Era così. Almeno in casa Dacia, che la filosofia low-cost l'ha inventata.fabiologgia ha scritto:E' questo il senso della filosofia low-cost. Prendi quel che ritieni utile e paghi solo quello.
Quando ho preso la mia non c'erano "pack", non c'erano "sconti", non c'erano "kit". In due parole: una meraviglia.
La lista delle dotazioni di serie per ogni allestimento era chiara e dettagliata, come l'elenco degli optional a pagamento, e ho potuto scegliere ESATTAMENTE cosa mettere o non mettere nell'auto: la radio ad esempio ce l'avevo già, e degli alzacristalli elettrici posteriori non poteva fregarmene di meno, mentre trovavo irrinunciabili fendinebbia e condizionatore.
Anche il "kit sicurezza" ha traslocato dalla vecchia alla nuova (per cui se me lo avessero "regalato" ne avrei avuto comunque uno di troppo) ma sulla scelta ha pesato la presenza di una ruota di scorta normale di serie, invece di un ruotino o di un "kit antiforatura".
Non ho dovuto "tirare" sul prezzo, né contrattare all'ultimo sangue lo sconto sulla stessa configurazione in dieci concessionarie diverse. Il prezzo era quello di listino più il totale degli optional richiesti, né un centesimo in più né uno in meno, e a me andava benissimo così: in questo modo mi è bastato andare da quello che valutava di più il mio usato.
Oggi non è più così. Non tutto, almeno: sono arrivati i pack di accessori collegati, la radio è compresa nel prezzo (ossia la paghi anche se non la vuoi) come credo anche il clima in qualche allestimento, ma la ruota di scorta invece va ordinata a parte...
Per questo - e SOLO per questo - imho per Dacia non si può più parlare di filosofia low-cost. Ed è un vero peccato.