I tempi e modi dei viaggi di lavoro non m'interessano minimamente quando penso al viaggiare, sono dei tritacarne del tempo verso cui non ho alcun interesse, viaggiare per me è un'altra cosa e devo prendermela molto più comoda, i viaggi con l'imbuto che se li tengano pure gli altri.
Però non sempre è così. Io, come credo di avere già detto, ho girato l'Italia per lavoro per circa 7 anni, ma non è che lavoravo 12 ore al giorno. Lavoravo circa 8 ore al giorno (per 5 giorni la settimana) e il week-end ovviamente lo passavo a casa.
Però in quei 5 giorni la settimana, dopo le 17, non stavo fermo in albergo. Passeggiavo, guardavo, gustavo, mi intrufolavo ovunque. Avendo l'anima del viaggiatore per me quelle 3-4 ore serali erano ovviamente meglio delle 8 lavorative.
Una delle cose che mi piaceva di più era gustare le specialità locali, a colazione, a pranzo, a merenda e a cena. E già è tanto. Poi osservavo tutto, girando a piedi per il centro. E certe volte uscivo anche la sera e mi ritiravo tardissimo. Le città "by night" mi piacciono molto, anche perchè sono un po' "notturno" di indole.
Quindi per me aver lavorato 7 anni lontano da casa è stata una grande goduria, pur se, lo ammetto, ho sacrificato un po' lo stare in famiglia (moglie, figlio, amici, parenti). Ma sono stati solo 7 anni. Tra l’altro tutto gratis, perché avevo la trasferta fissa “forfettaria”, di ottimo livello (oggi non più possibile, almeno in BNL).
Peraltro a volte nei week-end anzichè tornare io a casa (moglie e figlio abitavano a Pisa allora) erano loro a venire da me. Quando ero a Como per esempio siamo stati 2-3 volte in Svizzera nei fine settimana. E quando ero a Thiene siamo andati a Venezia. Poi da Pisa siamo andati, tra l'altro, in Costa Azzurra (mi pare 4 giorni), a Gardaland e a Torino.