Chrom ha scritto:
Porsche, in tutta la sua esistenza e solo grazie al suo fondatore, che lo progetto per la prima VW maggiolino voluta da Hitler, ha fatto un solo motore degno di questo nome ed in 375.000 varianti lungo i circa sessant'anni della sua storia; un fatto così unico che dovrebbe essere conosciuto anche dai ragazzini.
L'unico tentativo di abbandonarlo fu a partire dal 1976 con le 924 (motori in linea) e le 928 (motori a V), auto con le quali tentò anche lei di emulare l'Alfa adottando lo schema Transaxle, ma con scarsi risultati.
Sulle sorti delle 924 stendiamo un velo pietoso e che costrinse la Porsche a tornare repentinamente sui suoi passi, mentre sui motori a V, accantonati nel 2006, ha avuto bisogno di farci una ventina d'anni di esperienza per farne una versione finalmente convincente, ovviamente senza mai più tentare di abbandonare lo schema del suo amato Boxer e al quale si è, per ora, unicamente dedicata.
Vedo che alla fine sempre a parlare di auto tedesche si ricasca....e allora parliamo di Porsche.
E' vero che Porsche ha subìto uno strano incantesimo commerciale, durante quasi tutta la sua vita, per colpa del quale non è riuscita a vendere quasi altro che la sua capostipite Carrera, rimanendo quindi fedele all' architettura boxer.
Ma montare su questo pretesto per sostenere che la fedeltà ad una certa architettura motore sia equivalsa a fare sempre "lo stesso motore in 375.000 variazioni diverse", è grossolano quasi quanto lo sarebbe sostenere la stessa cosa di Ferrari, solo perchè fedele da quasi sempre all'architettura a v, di solito a 8 oppure 12 cilindri: impensabile e non si vedrebbe proprio il punto della questione, giacchè il boxer Porsche negli anni si è rivoluzionato n volte, quanto i motori italiani.
Tantopiù che le particolari limitazioni telaistiche di una Carrera ( si pensi al dover alloggiare un motore sportivo in quel buchetto di vano motore, e poi doverlo anche raffreddare, tanto per dirne una ), da sempre, impongono notevoli vincoli nel macrosviluppo del motore, suggerendo quindi interventi di solito più raffinati sulle tecnologie di base e sui materiali impiegati. ( Si pensi alla 911 turbo ed alle sue turbine a geometria variabile su un benzina, anteprima mondiale ).
Ottenere quindi i risultati che ha ottenuto Porsche, sviluppando all'infinito ciò che ai più non sembrera umanamente più sviluppabile, e con prestazioni sempre superiori, potrà persino sembrare "noioso" a qualcuno, ma dovrebbe indubbiamente testimoniare proprio la capacità tecnica di chi ci ha lavorato,
ed escludere che abbia bisogno di aprire un motore Lambo per imparare qualcosa.
Anche perchè - e qui passiamo a correggere le inesattezze più grossolane, dovute a lacune informative - Porsche non ha fatto solo boxer. Non ha fatto solo sfortunate sportive "del popolo" con motori r4 di origine vw ( la 924 ). Non ha fatto solo il v8 della sfortunata 928 ( a proposito, lo schema transaxle non è un brevetto Alfa ) , e non ha smesso di fare motori a v con lo spaventoso v10 della Carrera GT nel 2006. Infatti ( suspence ) l' orripilante Cayenne ( a mio avviso ), è gemella di progetto del Touareg in tutto e per tutto, ad eccezione
proprio dei motori v8, che sono Porsche, e che finiranno sulla ( altrettanto orrenda, a mio avviso ) Panamera. Quindi qui mancano un po' di nozioni di base.
In ultimo, proprio l'architettura Boxer, storico vulnus ancora aperto in casa Alfa, fornisce ottima ragione per tornare a palla a parlare di temi più consoni ( Alfa Romeo? ). Perchè? Perchè l'architettura boxer è un tipo di architettura molto particolare e meccanicamente pregiata, che porta dei vantaggi addirittura statici, ovvero effettivi prima ancora di avviare il motore ( aiuta ad abbassare il baricentro dell'auto ), oltrechè dinamici: è infatti l'architettura motoristica più equilibrata in assoluto insieme all' L6, eliminando sul nascere le vibrazioni, cosa che gli permette di raggiungere regimi anche molto alti in totale souplesse.
Quindi, per chi li sa costruire da una vita, questi motori sono un oggettino prezioso, una raffinatezza tecnica che conferisce lustro, e quindi da coltivare. Ecco perchè in Fiat si dovrebbe curare di parlare sempre con un certo pudore del motore boxer. Perchè?
Perchè Alfa li sapeva costruire, i boxer, e bene ( io l'ho giuidato ).
E come volevasi dimostrare, la lungimirante gestione Fiat glieli fece buttare nel cesso, con un allegro scroscio di sciacquone.
Con ciò si dimostra che se la storia fosse stata più clemente con Alfa e gli alfisti, ora si parlerebbe con più rispetto anche del boxer, perchè lo si avrebbe ancora in casa.
Ma si sa: chi non ha più nulla, non ha nulla da perdere.