<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mondiale F.1 2019 - GP d'Australia | Page 26 | Il Forum di Quattroruote

Mondiale F.1 2019 - GP d'Australia

Eppure il dubbio mi resta, possibile giocarsi tre decimi al giro solo per quel pezzettino?
Vero che sembra avere una certa importanza ma non sono sicuro di quanto possa cambiare togliendolo.
Non mi resta che fidarmi di quanto riportato dal team, anche se un piccolo tarlo me lo tengo.
Mettiamola al contrario.
Non posso pensare che Hamilton fosse cosi' piu' lento di Bottas e rischiare di farsi attaccare da Vettel prima e Verstappen poi.
Penso che questo sia l'indizio che qualche problema l'aveva, magari anche oltre quel pezzettino che manca dal fondo.
 
Dai, che me la sento ... Binotto (che è un motorista) sta sicuramente rivedendo le prese mandata aria, Airbox e le 2 pance in primis, nonchè nuove aperture - o perlomeno più ampie - per gli sfoghi.
Probabilmente hanno esagerato con "il minimalismo" ... e lo hanno pagato caro.
Se fosse così, mi chiedo come possano non aver verificato al simulatore la scarsità dei flussi sulle masse radianti e quindi gli aumenti di t° ... con tutti i sensori presenti, anche negli angoli più remoti !?
A tal riguardo bisognerebbe considerare che i test di Barcellona si effettuano a fine inverno con temperature a cavallo dei 10 gradi (circa), mentre domenica in Australia era fine estate con temperature attorno ai 25 gradi (mi pare) in un circuito cittadino dove le velocita' limitate non aiutano il raffreddamento.
Messa giu' cosi', se il progetto e' molto estremizzato per quanto riguarda le prese d'aria, si spiegherebbero le problematiche che hanno avuto.
Solo il Bahrain potra' dare le prime risposte !!
 
Mettiamola al contrario.
Non posso pensare che Hamilton fosse cosi' piu' lento di Bottas e rischiare di farsi attaccare da Vettel prima e Verstappen poi.
Penso che questo sia l'indizio che qualche problema l'aveva, magari anche oltre quel pezzettino che manca dal fondo.
Io proprio a quello pensavo, magari c'erano altri problemucci oltre a quel pezzettino di fondo.
 
Infatti ieri a GP concluso, Isola della Pirelli, si è tolto il sassolino dalla scarpa. Le coperture ci sono ma se non le vogliono provare difficilmente potranno sapere come vanno.
Beh, però perdonami, Isola qui fa la pipì un po' fuori dal vaso.

Le gomme sono scelte da Pirelli per ogni appuntamento (a prescindere dal fatto che abbiano tre colori ormai standard per "riconoscibilità" da parte dei meno informati) e vanno da una più morbida e degradante a una più dura e duratura con, nel mezzo, la mescola intermedia.

Bisognerebbe ricordare a Isola che le gomme dovrebbero funzionare per quelle che sono le loro caratteristiche, non per il "caso più casuale" tanto da doverle provare tutte, come in una lotteria...

E' un enorme non-sense questa sua uscita.

Ciò detto, e l'ho scritto immediatamente dopo la gara, i problemi di Vettel non erano (solo) le gomme: il sorpasso subito da Verstappen, in piena accelerazione e senza il benchè minimo sfruttamento della scia, è totalmente ascrivibile ad una mappatura estremamente povera di cavalli (personalmente, osservando attentamente la guidabilità del motore soprattutto in uscita dalle curve lente, sono convinto che il guaio riguardasse la parte elettrica).

Nessun altro, nemmeno le Mercedes o le RedBull stesse in fase doppiaggio, riuscivano a superare così agevolmente, e soprattutto così all'inizio del rettilineo, altri piloti (nonostante i doppiati si spostassero e probabilmente alleggerissero anche il piede dall'acceleratore).

Poi che le gomme gialle a Vettel (e non solo) funzionassero maluccio è chiaro, ma in quel caso la defaillance di motore è stata evidente.
 
Eppure il dubbio mi resta, possibile giocarsi tre decimi al giro solo per quel pezzettino?
Vero che sembra avere una certa importanza ma non sono sicuro di quanto possa cambiare togliendolo.
Non mi resta che fidarmi di quanto riportato dal team, anche se un piccolo tarlo me lo tengo.

