<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mondiale F.1 2019 - GP di Spagna | Page 26 | Il Forum di Quattroruote

Mondiale F.1 2019 - GP di Spagna

La mia sensazione è che in realtà semplicemente i motori siano troppo complicati e inutilmente costosi. E oltretutto hanno potenze ridicole, sono 1.6 turbo ibridi che fanno si e no 1000 cv, negli anni 80 i 1500 turbo senza ibrido arrivavano a 1200 in gara e 1300 e passa in prova, ovviamente durando una gara (e spesso e volentieri, neanche quella).
Concordo che i motori sono troppo complicati e troppo costosi e per questo si e' ampliato il divario con i team minori.

In merito al discorso potenza bisogna ricordarsi che e' limitata dal flussometro.

Va anche detto che i consumi sono calati di circa il 30% nell'era ibrida. I serbatoi che prima potevano contenere 160kg di carburante ora ne hanno max 110kg.
 
Ultima modifica:
Concordo che i motori sono troppo complicati e troppo costosi e per questo si e' ampliato il divario con i team minori.

In realtà non saprei se i costo dei motori stia castrando il resto.
Le differenze fra i motori costruttori e clienti oggi non mi paiono abissali o meglio lo sono com'erano una volta.

E' vero invece che è la ricerca sul minimo particolare (leggi lo scorso anno MB per i cerchi). Riprova ne è il fatto che Haas ed Alfa che condividono mezza vettura (in pratica tutta la meccanica) con la Ferrari girano molto più piano di quest'ultima.
 
Se si pensa a quanto questo costi in ottica di ricerca, sviluppo, progettazione, dimensionamenti, test e quant'altro avere delle PU di questo tipo, credo che si avrebbe un sostanzioso abbattimento costi prevedere la costruzione e l'ultizzo di 21 motori (che devono durare "giusto" i 700/800 km di un weekend) da tirare alla morte e poi cambiare.
Ma perché? se voglio battere il mio avversario mica risparmio sulla ricerca: faccio in modo di estrarre ttutto dal motore che deve durare trecento km e quindi anziché 1200cv ne estraggo 2000 subito e lavoro per trovarne 2020 fra un mese.

Il team cliente se non ha 1 mln di € per motore a gara lo faccia girare piano a 1000 cv.

Quindi, il limite non è mai tecnico ma economico.
 
Prendete qualsiasi sport dilettantistico o quasi e pesate di arrivare voi con centinaia di mln di € da spendere per vincere.
Chi vince? magari i primi anni si fan comunque figure barbine ma una volta ingranato. A proposito in Italia, nel calcio, quanto ricambio c'è al vertice? E negli altri paesi?

Sicuri sia un male solo della F1?
 
In realtà non saprei se i costo dei motori stia castrando il resto.
Le differenze fra i motori costruttori e clienti oggi non mi paiono abissali o meglio lo sono com'erano una volta.

E' vero invece che è la ricerca sul minimo particolare (leggi lo scorso anno MB per i cerchi). Riprova ne è il fatto che Haas ed Alfa che condividono mezza vettura (in pratica tutta la meccanica) con la Ferrari girano molto più piano di quest'ultima.
Il problema e' che ai team minori, una volta pagate le forniture delle PU, rimangono ben pochi soldi per lo sviluppo dell'auto
 
Prendete qualsiasi sport dilettantistico o quasi e pesate di arrivare voi con centinaia di mln di € da spendere per vincere.
Chi vince? magari i primi anni si fan comunque figure barbine ma una volta ingranato. A proposito in Italia, nel calcio, quanto ricambio c'è al vertice? E negli altri paesi?

Sicuri sia un male solo della F1?
Esatto, lo stesso accade nel calcio. Solo chi ha piu' soldi puo' investire in rose ben assortite per poi garantirsi l'accesso alla Champions League che distribuisce premi ingenti per ogni partita vinta e per ogni avanzamento di turno e il circolo diventa vizioso.
 
