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(a Macchia d'Isernia non assemblano proprio niente, montano solo impianti a GPL)
Quindi queste informazioni sono fasulle o superate? Fondata nel 2006 a Macchia d'Isernia dall'imprenditore Massimo Di Risio, importa componenti prodotti dalla cinese Chery Automobile e li assembla in Italia. La scommessa di DR è quella di utilizzare manodopera italiana, assemblando pezzi già costruiti in Cina.
Le macchine sono il frutto di un singolare processo di costruzione: la scocca
e alcuni motori sono della cinese Chery, ma l'assemblaggio avviene in Italia
compattati ed usciti dall’esperienza della casa automobilistica Cherey. iI processo che porta alla realizzazione del prodotto finito trae origine dalla sinergia con aziende asiatiche che realizzano la struttura dell’auto. Successivamente, il prodotto così elaborato finisce nella ventesima regione dove il veicolo prende forma. All’interno dello Stabilimento, il Gruppo ha attivato un “Centro stile” dove le autovetture acquisiscono una propria estetica grazie ad una cura dei dettagli che li rende adeguati ai mercati occidentali. Soltanto più tardi essi verranno completati con meccanica, elettronica e tecnologia italiana di provenienza “Fiat powertrain techonologies”. Alla fine del percorso, saranno poste in vendita automobili “ very made in Italy”.
Nel precedente messaggio, non difendevo la strategia commerciale di AR, ma evidenziavo solo che non stava combattendo ad armi pari, proprio a causa della presenza di due soli modelli a listino, di cui uno validissimo per carità, La Giulia, ma con poco appeal commerciale.