Di Raffaele Bonmezzadri
Se si escludono gli ultimi mesi, durante i quali ha conosciuto un calo, il noleggio a lungo termine rappresenta il principale fenomeno del mercato italiano dell'auto dell'era post-Covid. Risultato: una fetta non trascurabile di clienti (specie professionisti e aziende) ha iniziato a ragionare in termini di anticipo e canone, anziché di prezzo di listino e sconto. Ne deriva che il canone mensile è diventato un valido riferimento statistico per l'interpretazione dell'andamento del mercato. In questa direzione ha lavorato Dataforce, società di ricerche in campo automotive che, con un suo nuovo osservatorio, propone un rapporto semestrale dove sono disponibili numerosi parametri, a partire dall'entità media del canone stesso: in assoluto o per marca, modello, segmento e alimentazione. Rispetto al primo semestre 2023, il valore medio delle offerte reperite sui siti web, fra gennaio e giugno di quest'anno, è aumentato da poco più di 606 euro a 690 (Iva esclusa e anticipo incluso, dove previsto), cioè del 13,8%. Una crescita consistente, specie se si considera che, nello stesso periodo, l'andamento dei prezzi di listino – come rilevato anche dal neonato Osservatorio di Quattroruote Professional – ha conosciuto incrementi tendenziali più contenuti, da due a oltre cinque punti percentuali in meno, e in progressiva attenuazione. L'uno e l'altro indice si riferiscono a campioni molto ampi: il 70% del mercato nel caso del noleggio (che però, trattandosi di proposte online, è in ampia misura riferito a esemplari di auto in stock) e l'offerta complessiva (tutti i segmenti, le marche, i modelli e gli allestimenti) per quanto riguarda i prezzi di listino. Come tali, riflettono tanto aspetti generali, quali l'andamento dei listini o le variazioni nelle politiche commerciali delle Case o dei noleggiatori, quanto, nel caso dei canoni di locazione, l'evoluzione dei valori residui e della durata dei contratti. Così, per esempio, l'ingresso nel mercato di un cospicuo numero di modelli d'alta gamma o il riposizionamento di altri (come la Lancia Ypsilon) possono contribuire a provocare un aumento sia dei prezzi sia dei canoni, in senso generale. L'Osservatorio Dataforce rileva che, mentre i modelli più ricorrenti nell'offerta complessiva online sono C-Suv (con un canone medio della prima e della seconda, la Ford Kuga e l'Alfa Romeo Tonale, rispettivamente di quasi 645 e di 678 euro; tutte le cifre citate sono Iva esclusa), i valori mensili più bassi per i contratti a 36 mesi si trovano fra le vetture più compatte, con la Fiat Panda in testa a quota 323 euro.) Una curiosità: la decima auto dal canone più contenuto è una Bev, la Renault Twingo E-Tech Electric, con un valore di 412 euro contro una media delle vetture a zero emissioni di 789 (+13% sul 2023). Nessuna alimentazione registra flessioni: si va dal +2,3% dei modelli full electric al +15,5% di quelli mild hybrid.