleratore. Se lo si schiaccia di più ci si trova intraversati o quando si esagera, in testacoda. Per quanto riguarda il motore è semplicemente super: le marce sono lunghissime e spingono forte. Se non si guarda il tachimetro ci si trova a 200 all'ora senza accorsene. Per guidarla e portarla vicino al limite (dico vicino perchè al limite non ci arrivi) ci vogliono le "palle quadrate". Nello stretto sembra un kart, i sovrasterzi di potenza sono impressionanti, le manovre e le acrobazie che si riescono a fare con la 348 sono inavvicinabili da qualsiasi altro modello Ferrari. L'accelerazione (0 - 100 in 5,6 sec.) e la ripresa sono entusiasmanti (in 5^ si viaggia anche a 60 all'ora e quando schiacci sull'acelleratore la macchina parte). Insomma, guidarla è una vera goduria: le sensazioni al volante sono uniche e nemmeno minimamente paragonabili a quelle delle moderne auto. La 348 è una macchina "selvaggia" da adrenalina pura. Per pochi e non per tutti. Una sola raccomandazione: se piove meglio non uscire con la 348: il rischio di andare a sbattere è elevato.
Vi do qualche informazione sommaria. Per prima cosa non esiste una 348 prima e seconda serie o meglio tutte le 348 TB - TS appartengono alla cosidetta 1^ serie (ripeto tutte sono prima serie sia quelle con la batteria anteriore che posteriore). La cosidetta 348 2^ serie è la versione GTB - GTS che si differenzia dalla cosidetta prima serie per queste caratteristiche: Motore con 320 CV (versione H + 20 Cv ottenuti aumentando il rapporto di compressione da 10,4:1 a 10,8:1), fascia inferiore colorata come il resto della carrozzeria (sulle Tb - TS tale fascia è nera), colorazione in tinta come la carrozzeria per la parte non grigliata del cofano posteriore (la TB-TS ha questa parte colorata di nero), adozione del cavallino cromato anzichè nero sulla griglia posteriore, adozione del cavallino cromato sulla griglia anteriore (sulla TB-TS il cavallino è assente), tappo dell'olio cromato anzichè nero, pomo del cambio cromato anzichè nero. Furono prodotte a partire dal 1993 solo 222 GTB e 218 GTS contro le 2.894 TB e 4.228 TS. inoltre furono prodotte altri esempllari di serie limitata di 348: 56 esemplari di 348 GTC (gran turismo competizione) attualmente se ne trovi una la paghi oltre 100.000 Euro, 80 esemplari di "versione speciale USA", e 1.090 versioni spider tutte con motore H. Sono anche da citare 22 esemplari di 348 trasformate da Zagato e 11 esemplari trasformate da Michelotto. In totale furono prodotte 8.788 esemplari di 348.
Vi ricordo che la versione 348 Challenge non è mai uscita come versione specifica dalla Ferrari ma le 348 Challenge non erano altro che 348 TB-TS allestite con uno speciale Kit fornito direttamente dalla Ferrari ai partecipanti al campionato monomarca denominato appunto "challenge" che prese il via proprio nel 1993 con la 348.
qui di seguito trascrivo le impressioni riportate da Ivan Capelli, all'epoca pilota di Formula 1, che testò per Quattroruote la 348 nel Febbraio del 1990. Ecco cosa disse il pilota (testuali parole):
"""La 348 ha un comportamento simile ad un'auto da corsa e, in determinate situazioni, il suo comportamento è persino più nervoso ed immediato di quelle della mia Formula 1 e perciò richiede freddezza e prontezza di riflessi non indiferenti.
Tutti hanno problemi di assuefazione con vetture così potenti. Per guidare al meglio la 348 occorre studiarla a lungo, conoscere tutte le sfumature del comportamento così nervoso. E' necessario adattare il proprio stile di guida a quello della vettura, essere più rapidi di lei riuscendo a prevenire le velocissime reazioni tipiche delle macchine a motore centrale. La 348 ha un comportamento quasi perfetto ma, quando ci si avvicina al limite, "parte" in sovrasterzo senza lanciare messaggi di avvertimento. Prevenire queste reazioni così rapide non è facile: occorrono tempo, pazienza e umiltà perchè la 348 può sorprendere anche gente del mestiere quando passa dall'essetto neutro a quello sovrasterzante. Perciò consiglio di studiarla con tranquillità e con amore fino ad indossarla come un "abito su misura" e a diventate tutt'uno con essa. Solo così ci si può avvicinare ai suoi limiti che sono elevatissimi.
La Ferrari ha fatto bene a non adottare il servosterzo. In pista ho notato sopratutto i suoi pregi: grande velocità di reazione, notevole precisione e buona sensibilità, caratteristiche molto gradite ai piloti più esperti che riescono ad intuire e a prevenire le velocissime variazioni di comportamento della vettura.""""
Quanto sopra è quello che disse Ivan Capelli. Io che non sono Ivan Capelli ma sono 8 anni che possiedo e guido una 348 dico che fino a quando si va tranquilli, problemi non ce ne sono. I problemi iniziano quando la velocità aumenta considerevolmente. Cioè andare fino a 180 - 200 all'ora è una cosa, andare a 280 all'ora è tutt'altra cosa. Perchè? Perchè l'auto è nervosa essendo assettata molto rigida e risente di tutte le sconnessioni del manto stradale (praticamente senti anche i più piccoli avallamenti, le congiunzioni tra un asfaltatura e un'altra, senti e più piccole fessure presenti dell'asfalto, ecc. ecc) quindi il volante ti trasmette tutto questo e se il volante alle alte velocità non lo afferri con molta decisione, c'è la possibilità che si scuota o addirittura ti sfugga dalle mani con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Quando si guida alle altissime velocità con una 348 non è consentito assolutamente distrarsi e, onestamente, quando vedi la curva che si avvicina, hai il timore di entrare a velocità molto elevate per due motivi: il primo è che come ho detto l'assetto è rigidissimo e non sai le sconnessini dell'asfalto che possono esserci in quella curva, il secondo motivo è che il volante è talmente sensibile per via del baricentro della macchina particolaramente basso che, abituato all'auto "normale" che guidi ogni giorno, ti trovi in difficoltà a trovare l'impostazione giusta della curva (in pratica occorrerebbe guidare il 348 in maniera non sporadica ma continuativa al fine di esercitarsi e "prendere la mano"). Inoltre a velocità ben superiori a 200 all'ora, all'interno dell'abitacolo sei avvolto da un forte rumore del vento e da un rombo del motore che quasi quasi ti mettono timore (praticamente fai molta fatica a sentire la musica dello stereo a volume alto).
Alla fine ricordo che il limite sulle strade italiane è al massimo di 130 Km/h quindi tutti i "problemi" sopra descritti derivanti dalle altissime velocità, non si pongono. A questa velocità di codice col 348 si viaggia a filo di gas, a poco più di 3.000 giri in assoluta tranquillità e sei accompagnato da una dolce melodia meccanica che giunge dal motore alle tue spalle nemmeno minimanente paragonabile ad altra melodia musicale.