Io penso che in qualsiasi sport ai massimi livelli, che poi parlare di sport sarebbe da discuterne come dicevamo tempo fa, le gerarchie sono anche necessarie , mi spiego un campionato in cui non ci sono gerarchie e vincono sempre competitor differenti crea smarrimento e poco seguito , quindi diciamo che un minimo di copione già scritto ci deve essere , però questa gerarchia non deve essere eccessiva, negli ultimi anni nella F1 ma anche nel calcio il divario tra i team vincitori e gli altri per me è troppo aumentato
 
mah...nessuno ricorda che la cosiddetta età dell'oro della F1 è vissuta sulla presenza di un motorista quasi unico (Cosworth) che fornendo i motori alla stragrande maggioranza dei team livellava i valori in campo (con qualche eccezione Ferrari). Quando si è passati all'era turbo c'è stato prima lo strapotere del Renault, poi del Tag.....e BMW
 
mah...nessuno ricorda che la cosiddetta età dell'oro della F1 è vissuta sulla presenza di un motorista quasi unico (Cosworth) che fornendo i motori alla stragrande maggioranza dei team livellava i valori in campo (con qualche eccezione Ferrari). Quando si è passati all'era turbo c'è stato prima lo strapotere del Renault, poi del Tag.....e BMW

Chi ha una certa età lo ricorda, e chi legge la storia della F.1, come te, lo sa. Ora la questione futura sarà sulle parti standardizzate che dovranno avere i motori dal 2021. Vedremo come finirà la diatriba.
 
mah...nessuno ricorda che la cosiddetta età dell'oro della F1 è vissuta sulla presenza di un motorista quasi unico (Cosworth) che fornendo i motori alla stragrande maggioranza dei team livellava i valori in campo (con qualche eccezione Ferrari). Quando si è passati all'era turbo c'è stato prima lo strapotere del Renault, poi del Tag.....e BMW
Vero, però è anche vero che il V8 Cosworth è rimasto pressochè uguale per 20 anni (se non di più) e sopratutto era "la scelta economica", perchè se è vero che le varie Lotus e Tyrrell ci vincevano i mondiali col DFV, era un motore alla portata anche dei vari garagisti che compravano i telai March, motori Cosworth, cambi Hewland, buttavano tutto in 3 furgoni Transit o Bedford e giravano l'europa finendo di assemblare le auto direttamente in pista e saltando le trasferte extra-europee perchè costavano troppo (esagero, ma neanche poi molto).

Quindi poi la cosa che faceva la differenza tra Lotus, Brabham e Tyrrell che lottavano per il mondiale con Ferrari e la "Tonino 'o Scienziato Resing Tiim" di turno che magari se riusciva a qualificarsi a 2-3 G su 12 era un risultato, era che da una parte c'erano geni assoluti come Colin Chapman o Ken Tyrrell, con un'organizzazione professionale e piloti come Clark, Peterson, Andretti o Stewart e Cevert, e dall'altra magari qualche ragazzone con un pò di disponibilità economica o un gentlemen driver, un'organizzazione approssimativa, oltre che budget molto più ridotti ovviamente.

Quello, tra l'altro, era il vero contenimento dei costi. "Se volete farvi il motore in casa fate pure - Ferrari, BRM, Honda - sennò sappiate che c'è sempre il Cosworth". Mica costringere a progettare motori ipersofisticati e ipercostosi, e però farli durare 7 GP (così devono costare ancora di più)..
 
Ultima modifica:
Guarda caso la Ferrari è sempre stata fra i protagonisti avendo maggior budget rispetto agli altri e fabbricandosi il proprio 12 cilindri nettamente più potente del Cosworth.
Peccato fossero sempre un po' indietro in fatto di telaio, gap colmato poi a partire dal '74.

L'arrivo dell'effetto suolo (aerodinamica più esasperata) e dei motori turbo (con costruttori al seguito) fece precipitare nuovamente le cose.

Sentire comunque a fine anni settanta un Clay che già denuncia i medesimi problemi odierni lascia capire che gira-rigira il problema money c'è sempre stato e temo sempre ci sarà.
 
Comunque cisi straccia le vesti per le parti comuni a costi controllati quando in realtà la FIA sta cercando di ricreare la situazione di quegli anni proprioper dare fiato ai team minori fornendo elementi base a costi contenuti.
 

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