Secondo me il danno derivante dal pezzetto che mancava era minimo. C'era qualche altra cosa che non andava, o nel pilota o nella macchina.............
 
Secondo me il danno derivante dal pezzetto che mancava era minimo. C'era qualche altra cosa che non andava, o nel pilota o nella macchina.............

concordo..
ma si sa che Hamilton ha bisogno di essere sempre rassicurato che lui non sbaglia mai, è il migliore ecc ecc per non deprimersi.. quindi se va più piano di Bottas devono per forza dire che è un problema della macchina..
 
Beh, però perdonami, Isola qui fa la pipì un po' fuori dal vaso.

Le gomme sono scelte da Pirelli per ogni appuntamento (a prescindere dal fatto che abbiano tre colori ormai standard per "riconoscibilità" da parte dei meno informati) e vanno da una più morbida e degradante a una più dura e duratura con, nel mezzo, la mescola intermedia.

Bisognerebbe ricordare a Isola che le gomme dovrebbero funzionare per quelle che sono le loro caratteristiche, non per il "caso più casuale" tanto da doverle provare tutte, come in una lotteria...

E' un enorme non-sense questa sua uscita.

Ciò detto, e l'ho scritto immediatamente dopo la gara, i problemi di Vettel non erano (solo) le gomme: il sorpasso subito da Verstappen, in piena accelerazione e senza il benchè minimo sfruttamento della scia, è totalmente ascrivibile ad una mappatura estremamente povera di cavalli (personalmente, osservando attentamente la guidabilità del motore soprattutto in uscita dalle curve lente, sono convinto che il guaio riguardasse la parte elettrica).

Nessun altro, nemmeno le Mercedes o le RedBull stesse in fase doppiaggio, riuscivano a superare così agevolmente, e soprattutto così all'inizio del rettilineo, altri piloti (nonostante i doppiati si spostassero e probabilmente alleggerissero anche il piede dall'acceleratore).

Poi che le gomme gialle a Vettel (e non solo) funzionassero maluccio è chiaro, ma in quel caso la defaillance di motore è stata evidente.

Concordo, infatti è quello che ho detto anch'io.
 
secondo me probabilmente Hamilton una leggera perdita per quel pezzettino lo aveva, ma io credo che in gara Bottas fosse più performante di lui , il muretto avrà capito ciò e a pensato che lasciando fare la gara al Finlandese potevano fare primo e secondo posto, altrimenti rischiavano di non vincere la gara.
Consideriamo poi che comunque Hamilton è un fuoriclasse ma Bottas è un bel pilota, nel arco dell'anno ci possono essere Gp in cui il Finlandese fa un lavoro migliore dell'Inglese e gli sta davanti, è capitato anche gli altri anni.
 
secondo me probabilmente Hamilton una leggera perdita per quel pezzettino lo aveva, ma io credo che in gara Bottas fosse più performante di lui , il muretto avrà capito ciò e a pensato che lasciando fare la gara al Finlandese potevano fare primo e secondo posto, altrimenti rischiavano di non vincere la gara.
Consideriamo poi che comunque Hamilton è un fuoriclasse ma Bottas è un bel pilota, nel arco dell'anno ci possono essere Gp in cui il Finlandese fa un lavoro migliore dell'Inglese e gli sta davanti, è capitato anche gli altri anni.

Ma infatti, il secondo pilota di un top team è comunque sempre un signor pilota. Non è che Barrichello, Patrese, Berger, Regazzoni, Reutemann, Peterson, Massa, Rosberg, Webber, lo stesso Raikkonen e altri fossero dei fermi.
Erano e sono comunque piloti che o hanno sfiorato il titolo o lo hanno anche vinto (v.Kimi o Rosberg). Ovviamente confrontarsi con un pilota che ha vinto 3 o più titoli non è certo facile, nella stragrande maggioranza dei casi ci si va sotto. Però sicuramente capitano delle occasioni dove il "capitano", per qualsiasi motivo, è meno forte del 2° (quando il 2° è anche lui un top driver).

