Signornò. Ho studiato, letto, imparato a mie spese. Ho provato la domenica mattina presto, nei piazzali vuoti delle aree industriali. Ho cambiato posizione di guida, di impostazione delle curve, di gestione motore e cambio, di uso dei freni e di gestione dei trasferimenti di carico, di frenata, scalata, schivata. Mi sono fatto violenza per superare le pessime abitudini, con umiltà, con sacrifici e rinunce. Resistendo alle facili derisioni dei faciloni autoconvinti di essere piloti solo perché guidano sdraiati tirando le marce basse, frenando al massimo prima delle curve e spremendo il motore a ruote dritte.
Ho privilegiato il controllo sia in rettilineo sia in curva, la scorrevolezza, le traiettorie e le variazioni di assetto e la guida predittiva e difensiva.
Quando ho finalmente avuto l'occasione di guidare in circuito con dei collaudatori o tester o istruttori a fianco ho ricevuto molti preziosi consigli ma anche qualche approvazione del lavoro già fatto.
Certo non sono alla eccelsa altezza di tanti piloti che si sentono fermi se stanno sotto i limiti. Mi sento più responsabile a tenere sotto controllo la mia condotta in mezzo al traffico. Forse perché non sono così bravo come tanti di cui leggo le epiche gesta in barba ai castranti divieti...