I piloti che guidano le prime 6 vetture quindi sono tutti fortissimi, non c'è dubbio. Le squadre più forti di sempre? Penso Lauda-Prost e Senna-Prost. Se il mitico francese non avesse avuto come compagni, tra gli altri, anche Senna e Lauda (nonchè Mansell...) probabilmente avrebbe vinto 6 o 7 titoli...........
Va a suo merito il fatto di aver sempre accettato qualunque compagno di squadra. Questo dà la misura del vero campione.
 
Ultima modifica:
Ma infatti, il secondo pilota di un top team è comunque sempre un signor pilota. Non è che Barrichello, Patrese, Berger, Regazzoni, Reutemann, Peterson, Massa, Rosberg, Webber, lo stesso Raikkonen e altri fossero dei fermi.
Erano e sono comunque piloti che o hanno sfiorato il titolo o lo hanno anche vinto (v.Kimi o Rosberg). Ovviamente confrontarsi con un pilota che ha vinto 3 o più titoli non è certo facile, nella stragrande maggioranza dei casi ci si va sotto. Però sicuramente capitano delle occasioni dove il "capitano", per qualsiasi motivo, è meno forte del 2° (quando il 2° è anche lui un top driver).

I piloti che guidano le prime 6 vetture quindi sono tutti fortissimi, non c'è dubbio. Le squadre più forti di sempre? Penso Lauda-Prost e Senna-Prost. Se il mitico francese non avesse avuto come compagni, tra gli altri, anche Senna e Lauda (nonchè Mansell...) probabilmente avrebbe vinto 6 o 7 titoli...........
Va a suo merito il fatto di aver sempre accettato qualunque compagno di squadra. Questo dà la misura del vero campione.

concordo pienamente con te , se la faccenda di domenica fosse andata come supposto da me il muretto ha fatto un bel lavoro perchè in questo modo ha portato a casa una doppietta e dato credito al 'secondo pilota' che comunque il team crede in lui, soprattutto dopo la scorsa stagione in cui alcune volte era stato mortificato.
 
concordo pienamente con te , se la faccenda di domenica fosse andata come supposto da me il muretto ha fatto un bel lavoro perchè in questo modo ha portato a casa una doppietta e dato credito al 'secondo pilota' che comunque il team crede in lui, soprattutto dopo la scorsa stagione in cui alcune volte era stato mortificato.

E' andata più o meno come in USA 2018 per la Ferrari. Kimi è stato superiore a Vettel e ha vinto. A dire il vero lo era stato anche a Monza, ma gli è andata male per via delle gomme............
Anche a Spa lui è più forte di Vettel (salvo inconvenienti), e a Monaco e qualche altra pista se la giocano.

Mi ricordo per esempio quando correvano Lauda e Prost insieme alla Mc Laren. Era uno spettacolo imperdibile. Alla fine Lauda la spuntò per 1/2 punto, unico caso nella storia delle corse.

Quest'anno vedo una grande lotta Vettel-Leclerc. Vedrete che dopo 3-4 gare il giovane monegasco potrebbe cominciare a prevalere.........
 
Ultima modifica:
Beh, però perdonami, Isola qui fa la pipì un po' fuori dal vaso.

Le gomme sono scelte da Pirelli per ogni appuntamento (a prescindere dal fatto che abbiano tre colori ormai standard per "riconoscibilità" da parte dei meno informati) e vanno da una più morbida e degradante a una più dura e duratura con, nel mezzo, la mescola intermedia.

Bisognerebbe ricordare a Isola che le gomme dovrebbero funzionare per quelle che sono le loro caratteristiche, non per il "caso più casuale" tanto da doverle provare tutte, come in una lotteria...

E' un enorme non-sense questa sua uscita.

Ciò detto, e l'ho scritto immediatamente dopo la gara, i problemi di Vettel non erano (solo) le gomme: il sorpasso subito da Verstappen, in piena accelerazione e senza il benchè minimo sfruttamento della scia, è totalmente ascrivibile ad una mappatura estremamente povera di cavalli (personalmente, osservando attentamente la guidabilità del motore soprattutto in uscita dalle curve lente, sono convinto che il guaio riguardasse la parte elettrica).

Nessun altro, nemmeno le Mercedes o le RedBull stesse in fase doppiaggio, riuscivano a superare così agevolmente, e soprattutto così all'inizio del rettilineo, altri piloti (nonostante i doppiati si spostassero e probabilmente alleggerissero anche il piede dall'acceleratore).

Poi che le gomme gialle a Vettel (e non solo) funzionassero maluccio è chiaro, ma in quel caso la defaillance di motore è stata evidente.
La teoria dice che tra una mescola e l'altra ci sono circa 7/8 decimi di differenza sulla prestazione massima, pero' e' sempre difficile valutare per quanto tempo una certa mescola sara' in grado di garantire un certo livello prestazione, fermo restando che una mescola piu' dura avra' quasi sempre maggior durata e costanza.
Pero' siamo in F1 e tutto e' estremo e spesso la teoria non combacia con la realta' perche' le variabili in gioco sono molteplici e nell'arco degli anni piu' volte e' capitato che alcune auto vadano meglio con mescole piu' dure e viceversa.
Per questo motivo do ragione a Isola quando dice che i team hanno snobbato le hard portandone pochissimi set e quindi non hanno potuto collaudarle.

A tal proposito anche in Baharain la situazione sara' analoga, con i top team che hanno scelto 1 set di hard, 3 di medie e ben 9 di soft !!!
 
Beh, però perdonami, Isola qui fa la pipì un po' fuori dal vaso.

Le gomme sono scelte da Pirelli per ogni appuntamento (a prescindere dal fatto che abbiano tre colori ormai standard per "riconoscibilità" da parte dei meno informati) e vanno da una più morbida e degradante a una più dura e duratura con, nel mezzo, la mescola intermedia.

Bisognerebbe ricordare a Isola che le gomme dovrebbero funzionare per quelle che sono le loro caratteristiche, non per il "caso più casuale" tanto da doverle provare tutte, come in una lotteria...

E' un enorme non-sense questa sua uscita.

Ciò detto, e l'ho scritto immediatamente dopo la gara, i problemi di Vettel non erano (solo) le gomme: il sorpasso subito da Verstappen, in piena accelerazione e senza il benchè minimo sfruttamento della scia, è totalmente ascrivibile ad una mappatura estremamente povera di cavalli (personalmente, osservando attentamente la guidabilità del motore soprattutto in uscita dalle curve lente, sono convinto che il guaio riguardasse la parte elettrica).

Nessun altro, nemmeno le Mercedes o le RedBull stesse in fase doppiaggio, riuscivano a superare così agevolmente, e soprattutto così all'inizio del rettilineo, altri piloti (nonostante i doppiati si spostassero e probabilmente alleggerissero anche il piede dall'acceleratore).

Poi che le gomme gialle a Vettel (e non solo) funzionassero maluccio è chiaro, ma in quel caso la defaillance di motore è stata evidente.
Non penso che Isola sia uno sprovveduto e parli tanto per...
Intanto metto le mani avanti visto che qualcuno gli avrà chiesto di sicuro spiegazioni sul divario di prestazioni (al contrario) tra una mescola ed un'altra.
 
Ma infatti, il secondo pilota di un top team è comunque sempre un signor pilota. Non è che Barrichello, Patrese, Berger, Regazzoni, Reutemann, Peterson, Massa, Rosberg, Webber, lo stesso Raikkonen e altri fossero dei fermi.
Erano e sono comunque piloti che o hanno sfiorato il titolo o lo hanno anche vinto (v.Kimi o Rosberg). Ovviamente confrontarsi con un pilota che ha vinto 3 o più titoli non è certo facile, nella stragrande maggioranza dei casi ci si va sotto. Però sicuramente capitano delle occasioni dove il "capitano", per qualsiasi motivo, è meno forte del 2° (quando il 2° è anche lui un top driver).

I piloti che guidano le prime 6 vetture quindi sono tutti fortissimi, non c'è dubbio. Le squadre più forti di sempre? Penso Lauda-Prost e Senna-Prost. Se il mitico francese non avesse avuto come compagni, tra gli altri, anche Senna e Lauda (nonchè Mansell...) probabilmente avrebbe vinto 6 o 7 titoli...........
Va a suo merito il fatto di aver sempre accettato qualunque compagno di squadra. Questo dà la misura del vero campione.
Prost è uno dei piloti che meno viene ricordato. A torto perchè è tra i pochi piloti fuoriclasse di tutti i tempi. Non fosse altro, tralasciando il palmares, per la platea di avversari contro cui ha corso. Non a caso "il professore".
 

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